18 apr 2013

Half Nelson (*)


La missione della Poison è il recupero.
Una specie di sindrome da crocerossina filmica, in pratica. 
Ché il recupero degli esseri umani non le è mai interessato. Non le ho mai capite quelle che sono attratte da un individuo e poi fanno di tutto per cambiarlo. Se ti attrae, bella mia, ci sarà un motivo. E il motivo è che se ti piace, ti piace il pacchetto completo, che solitamente, comprende una paccata di difetti e, se ti va di lusso, una manciatina di pregi, di cui a volte sembri accorgertene solo tu. 
Ma, visto che la crocerossina in quel senso non è mai stata la mia missione, parliamo di film. 
Per il suo ruolo del professor Dan Dunne Ryan Gosling (ancora lui) è stato candidato all'oscar come miglior attore protagonista nel 2007. Quell'anno il premio andò a Forest Withaker per la sua interpretazione di Idi Amin Dada ne "l'ultimo re di Scozia".
Dan insegna storia in una scuola superiore di Brooklyn, principalmente frequentata da ispanici e neri. L'approccio didattico del professore è lontano dal metodo classico, e si basa principalmente sulla dialettica, portando gli studenti a ragionare con la propria testa e cercando di motivarli in ogni modo, soprattutto con lezioni che si basano sui diritti civili delle minoranze. Con ottimi risultati. 
Insomma, sembrerebbe la solita storia di riscatto della solita classe problematica nel solito quartiere degratato, quando, invece ad essere problematico, in questo caso, è proprio il professor Dunne, dedito all'uso (e all'abuso) di crack, cocaina e quant'altro ci si possa procurare illegalmente.  
C'è da dire che riesce comunque a mantenere un certo controllo della situazione fino al giorno in cui, durante una partita di basket (perchè il nostro Dan allena anche la squadra femminile della scuola) Drey, una sua allieva con una situazione familiare abbastanza difficile, lo becca a drogarsi nei bagni della scuola. 
Da quel momento fra i due inizia una specie di amicizia, in cui la giovane Drey, in quell'età complicata che segna il passaggio tra infanzia e adolescenza, crede ed è disposta ad investire molto, in assenza di figure di riferimento migliori: i genitori sono divorziati, la madre lavora tantissimo e non ha tempo per lei, mentre suo fratello è in carcere per spaccio di droga. 
Il rischio di venire attratta da personaggi negativi (non che un professore tossicodipendente sia esattamente il miglior esempio di positività) è rappresentato da Frank, lo spacciatore per colpa del quale suo fratello è in galera, a cui la ragazza si riavvicina in un momento in cui Dan l'ha delusa. 
Ma sarà nuovamente la ragazzina a riavvicinarsi al professore, che, finalmente, vedrà in lei la possibilità di risollevarsi dal fondo in cui è precipitato, e dall'esistenza dicotomica che conduce, in una sorta di aiuto reciproco.
Ryan Gosling è bravissimo a rappresentare la disillusione, lo sbando, il disincanto e il cinismo, ma anche la giovane Shareeka Epps nel ruolo di Drey è decisamente convincente.



(*) Half Nelson non è - come, ad esempio, credevo io - il nome del protagonista, bensì una mossa del wrestling. Che poi non mi si venga a dire che in questo blog non si fa informazione. 

30 commenti:

  1. Davvero un ottimo film, con un ottimo Ryan Gosling, con un'ottima citazione della half nelson.
    Ci sarebbe anche la full nelson, ma questo è un altro discorso.

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    1. Davvero, si.
      Che ogni tanto un buon recupero ci sta tutto.

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  2. ottimo recupero, un film passato inosservato che io addirittura recuperai nelle pieghe dei palinsensti di Cult quando ancora esisteva nel bouquet sky...e quanto mi sono scervellato sul titolo anche perchè io di mossa conoscevo solo la full nelson...

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    1. Effettivamente io non ne avevo memoria. Peccato, perchè è davvero un gran bel film. Credo che la nostra distribuzione non sarà mai ringraziata come merita.

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  3. Io lo vidi a qualche Sottodiciotto mi par di ricordare, e non ne sono uscita gridando al capolavoro, ma soddisfatta si. Ma in questa foto Ryan non è uguale a Massimo Giannini della Repu? Separati dalla nascita? :-)

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    1. posso? posso. gosling è molto molto fico, non c'è storia

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    2. no vabbè, se lo vieni a dire qua, capisci che non c'è nemmeno storia.

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    3. e se lo dicevo nel mio blog la tiz mica lo leggeva ;)

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    4. Ma esimio sconosciuto, vuoi dirmi che Giannini non è figo? Perchè è molto molto figo anch'egli! ;-)

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  4. Eh, ma non è mica colpa mia se la Tiz non frequenta i blog degli sconosciuti! :)

    Ma senti un po', tu sabato ci sei a vedere qualcosa al GLBT-FF? Noi saremmo intenzionate a vedere:
    alle 14.15 Any Day Now
    alle 18.00 In Their Room: London
    e, a seguire Interior. Leather Bar.

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    1. per le due non ce la facciamo, ma alle sei sì

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    2. eh, infatti per le due forse nemmeno io...

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  5. Mi è piaciuto abbastanza, è passato più di anno, ma ancora mi ricordo della strana e per me incomprensibile canzoncina delle "mucche interrompenti".

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    1. Mi fa piacere che pure tu l'abbia trovata incomprensibile! :)

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  6. L'ho visto ancora quando tu portavi i pantaloncini corti e ti succhiavi il pollice, sappilo...e non sapevo nemmeno chi fosse Ryan Gosling (cos'ho io che lui non ha???) che in questo film c'ha l'occhio bello...certo che la Tiz di uomini ne capisce gran poco
    ;-))))

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    1. Cos'hai tu che lui non ha? La modestia, probabilmente.

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  7. Infatti sei il mio documento informativo vivente!

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  8. E pensa che ti chiedevo di dirmi com'era il film ma l'avevo già visto. E ancora adesso che ho letto il tuo post non riesco a ricordarne niente. Sob

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    1. infatti quando ho visto il commento di Ford mi è venuto qualche dubbio! :)

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  9. http://imgur.com/gallery/QLF9f

    Per farti capire, che è pure intelligente sto stronzo...

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  10. Bel film, pure io l'avevo recuperato inizialmente perché c'era Gosling (EHM) però mi aveva convinto particolarmente.

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    1. Pure io sono stata spinta dalle stesse profonde motivazioni (ehm) :)

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