"Non sei disgustoso per essere un vecchio. Quanti anni hai, 50?"
"Ehm. 32... Quasi."
In un appartamento piu squallido che piccolo dello squallido Morlton building vive Franklyn Franklyn ("posso chiamarla Franklyn, signor Franklyn?"), un uomo col phisique du rôle del piccolo Budda con un'insolita passione per la Svizzera che, quando è stressato, suona il corno alpino. Stressando i suoi vicini, il vecchio burbero Allspice (James Caan) e il tossico Tommy Ballisteri.
Vive in mutande, ma non esce mai senza parrucca e, nel tempo libero - che è senz'altro molto, in quanto non si capisce esattamente cosa faccia Franklyn per vivere - passa il tempo a spiare la sua dirimpettaia Simone col binocolo. Ogni giorno nella posta riceve una busta da suo fratello Bernard, ricoverato in una clinica psichiatrica, che gli spedisce audiocassette e unghie dei piedi.
Poi succede che, quando il laido padrone di casa, Mr. Olivetti (Peter Stormare), passa a riscuotere l'affitto, inavvertitamente lo uccide.
E dopo qualche giorno, prima che il cane inizi a mangiarselo, decide che è giunto il momento di sbarazzarsi del cadavere.
Il dialogo fra i poliziotti sulla scena del crimine, all'atto del ritrovamento di quel che resta di Mr. Olivetti è da lacrime agli occhi:
"Il soggetto si è pugnalato da solo al petto con un cacciavite a punta piatta..."
"ok"
"si è fissato la mano all'inpugnatura con del nastro isolante, tipo standard."
"Si lo vedo, grazie."
"Non soddisfatto del risultato il soggetto si è fatto saltare la testa con quel fucile."
"Ah ah"
"Ti abbiamo chiamato perché il colpo di grazia è stato darsi fuoco con un accelerante: trementina. Ma poi ci ha ripensato, e ha spento il fuoco usando quell'estintore."
"Sarà stato svelto, senza mezza faccia."
"Già, e a quanto pare ha anche un enorme... merkin squagliato sulle parti intime."
"Merkin?"
"Una parrucca pubica"
"Ah si? Di solito si indossano sopra i pantaloni?"
Ma, siccome l'ipotesi del suicidio incredibilmente verrà scartata, scattano le indagini, che coinvolgono inevitabilmente gli abitanti dei piccoli appartamenti del Morlton. E la varia umanità che vi orbita attorno.
Un film bizzarro che da noi è arrivato direttamente sul mercato dell'home video bypassando l'uscita in sala e che - secondo me - merita la visione. Anche solo per vedere Dolph Lundgren pettinato come Ridge di Beautiful. E abbigliato come Leone di Lernia.
Il regista è Jonas Åkerlund, lo stesso di Spun che, per inciso, a me non era piaciuto per niente. O forse non mi era piaciuta la cena prima della visione, visto che poi avevo passato la notte a vomitare. E un film, per quanto brutto possa essere, non mi ha mai fatto questo effetto.