Sgombriamo subito il campo da qualsiasi dubbio, prima che vi lamentiate per non aver capito se mi è piaciuto o meno: Kon-tiki è un film splendido ed emozionante.
Poi, che io ignorassi bellamente l'esistenza di Thor Heyerdal fino all'altro giorno è un altro discorso.
Il film inizia con Thor bambino che rischia di morire annegato nelle acque gelide della sua Norvegia, ma viene salvato dal suo amico Erik.
Lo ritroviamo adulto, nel 1937, a Fatu Hiva, (Isole Marchesi, Polinesia Francese) dove un indigeno gli spiega che Tiki è arrivato da Est, e che tutto arriva da Est.
Queste parole convincono Thor che la colonizzazione di quelle terre sia avvenuta in epoca precolombiana da parte di popolazioni provenienti dal Sudamerica, quindi da est, e non da popoli asiatici, provenienti da Ovest.
New York, dieci anni dopo. Heyerdal vuole dimostrare che gli antichi non vedevano gli oceani come barriere, ma come strade, e per dimostrarlo vuole compiere la stessa impresa, costruendo una zattera come quelle utilizzate dalle popolazioni sudamericane, che, come gli viene fatto notare dall'ennesimo editore che gli sbatte le porte in faccia, "non avevano barche".
Recuperati in qualche modo i fondi necessari a finanziare l'impresa - giudicata suicida da parecchi - e formato l'equipaggio, che oltre a Heyerdal era composto da quello stesso Erik Hesselberg che gli aveva salvato la vita da bambino, Bengt Danielsson, Knut Haugland, Torstein Raaby ed Erman Watzinger, nel febbraio del 1947, a Callao, in Peru, inizia la costruzione della zattera, che salperà il 28 aprile (fantastico il contrasto fra la zattera spartana e loro, vestiti elegantissimi) e, dopo 101 giorni di viaggio, che non è solo viaggio, ma emozione, determinazione, volontà, fede, sacrificio, paura, fiducia, coraggio e tenacia, il 7 agosto 1947, surfando la tredicesima onda, arriveranno a Raroia.
Chissà se hai mai imparato a nuotare, Thor.
Anche se forse aveva ragione Liv, che pur continuando ad amarti ti ha lasciato libero, quando diceva che se ti fossi ritrovato in acqua sarebbe stata la tua determinazione a tenerti a galla.
Chissà se hai mai imparato a nuotare, Thor.
Anche se forse aveva ragione Liv, che pur continuando ad amarti ti ha lasciato libero, quando diceva che se ti fossi ritrovato in acqua sarebbe stata la tua determinazione a tenerti a galla.
E il prossimo 7 agosto, mentre sarò impegnata a festeggiare l'ennesimo genetliaco, ti dedicherò un brindisi, Thor. Perchè te lo meriti.
Al momento non si sa nulla di un'eventuale uscita del film nelle italiche lande.
Del resto se da noi il campione di incassi è "il principe abusivo" un motivo ci sarà.
Che qualcuno mi spieghi qual è, per favore.
Del resto se da noi il campione di incassi è "il principe abusivo" un motivo ci sarà.
Che qualcuno mi spieghi qual è, per favore.
non so se la citazione di nick cave che hai messo all'inizio c'entri qualcosa con la colonna sonora... in tal caso il film è da vedere a prescindere... altrimenti, complimenti a te per la scelta :)
RispondiEliminaCiao Stefano, no, non c'entra assolutamente nulla. Adesso che mi ci fai pensare forse sarebbe stata più appropriata Orietta Berti con 'finché la barca va".... :)
EliminaMa il film te lo consiglio comunque!
"Seasick, yet still docked" è la mia citazione (canzone presente nella colonna sonora di The perks of being a wallflower) anche se io non soffro il mal di mare, qui avrei avuto paura!
RispondiEliminaPure io, fidati. Soprattutto quando gli squali facevano il girotondo attorno alla zattera!
EliminaGran bel post per un gran bel film.
RispondiEliminaFinale emozionante a mille.
Ford, grazie! :)
EliminaSi, davvero emozionante, concordo.
ma thor non nuota, sennò col martello affonda! minchia ma tutto ti devo spiegare? :D ok, vado...
RispondiEliminaE pensare che proprio ieri sera a cena mi vantavo del miei lettori, dicendo che son tutte personcine di un certo livello!
EliminaMa ti pare? Ah ah ah ah! ;)
io SONO una personcina di un certo livello. non hai mica specificato quale...
EliminaHai ragione! ;)
EliminaAnche noi di www.detenzioni.eu, dalla nostra zattera carceraria (riferimento visivo: La zattera della Medusa -Le Radeau de la Méduse- di Théodore Géricault) ti abbiamo avvistata come isola brillante e rigogliosa di arguzie cinefile.
RispondiEliminaSiamo felici che tu abbia accettato di partecipare al nostro progetto e segnalarci con il tuo ineguagliabile stile i Prison Movies che avvisterai.
Un saluto particolare dalla nostra CraCra che già ti ama (per coloro che non conoscono questo film, la cornacchia -vera!- mascotte di Detenzioni).
Ma ciao! :)
EliminaChe onore! Spero di poter dare il mio contributo molto presto!
Ti confesso che l'idea di trovarmi a cena con una cornacchia mi inquietava un po', ma visto il ferling immediato adesso posso dire che, se la bionda mi chiama da anni "signora degli uccelli", un motivo c'è! :)
potevamo mettere anche The Rime of the Ancient Mariner di Coleridge, mio incubo ai tempi del liceo...Kon-tiki anche a me è piaciuto moltissimo!
RispondiEliminaBradipo, concordo: bellissimo film!
EliminaPoison, come hai fatto a trovare il film?
RispondiEliminaQuando ho conosciuto Thor Heyerdahl ne sono rimasta affascinata, avevo letto il suo libro Aku Aku e dopo l'incontro ho deciso che dovevo assolutamente andare a Rapa Nui, viaggio che sono riuscita a fare nel 2009.
Sheltering
Sheltering, ciao!
EliminaDopo il commento che mi avevi lasciato l'ultima volta ti ho pensato, mentre guardavo il film.
Ma quando mi hai detto che aveva vissuto in Liguria non avevo capito che lo avessi anche conosciuto, cavolo!
Domani ti scrivo con calma dall'ufficio, ok? ;)
Baci
Ciao carino il tuo blog! io ne ho 4 se ti va di passare a trovarmi sarai il ben venuto intanto io mi iscrivo al tuo e buona notte
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