29 apr 2013

Castaway on the moon

La speranza è un piatto di spaghetti ai fagioli neri.
La felicità è riuscire a prepararli dal nulla.

Sul bordo di un ponte Kim al telefono ascolta l'impersonale voce di un asettico impiegato che gli comunica che il suo debito iniziale di 85milioni di won, a seguito del mancato pagamento di una rata, adesso ammonta a 235.269.000 won. Per fortuna si è rivolto alla "Happy Cash prestiti SENZA interessi", pensa fosse capitato nelle mani di una banda di strozzini.
Ma a Kim non importa più nulla, perché ha deciso di suicidarsi e, dopo aver concluso la telefonata, si butta.
Ma, quando pensi di essere un fallito, finisci per fallire anche nel tuo ultimo gesto.
E Kim si ritrova - ancora vivo - sulla spiaggia di un isoletta da cui si vede la città, così vicina, così irraggiungibile.
Dopo lo smarrimento e lo sconforto iniziale Kim cerca di reinventarsi naufrago, novello Robinson Crusoe 2.0.
E, facendo di necessità virtù, giorno per giorno, grazie anche ai rifiuti che quotidianamente arrivano sull'isola dalla città (così vicina, così irraggiungibile) Kim si organizza una nuova vita.
Ma non è necessaria un'isola per naufragare. Nella città, così vicina, così irraggiungibile, vive Kim. Un'altra Kim. Una Kim che da tre anni si è esiliata volontariamente nella sua camera. Da cui lei non esce, e nessuno entra. Se escludi gli acari e i nemici dell'igiene.
Le sue giornate si susseguono identiche, in una routine che le dà sicurezza. Ma due volte l'anno, quando la città si ferma, lei smette di guardare la luna, e con il teleobiettivo della sua reflex si guarda intorno. E lo vede. Sull'isola. Così vicina, così irraggiungibile.
E qualcosa la attrae in quello sconosciuto, e giorno dopo giorno lo osserva. E si sente meno sola. Fino a spezzare la sua routine, e ad uscire, nella notte, per lanciargli un messaggio nella bottiglia.
E lui le risponderà scrivendo messaggi sulla sabbia. Finché un giorno alla sua domanda "who are you?" lei decide di mandargli una foto. Ma non troverà il coraggio di lanciare la bottiglia, quella sera.
Ma un giorno Kim viene trovato, e riportato in città. Quella città così vicina, così irraggiungibile.
E Kim finalmente si decide a porre fine anche al suo, di naufragio, ed esce a cercarlo, in un finale che è brivido e poesia, dove quelle due solitudini finalmente si uniscono.
Vicinissime, non più irraggiungibili.

Just a castaway
an island lost at sea
Another lonely day
with no one here but me
More loneliness
than any man could bear
Rescue me before I fall into despair...



45 commenti:

  1. quando un film ti piace parecchio mi diventi più poetica....e con questo film ne hai ragione: un qualcosa di assolutamente delizioso!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poetica? Possibile.
      È che il film è delizioso, ma quel finale è qualcosa di splendido!

      Elimina
  2. E però così fai come Ford ne parli meglio di quanto potrebbe fare il fil stesso!
    Che poi io quando lo guardo ci rimango male di non aver colto quel popò di roba...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici che ho esagerato? ;)

      Elimina
    2. Se la mettete così lo recupero al volo, che mi pare proprio uno di quei film giusti giusti per le serate d'autore del Saloon! :)

      Elimina
    3. Ford, dal commento di Julez ero convinta che in casa Ford fosse già passato!
      Si si, questo è da recuperare!!!!

      Elimina
  3. Sì, bellissimo post, ma il film merita. Molto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!
      E comunque sì, il film merita assolutamente.

      Elimina
  4. Oh che bello, tra le migliori cose coreane di questi ultimi anni, poetico, dolce, ironico, profondissimo :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero un gran bel film, Simone, hai ragione.

