La speranza è un piatto di spaghetti ai fagioli neri.
La felicità è riuscire a prepararli dal nulla.
Sul bordo di un ponte Kim al telefono ascolta l'impersonale voce di un asettico impiegato che gli comunica che il suo debito iniziale di 85milioni di won, a seguito del mancato pagamento di una rata, adesso ammonta a 235.269.000 won. Per fortuna si è rivolto alla "Happy Cash prestiti SENZA interessi", pensa fosse capitato nelle mani di una banda di strozzini.
Ma a Kim non importa più nulla, perché ha deciso di suicidarsi e, dopo aver concluso la telefonata, si butta.
Ma, quando pensi di essere un fallito, finisci per fallire anche nel tuo ultimo gesto.
E Kim si ritrova - ancora vivo - sulla spiaggia di un isoletta da cui si vede la città, così vicina, così irraggiungibile.
Dopo lo smarrimento e lo sconforto iniziale Kim cerca di reinventarsi naufrago, novello Robinson Crusoe 2.0.
E, facendo di necessità virtù, giorno per giorno, grazie anche ai rifiuti che quotidianamente arrivano sull'isola dalla città (così vicina, così irraggiungibile) Kim si organizza una nuova vita.
Ma non è necessaria un'isola per naufragare. Nella città, così vicina, così irraggiungibile, vive Kim. Un'altra Kim. Una Kim che da tre anni si è esiliata volontariamente nella sua camera. Da cui lei non esce, e nessuno entra. Se escludi gli acari e i nemici dell'igiene.
Le sue giornate si susseguono identiche, in una routine che le dà sicurezza. Ma due volte l'anno, quando la città si ferma, lei smette di guardare la luna, e con il teleobiettivo della sua reflex si guarda intorno. E lo vede. Sull'isola. Così vicina, così irraggiungibile.
E qualcosa la attrae in quello sconosciuto, e giorno dopo giorno lo osserva. E si sente meno sola. Fino a spezzare la sua routine, e ad uscire, nella notte, per lanciargli un messaggio nella bottiglia.
E lui le risponderà scrivendo messaggi sulla sabbia. Finché un giorno alla sua domanda "who are you?" lei decide di mandargli una foto. Ma non troverà il coraggio di lanciare la bottiglia, quella sera.
Ma un giorno Kim viene trovato, e riportato in città. Quella città così vicina, così irraggiungibile.
E Kim finalmente si decide a porre fine anche al suo, di naufragio, ed esce a cercarlo, in un finale che è brivido e poesia, dove quelle due solitudini finalmente si uniscono.
Vicinissime, non più irraggiungibili.
La felicità è riuscire a prepararli dal nulla.
Sul bordo di un ponte Kim al telefono ascolta l'impersonale voce di un asettico impiegato che gli comunica che il suo debito iniziale di 85milioni di won, a seguito del mancato pagamento di una rata, adesso ammonta a 235.269.000 won. Per fortuna si è rivolto alla "Happy Cash prestiti SENZA interessi", pensa fosse capitato nelle mani di una banda di strozzini.
Ma a Kim non importa più nulla, perché ha deciso di suicidarsi e, dopo aver concluso la telefonata, si butta.
Ma, quando pensi di essere un fallito, finisci per fallire anche nel tuo ultimo gesto.
E Kim si ritrova - ancora vivo - sulla spiaggia di un isoletta da cui si vede la città, così vicina, così irraggiungibile.
Dopo lo smarrimento e lo sconforto iniziale Kim cerca di reinventarsi naufrago, novello Robinson Crusoe 2.0.
E, facendo di necessità virtù, giorno per giorno, grazie anche ai rifiuti che quotidianamente arrivano sull'isola dalla città (così vicina, così irraggiungibile) Kim si organizza una nuova vita.
Ma non è necessaria un'isola per naufragare. Nella città, così vicina, così irraggiungibile, vive Kim. Un'altra Kim. Una Kim che da tre anni si è esiliata volontariamente nella sua camera. Da cui lei non esce, e nessuno entra. Se escludi gli acari e i nemici dell'igiene.
Le sue giornate si susseguono identiche, in una routine che le dà sicurezza. Ma due volte l'anno, quando la città si ferma, lei smette di guardare la luna, e con il teleobiettivo della sua reflex si guarda intorno. E lo vede. Sull'isola. Così vicina, così irraggiungibile.
E qualcosa la attrae in quello sconosciuto, e giorno dopo giorno lo osserva. E si sente meno sola. Fino a spezzare la sua routine, e ad uscire, nella notte, per lanciargli un messaggio nella bottiglia.
E lui le risponderà scrivendo messaggi sulla sabbia. Finché un giorno alla sua domanda "who are you?" lei decide di mandargli una foto. Ma non troverà il coraggio di lanciare la bottiglia, quella sera.
Ma un giorno Kim viene trovato, e riportato in città. Quella città così vicina, così irraggiungibile.
E Kim finalmente si decide a porre fine anche al suo, di naufragio, ed esce a cercarlo, in un finale che è brivido e poesia, dove quelle due solitudini finalmente si uniscono.
