mo-nel-lac-cio
se no vie-ne
l'uo-mo ne-ro...
Schermo nero e un fischiettare fuoricampo, che si apre poi su un gruppo di bambini che fanno la "conta" recitando la macabra filastrocca.
E nel frattempo la signora Beckmann attende sempre più terrorizzata che la piccola Elsie faccia ritorno a casa.
Ma la piccola Elsie non tornerà più.
Ennesima vittima di Hans Beckert, un maniaco omicida seriale che ha già ammazzato 8 bambine.
La polizia non ha indizi, nemmeno dopo che il mostro scrive una lettera che verrà pubblicata dai giornali, nè sembra essere d'aiuto la sostanziosa taglia che pende sulla testa dell'assassino.
Tra la popolazione il sospetto e la paura crescenti scatenano gli istinti più biechi, e tutti pensano di aver riconosciuto l'assassino, arrivando ad accusarsi a vicenda o ad accusare il prossimo, attività sempre di moda.
Le indagini della polizia, che inizia a battere a tappeto i quartieri più malfamati della città iniziano a creare dei problemi alla malavita organizzata, che, per evitare che la polizia mandi a monte i loro traffici, organizzerà una caccia all'uomo parallela, avvalendosi dell'aiuto dei mendicanti che vivono per strada.
Sarà proprio un mendicante cieco a riconoscerlo, grazie al motivetto fischiato da Beckert, e all'uomo verrà scritta la lettera M (come Mörder, - assassino) con un gessetto sulla schiena. Vistosi scoperto, l'uomo - dall'aspetto tutt'altro che pericoloso, a dispetto di ogni teoria Lombrosiana - troverà rifugio in un palazzo, ma qua verrà raggiunto dai criminali, che - di fronte ad un tribunale estemporaneo, formato da ladri, assassini e prostitute - lo sottoporranno ad un processo improvvisato, dove chi giudica non può certo definirsi migliore di chi sta giudicando. E qua parte lo "splendido" monologo del Mostro, che con un trasporto incredibile spiegherà i motivi che lo portano a compiere crimini di cui sembra non rendersi conto:
"Quando cammino per le strade ho sempre la sensazione che qualcuno mi stia seguendo, ma sono invece io che inseguo me stesso. Silenzioso, ma io lo sento. Spesso ho l'impressione di correre dietro a me stesso. Allora voglio scappare, scappare, ma non posso fuggire! Devo uscire ed essere inseguito. Devo correre, correre per strade senza fine.Voglio andare via, ma con me corrono i fantasmi di madri, di bambini. Non mi lasciano un momento, sono sempre là, sempre, sempre. Soltanto quando uccido, solo allora... E poi non mi ricordo più nulla..."
Il film inizialmente avrebbe dovuto intitolarsi "Mörder unter uns" (gli assassini fra noi), ma venne censurato dal NSDAP. Strano, eh?
Invece in Italia riuscì ad arrivare con appena una trentina d'anni di ritardo.
Niente di nuovo sotto il sole.
In ogni caso, capolavoro.
Eeeeh SI.
RispondiEliminaProprio tanto.
vero vero.
EliminaBELLISSIMO! e cazzo, mi ricordo perfettamente quando lo vidi in tv da bambino, la strizza per quel motivetto fischiettato
RispondiEliminapare che sia lo stesso Lang a fischiettarla...
Eliminasolo capolavoro mi sembra un po' poco :)
RispondiEliminacapolavoro assoluto? :)
EliminaPenso sia il film che ho visto più volte in assoluto. Per scelta mia, per studio, perché ogni motivo è buono.
RispondiEliminaHai ragione...
Eliminaquando frequentavo un corso di cinema ne furono proiettate alcune scene per l'altissimo valore. Come raccontare l'assenza (il ritardo della bambina) a casa? Il piatto in tavola con la sedia vuota davanti, angoscia pura.
RispondiEliminaUn filmone ecco.
bacio bacio sandra frollini
L'attesa della madre è davvero qualcosa di straziante.
EliminaMa anche l'assenza di violenza mostrata, e poi l'inquadratura dell palloncino impigliato fra i fili...
ciao Sandra!
Capolavoro sì, tra l'altro se non ricordo male il primo film su un serial killer, anche se la parte veramente terribile è quella della vendetta finale.
RispondiEliminaprobabile che tu stia ricordando bene. sicuramente uno dei primi "noir".
Eliminail finale è tanta roba.