      Elimina
  5. ho comprato il DVD l'altro giorno... attendo di vederlo al momento giusto, intanto mi devo decongestionare dall'overdose cinematografica della settimana scorsa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guchi, ti piacerà, ne sono sicura.
      Overdose? dove sei stata?

      Elimina
    2. al Far East Festival di Udine; mi sono sparata 17 film in 75 ore X°D

      Elimina
    3. Wow! mi piacerebbe prima o poi riuscire a farci un salto, al Far East!

      Elimina
    4. ne vale certamente la pena. io ci sono stata per la prima volta e ci tornerei di corsa!

      Elimina
    5. Ne sono convinta.
      Magari l'anno prossimo, hai visto mai... Oltretutto non sono nemmeno mai stata ad Udine, sarebbe la classica occasione da 2 piccioni con una fava. :)

      Elimina
  6. vedi che avevo ragione anche stavolta? :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. vabbè, se ti piace vincere facile, dillo subito! :)

      Elimina
  7. ma li mangi tu gli spaghetti super carboidratissimi in quella maniera?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quelli, nello specifico, non li ho mai mangiati. Ma se mi capitasse, perchè no? Il carboidrato non mi fa paura! :)

      Elimina
    2. ma fai tutta la bocca nera poison.

      Elimina
    3. si poison si!!!! non ti va più via!

      Elimina
    4. AHHHHHHHH ME NE SONO SEMPRE DIMENTICATA.
      Volevo dire a tutti che sei molto forte a ruzzle, una roba da far schifo.
      Non ho mai vinto una partita e devo ammettere che ho una marcia in meno.
      ecco l'ho detto.

      Elimina
    5. Ma smettila, che poi la gente ci crede sul serio!!!! :)

      Elimina
    6. secondo me sei anche andata ai tornei nelle piazze.
      Di la verita su.
      Che sei partita con vigorsol cos'era...non ricordo.

      Elimina
    7. ma ti pare? sono la persona meno competitiva dell'universo mondo! :)

      Elimina
  8. No che io ho provato struggimento solo nel leggere la tua recensione, non oso pensare cosa mi farebbe il film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi stai dicendo che non l'hai visto, quindi?

      Elimina
    2. si, eh?
      dovresti recuperarlo, secondo me. :)

      Elimina
    3. Assolutamente. Se riesco già nei prossimi giorni :)

      Elimina
  9. Bello bello bello, anch'io a volte vorrei un'isola deserta, vicina alla città, dove starmene un po' per i cazzi miei a mangiare tagliolini coi fagioli...guarda, andrei in Corea solo per quello ;-))) (in realtà è nei miei piani/sogni, solo che è un po' complicatuccio...vorrei andarci in treno ;-DD )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ha detto una mia amica che la Corea è il posto dove ha mangiato peggio nel mondo, finora... :)

      Elimina
    2. Credevo fosse Venezia ;-)))

      Elimina
  10. Brava Poison...
    Ecco perchè mi hai scritto nei commenti della chat, l'avevi visto malandrina.
    Te l'avevo (amo) detto, è una perla.
    E il post è bellissimo.
    Ma co sti film la vena poetica si gonfia di sangue :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, era un po' che ce l'avevo lì da vedere, e questo ponte così pieno di pioggia ha fatto scattare il momento.
      E grazie! :)

      Elimina
  11. Io pensavo fosse una doppia recensione di Castaway e di Man of the moon, che avevo già visto entrambi e avrei potuto dare un parere, e invece è di Castaway on the moon che non ho visto e mi tocca vedere prima di dare un parere. Uffa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ale, recuperalo, perché ne vale la pena!

      Elimina
  12. film bellissimo.
    mi viene in mente il "nessun uomo è un'isola" dalla citazione di JBJ fatta in - About a Boy -

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vincent, sai che ci ho pensato pure io? :)

      Elimina
  13. recuperato, visto, emozionata, bello.
    Che non sono parole suggerite per ruzzle.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono contenta tu abbia apprezzato, bionda! :)

      Elimina