perchè, quando annunciavano il mejo film erano le 6.00 e la sua sveglia aveva iniziato - inutilmente - a suonare.
E siccome la poison di professione non fa la sciampista, e al lunedì lavora, alle 8.15 entrava in ufficio. E adesso sogna il momento in cui rientrerà a casa per buttarsi nel letto.
Ma vediamo un po' cosa è successo durante questa cerimonia, presentata da Chris Rock, e se le mie previsioni si sono avverate.
Ovviamente non tutte, ma qualcosa ho indovinato.
A cominciare dai premi per la sceneggiatura originale e non originale, andati rispettivamente a Il caso spotlight e a La grande scommessa.
Mad Max Fury Road, per cui avevo previsto il premio come trucco e parrucco, si è portato a casa il maggior numero di statuette di questa edizione, 6. Oltre a trucco e parrucco abbiamo: scenografia, montaggio, sonoro, montaggio sonoro e costumi.
Adesso, io non pretendo che Jenny Beavan, la costumista premiata, si presenti infighettata come Olivia Wilde, che non tutte c'hanno il fisico, ma, minchia, l'avete vista?
La mia composta reazione è stata questa:
I migliori effetti speciali vanno a Ex Machina, interpretato dall'ottima Alicia Vikander che si aggiudica, come da previsioni, il premio come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo di Gerda in The Danish Girl. Anche il premio alla miglior attrice, Brie Larson per Room non sorprende, mentre il premio al miglior attore non protagonista è andato a Mark Rylance, per Il ponte delle spie. Non ho visto il film quindi non saprei dire, io avrei comunque preferito l'altro Mark candidato, Ruffalo, che interpretava, nel caso Spotlight, il giornalista Michael Rezendes, presente in sala. Il premio alla regia per Inarritu era scontato, mentre la vittoria come miglior film per Il caso Spotlight mi ha piacevolmente sorpreso. L'oscar come migliore attore a Leonardo Di Caprio era ormai inevitabile, anche se, in un mondo perfetto, Leo avrebbe dovuto vincere nel 2014 e Eddie Redmayne quest'anno.
Ennio Morricone - emozionatissimo - ha vinto per la colonna sonora di The Hateful Eight, con buona pace dei Subsonica.
Miglior film "straniero" è stato l'ungherese "il figlio di Saul", mentre l'oscar al miglior documentario è stato per Amy, che è anche l'unico che ho visto.
Di seguito tutti i premi (da Wikipedia) e, evidenziati, i pochi che ho azzeccato.
Buonanotte.
Miglior film Il caso Spotlight (Spotlight), regia di Tom
McCarthy
Miglior regia Alejandro González Iñárritu- Revenant -
Redivivo (The Revenant)
Miglior attore protagonista Leonardo DiCaprio - Revenant
- Redivivo (The Revenant)
Miglior attrice protagonista Brie Larson - Room
Miglior attore non protagonista Mark Rylance - Il ponte
delle spie (Bridge of Spies)
Miglior attrice non protagonista Alicia Vikander - The
Danish Girl
Migliore sceneggiatura originale Tom McCarthy e Josh
Singer - Il caso Spotlight (Spotlight)
Migliore sceneggiatura non originale Charles Randolph e
Adam McKay - La grande scommessa (The Big Short)
Miglior film straniero Il figlio di Saul (Saul fia),
regia di László Nemes (Ungheria)
Miglior film d'animazione Inside Out, regia di Pete
Docter e Ronnie del Carmen
Miglior fotografia Emmanuel Lubezki - Revenant - Redivivo
(The Revenant)
Miglior scenografia Colin Gibson e Lisa Thompson - Mad
Max: Fury Road
Miglior montaggio Margaret Sixel - Mad Max: Fury Road
Miglior colonna sonora Ennio Morricone - The Hateful
Eight
Miglior
canzone Writing's on the Wall (Jimmy Napes e Sam Smith) - Spectre
Migliori
effetti speciali Mark Williams Ardington, Sara Bennett, Paul Norris e Andrew
Whitehurst - Ex Machina
Miglior
sonoro Chris Jenkins, Gregg Rudloff e Ben Osmo - Mad Max: Fury Road
Miglior montaggio sonoro Mark Mangini e David White - Mad
Max: Fury Road
Migliori
costumi Jenny Beavan - Mad Max: Fury Road
Miglior trucco e acconciatura Lesley Vanderwalt, Elka
Wardega e Damian Martin - Mad Max: Fury Road
Miglior documentario Amy, regia di Asif Kapadia
Miglior cortometraggio documentario A Girl In The River:
The Price Of Forgiveness - regia di Sharmeen Obaid-Chinoy
Miglior cortometraggio Stutterer, regia di Benjamin
Cleary e Serena Armitage
Miglior cortometraggio d'animazione Bear Story, regia di
Gabriel Osorio Vargas