La caratteristica principale dell’ultimo film di Woody Allen è quella di non sembrare un film di Woody Allen. Il che lo rende decisamente un film abbastanza inutile e noioso. E, per lo standard di Woody, i cui film durano generalmente 90 minuti, anche più lungo del solito. Come se ce ne fosse stato bisogno.
(di seguito credo che racconterò anche il finale del film, quindi, chi, nonostante tutto, volesse proprio andare a vederlo, farebbe meglio a non leggere)
Ci sono due fratelli, Terry ed Ian, interpretati da Colin Farrell ed Ewan McGregor, (nemmeno malvagi ad essere sinceri) che si ritrovano a corto di soldi. Terry perché ha perso alle corse dei cani, a poker e probabilmente anche contro la macchinetta del parcheggio, e Ian perché sogna di entrare in un non meglio specificato business alberghiero in California. L’unica soluzione è chiedere aiuto allo zio ricco, che, in cambio del prestito che risistemerà le loro vite, chiede ai 2 nipoti il “favore” di eliminare un personaggio scomodo, che potrebbe farlo finire in carcere per il resto dei suoi giorni. I due sono titubanti, pieni di scrupoli e tutto il resto, ma alla fine decidono e riescono a portare a termine il loro incarico. A quel punto, mentre Ian si gode la nuova vita, la nuova fidanzata e il nuovo giro di amicizie, Terry non riesce più a vivere per i sensi di colpa, è depresso, e tutte le notti si sveglia in preda ad incubi e attacchi di panico (a cui lui dà un egregio contributo imbottendosi di pillole e alcool, ma questo è un altro discorso) e alla fine rivela a Ian di volersi costituire. Ian ne parla ovviamente con lo zio, e l’unica soluzione è quella di sbarazzarsi anche di Terry. Con la scusa di passare un po’ di tempo assieme Ian convince Terry ad andare a fare un giro sulla loro barca (quella acquistata ad inizio film, che si chiama Cassandra’s dream, che è anche, ad esclusione dell’italia, il titolo originale del film) dove pensa di ucciderlo. Mentre gli prepara una birra “corretta” con un mix delle pillole trafugate al fratello, si pente in extremis e cambia idea, spaccando la bottiglia. Arriva Terry, iniziano a discutere, Terry lo spinge, Ian cade. E muore. Terry si dispera e il film finisce con un poliziotto che commenta “un evidente caso di omicidio-suicidio. Uno ha ammazzato l’altro, o è stato un incidente, e poi si è tolto la vita. Che peccato.”
Già, che peccato.
Aggiungo anche che con l’improponibile tappezzeria della camera da letto di Terry, anche Ray Charles si sarebbe svegliato in preda agli incubi.