Grazie per questa segnalazione, appena potrò provvederò a recuperarlo...e grazie anche a Dantès che dal suo blog m'ha dato un'idea che non so ancora se sviluppare, ma che lascerò frullare ancora un po' nel cervello ;-)))
RispondiEliminaE' sempre un piacere, lo sai.
Eliminaidem, me lo faccio cercare
EliminaBrava bionda!
EliminaSe vuoi bionda lo guardiamo assieme, così se ti spaventi puoi aggrapparti a me ;-))))
Eliminae/o viceversa... :)
EliminaNo, io quando mi spavento mi abbraccio da solo ;-)))
Eliminacapisco.
EliminaTi pregherei di non usare quel tono pregno di commiserazione ;-))))....auguri Poison, un abbraccio ;-))
Eliminaah ah ah ah ah!
Eliminaricambio l'abbraccio, caro.
Ecco invece questo sì proprio sì!
RispondiEliminaCredo che questo metta d'accordo tutti!
EliminaUH UH UH!!!
RispondiEliminaQuasi dimenticavo!!!
Volevo mooooolto ringraziarti per la segnalazione di "Cinefobie"!!!
Non solo la vediamo allo stesso modo, ma scrive recensioni come le scriverei io se prendessi tutte le medicine, smettessi con le gozzoviglie, e fossi capace!!
DOMO ARIGATO
ah, prego, figurati!
Eliminaehm... quando l'avrei fatto, esattamente? :)
In un post, 'na volt.
Eliminaah, vabbuo'! :)
EliminaCapolavoro senza tempo, credo che sia il film che mi ha più inquietato nella mia vita.
RispondiEliminasenza tempo, è vero.
EliminaBellissimo
RispondiEliminad'accordo anche stavolta...
EliminaBel blog davvero! Era molto che non ci passavo! Ti va uno scambio di link tra il tuo e il mio Cinemagnolie?
RispondiEliminaGrazie Luca! Onoratissima.
EliminaE mi va anche lo scambio! :)
Blogger mi dà dei problemi ad aggiornare l'elenco dei miei "Siti Amici"... appena si sblocca la situazione ti inserisco! A presto nei nostri rispettivi blog!:)
RispondiEliminanessun problema! :)
EliminaFinalmente, dopo diversi giorni, i problemi con blogger si sono risolti e sono riuscito ad aggiornare la mia sezione "Siti amici", della quale ora fai parte anche tu!:)
EliminaGrazie Luca! :)
EliminaUno dei miei film preferiti...!
RispondiEliminaa sto giro tutti d'accordo, insomma! :)
EliminaTi vengo a commentare anche io: M è un filmone clamoroso! Posso solo immaginare il livello di orrore che può aver creato negli spettatori dei 30's tutta la sequenza di apertura, con il fischio e il palloncino: un crescendo magnifico. Per non parlare di tutta la sequenza con il Mostro braccato dentro l'edifico! E che dire di Lorre? Applausi, applausi, applausi.
RispondiEliminaDevo dire che hai proprio un gran bel blog, complimenti! Passerò più spesso, d'ora in poi :)
Saix91, ma... grazie! :)
EliminaPassa quando vuoi, sei sempre il benvenuto!
(e comunque sì: filmone. Anzi, Filmone, con la F maiuscola!)
Non ho ben capito come funziona il Liebster Award, ma io te l'ho
RispondiEliminaassegnato anche se ne hai il caminetto pieno.
Porta pazienza.
Monty!
EliminaEsordio nei commenti con tanto di premio? Grazie! Vengo senz'altro a fare un giro! :)
Decisamente un capolavoro, apprezzo Lang come mi piace più la vena ben più leggera di Lubitsch e la genialità rivoluzionaria di Murnau. Peccato sia difficile vedere molti loro capolavori, e che tanti siano andati perduti. Il grande film "L'ultima risata" di Murnau è stato ricomposto partendo da copie incomplete di diverse versioni (ne furono prodotte tre: una per il mercato tedesco, una per l'esportazione e una per gli americani).
RispondiEliminaUno dei grandi Capolavori della Storia del Cinema.
RispondiEliminaStupefacente.
Il monologo finale di Lorre è da paura, e la regia è più che perfetta.
Il monologo finale è... sì, da paura è perfetto.
EliminaFilmone!!!
RispondiEliminaInquietantissimo oggi come allora, ogni tanto fa bene recuperare questi pezzi di storia.