In un film in quattro episodi vengono riproposte le più note
leggende metropolitane che circolavano in Romania negli ultimi 15 anni del
regime di Ceausescu.Storie al limite del
surreale, paradossali e grottesche. Nel primo episodio (La leggenda della visita
ufficiale) la tranquilla vita di un paesino di campagna è
rivoluzionata dall’imminente passaggio in paese di un corteo ufficiale del
partito. Ma prima del passaggio del corteo avverrà un’ispezione. Dove i vertici
del partito chiederanno di tutto e il contrario di tutto.
Il secondo episodio
(La leggenda del trasportatore
di polli) racconta la storia di Grigore, che guida un camion
adibito al trasporto di polli e, nonostante gli ordini siano di non fermarsi
lungo il tragitto lui è solito fermarsi in una locanda a metà percorso. Un
giorno gli rubano le ruote del camion ed è costretto a trascorrere la notte lì.
Il mattino dopo, aprendo il camion per dar da bere alle galline, scoprirà che
queste hanno continuato a deporre le uova. Pensando di fare un piacere, ne porta
un po’ alla locandiera, che inizierà a guardarlo con occhi diversi. E, siccome
il caro vecchio pelo di phiga – a qualunque latitudine – tira sempre più del
carro di buoi, il buon Grigore finirà per
rimetterci.Ne La leggenda del fotografo ufficiale
si assiste alla preparazione del numero del quotidiano di partito
“Scinteia” il giorno successivo alla visita di Giscard d’Estaing. Siccome nella
foto scelta per la pubblicazione il presidente francese indossa il cappello
mentre Ceausescu tiene il suo in mano, un funzionario di partito fa notare che
questo gesto potrebbe essere interpretato come un segnale di deferenza del
partito comunista nei confronti del capitalismo e decide di far ritoccare la
foto di Ceausescu (del resto farlo
diventare più alto nelle foto ufficiali era la prassi... Adesso che ci penso,
questa storia non mi è nuova). Per una lieve disattenzione, il giorno dopo,
per la prima volta nella sua storia, il quotidiano non verrà distribuito in
orario. Conclude il film
La leggenda del poliziotto
avido, dove, nonostante il paese sia ridotto alla fame, la
tradizione vuole che a natale si mangi il maiale. Ma i negozi sono vuoti.
Nonostante questo, a casa del poliziotto, grazie ad un parente che vive in
campagna, il maiale arriva. Ma vivo. Come si ammazza un maiale in appartamento? Semplice. Avvelenandolo
con il gas della bombola della cucina
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