Tranquilli, non ho intenzione di iniziare a scrivere pure io un post con le uscite settimanali, anche perché, a mio modestissimo parere, in giro ce ne sono già fin troppi e di uno in più non se ne sente davvero il bisogno.
Ma per una volta farò un'eccezione, semplicemente perché, dopo APPENA 6 ANNI dalla sua realizzazione finalmente arriva nelle sale "LA BELLA GENTE", di Ivano De Matteo, che da queste parti si era fatto apprezzare parecchio anche con il successivo film del 2012, "Gli equilibristi".
Vidi il film al 27° Torino Film Festival, nel 2009 e la proiezione fu preceduta dalla presentazione del regista, con lui c'erano Antonio Catania, Elio Germano e Victoria Larchenko, e spiegarono appunto che il film - per motivi a me sconosciuti, ma probabilmente anche a De Matteo - non aveva trovato un distributore, e quindi ciao, bella (gente) ciao.
Ma alla fine De Matteo ce l'ha fatta e il film, nonostante un leggerissimo ritardo (nel frattempo ha vinto il premio come miglior film al festival del cinema italiano di Annecy, oltre ad essere uscito in Francia dove è rimasto in sala per quattro mesi) finalmente "arriva" anche in Italia.
Siccome è passato un po' di tempo, vi riporto (più o meno) quello che ne scrissi all'epoca, dopo la visione.
Parafrasando Lucio Dalla, si potrebbe dire "non so se hai presente una puttana progressista e di sinistra...". Qua abbiamo la puttana e anche la famiglia progressista e di sinistra, tutti bravi, belli e buoni fino al momento in cui le cose non diventano troppo personali, arrivando a spezzare gli equilibri e mostrando il lato oscuro della gente "per bene"...
La bella gente è un film che fa riflettere (e anche un po’ incazzare, diciamocelo) sull'ipocrisia e sul falso perbenismo di un certo tipo di persone. In breve: Susanna e Alfredo sono una copia di professionisti affermati, che vivono a Roma e trascorrono le vacanze nella loro casa in Umbria. Trasferitisi in campagna per le vacanze estive, mentre un giorno Susanna ritorna dal paese vede sul bordo della strada una giovane prostituta maltrattata da un uomo. E decide di “salvarla”, portandola a casa. Dopo il terrore iniziale Nadja capisce che i due la vogliono davvero aiutare, e accetta la loro proposta di ospitalità. La coppia, incurante del parere di Paola e Fabrizio, pacchianissima coppia di amici, inizia ad affezionarsi alla ragazza, fino al giorno in cui, per festeggiare il compleanno di Susanna, arrivano il figlio Giulio, con tanto di fidanzata Flaminia (simpatica come una palata di merda in faccia) e le cose iniziano a complicarsi.
La bella gente è un film che fa riflettere (e anche un po’ incazzare, diciamocelo) sull'ipocrisia e sul falso perbenismo di un certo tipo di persone. In breve: Susanna e Alfredo sono una copia di professionisti affermati, che vivono a Roma e trascorrono le vacanze nella loro casa in Umbria. Trasferitisi in campagna per le vacanze estive, mentre un giorno Susanna ritorna dal paese vede sul bordo della strada una giovane prostituta maltrattata da un uomo. E decide di “salvarla”, portandola a casa. Dopo il terrore iniziale Nadja capisce che i due la vogliono davvero aiutare, e accetta la loro proposta di ospitalità. La coppia, incurante del parere di Paola e Fabrizio, pacchianissima coppia di amici, inizia ad affezionarsi alla ragazza, fino al giorno in cui, per festeggiare il compleanno di Susanna, arrivano il figlio Giulio, con tanto di fidanzata Flaminia (simpatica come una palata di merda in faccia) e le cose iniziano a complicarsi.