Vicinissime, non più irraggiungibili.
quando un film ti piace parecchio mi diventi più poetica....e con questo film ne hai ragione: un qualcosa di assolutamente delizioso!
RispondiEliminaPoetica? Possibile.
EliminaÈ che il film è delizioso, ma quel finale è qualcosa di splendido!
E però così fai come Ford ne parli meglio di quanto potrebbe fare il fil stesso!
RispondiEliminaChe poi io quando lo guardo ci rimango male di non aver colto quel popò di roba...
Dici che ho esagerato? ;)
EliminaSe la mettete così lo recupero al volo, che mi pare proprio uno di quei film giusti giusti per le serate d'autore del Saloon! :)
EliminaFord, dal commento di Julez ero convinta che in casa Ford fosse già passato!
EliminaSi si, questo è da recuperare!!!!
Sì, bellissimo post, ma il film merita. Molto.
RispondiEliminaGrazie!
EliminaE comunque sì, il film merita assolutamente.
Oh che bello, tra le migliori cose coreane di questi ultimi anni, poetico, dolce, ironico, profondissimo :-)
RispondiEliminaDavvero un gran bel film, Simone, hai ragione.
Eliminaho comprato il DVD l'altro giorno... attendo di vederlo al momento giusto, intanto mi devo decongestionare dall'overdose cinematografica della settimana scorsa.
RispondiEliminaGuchi, ti piacerà, ne sono sicura.
EliminaOverdose? dove sei stata?
al Far East Festival di Udine; mi sono sparata 17 film in 75 ore X°D
EliminaWow! mi piacerebbe prima o poi riuscire a farci un salto, al Far East!
Eliminane vale certamente la pena. io ci sono stata per la prima volta e ci tornerei di corsa!
EliminaNe sono convinta.
EliminaMagari l'anno prossimo, hai visto mai... Oltretutto non sono nemmeno mai stata ad Udine, sarebbe la classica occasione da 2 piccioni con una fava. :)
vedi che avevo ragione anche stavolta? :D
RispondiEliminavabbè, se ti piace vincere facile, dillo subito! :)
Eliminama li mangi tu gli spaghetti super carboidratissimi in quella maniera?
RispondiEliminaQuelli, nello specifico, non li ho mai mangiati. Ma se mi capitasse, perchè no? Il carboidrato non mi fa paura! :)
Eliminama fai tutta la bocca nera poison.
Eliminama per sempre? :)
Eliminasi poison si!!!! non ti va più via!
Eliminaah ah ah ah ah!
EliminaAHHHHHHHH ME NE SONO SEMPRE DIMENTICATA.
EliminaVolevo dire a tutti che sei molto forte a ruzzle, una roba da far schifo.
Non ho mai vinto una partita e devo ammettere che ho una marcia in meno.
ecco l'ho detto.
Ma smettila, che poi la gente ci crede sul serio!!!! :)
Eliminasecondo me sei anche andata ai tornei nelle piazze.
EliminaDi la verita su.
Che sei partita con vigorsol cos'era...non ricordo.
ma ti pare? sono la persona meno competitiva dell'universo mondo! :)
EliminaNo che io ho provato struggimento solo nel leggere la tua recensione, non oso pensare cosa mi farebbe il film.
RispondiEliminaMi stai dicendo che non l'hai visto, quindi?
EliminaTe lo sto dicendo.
Eliminasi, eh?
Eliminadovresti recuperarlo, secondo me. :)
Assolutamente. Se riesco già nei prossimi giorni :)
EliminaBello bello bello, anch'io a volte vorrei un'isola deserta, vicina alla città, dove starmene un po' per i cazzi miei a mangiare tagliolini coi fagioli...guarda, andrei in Corea solo per quello ;-))) (in realtà è nei miei piani/sogni, solo che è un po' complicatuccio...vorrei andarci in treno ;-DD )
RispondiEliminaMi ha detto una mia amica che la Corea è il posto dove ha mangiato peggio nel mondo, finora... :)
EliminaCredevo fosse Venezia ;-)))
Eliminaesagerato! :)
EliminaBrava Poison...
RispondiEliminaEcco perchè mi hai scritto nei commenti della chat, l'avevi visto malandrina.
Te l'avevo (amo) detto, è una perla.
E il post è bellissimo.
Ma co sti film la vena poetica si gonfia di sangue :)
Sì, era un po' che ce l'avevo lì da vedere, e questo ponte così pieno di pioggia ha fatto scattare il momento.
EliminaE grazie! :)
Io pensavo fosse una doppia recensione di Castaway e di Man of the moon, che avevo già visto entrambi e avrei potuto dare un parere, e invece è di Castaway on the moon che non ho visto e mi tocca vedere prima di dare un parere. Uffa.
RispondiEliminaAle, recuperalo, perché ne vale la pena!
Eliminafilm bellissimo.
RispondiEliminami viene in mente il "nessun uomo è un'isola" dalla citazione di JBJ fatta in - About a Boy -
Vincent, sai che ci ho pensato pure io? :)
Eliminarecuperato, visto, emozionata, bello.
RispondiEliminaChe non sono parole suggerite per ruzzle.
Sono contenta tu abbia apprezzato, bionda! :)
Elimina