Ieri, mentre trascorrevo uno dei miei soliti pomeriggi domenicali annoiandomi sul divano, ho guardato “viale del tramonto”.
Che a me i film in bianco e nero piacciono.
Anche le foto in bianco e nero mi piacciono, hanno quel non so che che le rende più accattivanti.
Comunque, mentre settechilidigatto (ho anche il gatto in bianco e nero) mi si strofinava addosso (l’unico che ancora lo fa, pensa un po’ come sono ridotta) e io guardavo il film, pensavo alla storia – che non starò a raccontarvi ma, nell’eventualità non la conosciate, wikipedia potrà aiutarvi – di Norma Desmond, ex diva del cinema muto, ritiratasi a vivere in solitudine, dato che il cinema non aveva più nulla da offrirle, in quanto ormai considerata... vecchia.
Ed è una donna di 50 anni.
E, a proposito di 50enni, il giorno prima avevo avuto modo di vedere, su qualche altro canale, un intervista alla bocca di Alba Parietti (forse c’era anche il resto di Alba Parietti, da qualche parte) che si vantava un po’ a cazzo del suo essere borderline.
Forse era meglio Norma Desmond.
D’accordo, il film è del 1950 e probabilmente a quei tempi una donna di 50 anni poteva effettivamente venire considerata sul “viale del tramonto”.
E poi ho pensato che fra breve 50anni li avrò io.
Io, che sono stupida esattamente come a 15 anni.
Io, che è da poco che ho smesso di incazzarmi quando mi si rivolgono dicendomi “signora”.
Io, che se fossi un uomo sarei probabilmente affetto dalla sindrome di Peter Pan.
Io, che quando i 50 anni arriveranno, sempre che i maya non decidano di rompere i coglioni prima, sarò seduta ad aspettarli, con un daiquiri in mano.
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