Voglio dire, vai a vedere “in time” e invece che alle 20.30 il film comincia alle 20.35? E mica iniziamo bene, ti pare?
Comunque, il regista è Andrew Niccol. Forse il nome vi dirà poco. Se però vi dico Gattaca, magari…
Per farla breve, in un futuro prossimo, per una qualche strana alterazione genetica intervenuta non si sa quando non si sa come, la gente smette di invecchiare a 25 anni, e la valuta non sono più i soldi ma il tempo. Quindi, mentre nel ghetto si vive alla giornata, lavorando quel tanto che basta per arrivare al turno di lavoro successivo, mentre nei quartieri “alti”, i soliti ricchi hanno praticamente raggiunto l’immortalità.
Una sera nel bar del ghetto arriva il miliardario Henry Hamilton (Matt Bomer, con cui, non so voi, ma io ci perderei un bel po’ di ore) che, offrendo da bere a tutti per tutta la sera, attira su di sé l’attenzione dei Minute Man che, manco a dirlo, campano rubando il tempo agli altri. Will Salas (Justin Timberlake. Che, oltre ad assomigliare a mio cugino Enrico, secondo me è proprio bravo) gli salva la vita e il vecchio (anche se non sembra, ha 105 anni), che, diciamocelo, si è un po’ rotto le balle di vivere, per sdebitarsi gli trasferisce il suo tempo, tenendo per sé una manciata di minuti che gli serviranno per arrivare a sedersi sul bordo di un ponte fino allo scadere del suo tempo.
Will non arriva in tempo a salvarlo un’altra volta, e, approfittando dell’inaspettato dono, decide di portare sua madre, che quel giorno compie 25 anni per la 25° volta, a New Greenwich, la zona “ricca” della città ma… sua madre gli scade tra le braccia. Deciso a vendicarsi e a cambiare il sistema, Will lascia comunque il ghetto per dirigersi a New Greenwich, mentre i guardiani del tempo, capitanati da Raymond Leon (Cillian Murphy, dal fascino triste e malinconico) indagano su di lui, ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre abbandona il luogo in cui è morto Hamilton. A New Greenwich Will conosce Sylvia Weis, figlia di uno degli uomini più ricchi della città, custode di milioni di anni… E poi… basta. Che non ho mica tempo da perdere, io!
E, se vi avanzano due ore, guardatelo.
(in aiuto di quelli che non ci hanno capito una mazza fionda: ►)
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