Diretto da Hiroyuki Tanaka, nome d'arte Sabu, questo Miss Zombie (85 minuti in bianco e nero) è, nonostante il titolo, uno zombie-movie decisamente atipico, dal ritmo lento, come le movenze della protagonista, e decisamente affascinante, soprattutto quando, nel finale, il bianco e nero lascia il posto al colore in quell'unica scena struggente, e le immagini prendono il posto dei dialoghi, peraltro già abbastanza rarefatti.
Nella bella casa del Dr. Teramoto un giorno viene recapitata una cassa. Contenente, oltre ad una giovane donna zombie dichiarata non pericolosa, un foglio di istruzioni in cui si raccomanda all'uomo di non nutrirla con carne, che potrebbe renderla aggressiva, ma solo con frutta e verdura. Per ogni evenienza, viene fornita anche una pistola carica, da usare in caso di bisogno.
Ad assistere all'apertura della cassa, oltre al padrone di casa, Shizuko, la moglie con Kenichi, il figlio che non si separa mai da una Polaroid scattando istantanee, e due operai tuttofare che son sempre in cortile intenti a mescolare calce e a riparare non si capisce bene cosa.
La moglie le dà dei vestiti puliti e la ragazza viene accompagnata nella sua nuova "casa", un magazzino buio e polveroso lontano dalla villa. La mattina dopo si ripresenta alla villa e Shizuko le affida il compito di pulire- con una spugnetta - il pavimento del cortile. Lei, con movimenti lentissimi, esegue, osservata dai due operai e da Kenichi, che continua a scattare fotografie.
Sarà proprio una fotografia scattata dal bimbo, e trovata dai due operai a dar vita ad una serie di avvenimenti, che ovviamente sembrano non influire minimamente sulla (non)esistenza della zombie, ma che si ripercuoteranno inevitabilmente su tutti gli altri protagonisti.
La ragazza segue la sua routine, arriva dai suoi padroni, pulisce tutto il pomeriggio quel pavimento, torna a casa subendo maltrattamenti da parte di un gruppo di bambini e da un trio di mezzi delinquenti, che ogni sera le conficcano un'arma appuntita tra le scapole. Lei arriva a casa, la ripone ordinatamente su un tavolo e, mentre mangia, guarda una vecchia foto che la ritrae incinta e sorridente. Ogni giorno è uguale all'altro, anche se la donna ha dei ricordi della sua vita da essere vivente, fino al momento del contagio.
Il punto di svolta si ha quando il piccolo Kenichi, a seguito di una caduta nello stagno, viene riportato a casa, ormai senza vita. Shizuko corre in cortile a prendere Miss Zombie, ordinandole di riportare in vita il bimbo.
Cosa che avviene, ma, al suo risveglio, il ragazzino non abbraccia sua madre, ma la zombie.
Questo fatto (aggiunto a tutto il resto di cui non vi ho detto nulla per evitare di raccontarvi tutto il film) fa precipitare Shizuko in uno stato di folle agonia, che raggiunge il culmine nel momento in cui, in una scatola nella camera del figlio, troverà le foto del ragazzino assieme alla donna, e si ricorderà dell'esistenza dell'arma, recapitata assieme al foglio di istruzioni.
Non aggiungo nulla, ma vi assicuro che questo film è di una bellezza straziante, e l'orrore, per una volta, non arriva dallo zombie, ma dall'essere umano.
Consigliato.
La moglie le dà dei vestiti puliti e la ragazza viene accompagnata nella sua nuova "casa", un magazzino buio e polveroso lontano dalla villa. La mattina dopo si ripresenta alla villa e Shizuko le affida il compito di pulire- con una spugnetta - il pavimento del cortile. Lei, con movimenti lentissimi, esegue, osservata dai due operai e da Kenichi, che continua a scattare fotografie.
Sarà proprio una fotografia scattata dal bimbo, e trovata dai due operai a dar vita ad una serie di avvenimenti, che ovviamente sembrano non influire minimamente sulla (non)esistenza della zombie, ma che si ripercuoteranno inevitabilmente su tutti gli altri protagonisti.
La ragazza segue la sua routine, arriva dai suoi padroni, pulisce tutto il pomeriggio quel pavimento, torna a casa subendo maltrattamenti da parte di un gruppo di bambini e da un trio di mezzi delinquenti, che ogni sera le conficcano un'arma appuntita tra le scapole. Lei arriva a casa, la ripone ordinatamente su un tavolo e, mentre mangia, guarda una vecchia foto che la ritrae incinta e sorridente. Ogni giorno è uguale all'altro, anche se la donna ha dei ricordi della sua vita da essere vivente, fino al momento del contagio.
Il punto di svolta si ha quando il piccolo Kenichi, a seguito di una caduta nello stagno, viene riportato a casa, ormai senza vita. Shizuko corre in cortile a prendere Miss Zombie, ordinandole di riportare in vita il bimbo.
Cosa che avviene, ma, al suo risveglio, il ragazzino non abbraccia sua madre, ma la zombie.
Questo fatto (aggiunto a tutto il resto di cui non vi ho detto nulla per evitare di raccontarvi tutto il film) fa precipitare Shizuko in uno stato di folle agonia, che raggiunge il culmine nel momento in cui, in una scatola nella camera del figlio, troverà le foto del ragazzino assieme alla donna, e si ricorderà dell'esistenza dell'arma, recapitata assieme al foglio di istruzioni.
Non aggiungo nulla, ma vi assicuro che questo film è di una bellezza straziante, e l'orrore, per una volta, non arriva dallo zombie, ma dall'essere umano.
Consigliato.
L'ho visto mi è piaciuto molto però è straziante per davvero
RispondiEliminaBarbara, assolutamente vero!
EliminaMe lo segno :D
RispondiEliminaGiacomo, secondo me merita, poi fammi sapere! :)
Eliminafinalmente uno zombie movie che sembra meritare!
RispondiElimina...sempre se questa volta c'hai preso :)
Questa volta? Ah ah ah! Cattivo!!! :)
EliminaSai che l'ho sempre snobbato pensando che fosse una baggianata? Bene, è ora di ricredermi.
RispondiEliminaMari, a me è piaciuto molto...
Eliminatroppo strazio e troppa struggenza nella tua recensione, ma secondo me mi piacerà :D
RispondiEliminae non è mica colpa mia se è straziante e struggente, lamentati con Sabu! :)
EliminaSabu sembra un personaggio del Libro della giungla...
EliminaOk, tienilo lì per me, grazie, ché gli zombie sono la mia passione!
EliminaIo, di zombie, ne ho già parecchi intorno, però questo sembra interessante, me lo segno e credo che fra qualche anno mi ricorderò di guardarlo...quando parti Poisy?
EliminaE oltretutto è una zombie molto educata e discreta... :)
EliminaFra tre settimane, il 31.
di già? omminchia come passa il tempo
EliminaMa vero? :)
EliminaMi hai convinto Poison mia...lo vedrò sicuramente ...e poi adoro la lentezza della cinematografia giapponese..
RispondiEliminaUn grosso bacio!
Nella, poi mi dirai!
Elimina:-*
Di Sabu mi piacciono molto le sue cose più matte e imprevedibili. Questo, nonostante ne abbia letto benissimo ovunque, mi pare così serio e pesante che quasi ho paura di vederlo. Ma lo farò, prima o poi. :-)
RispondiEliminaNon ho mai visto nulla di Sabu, ma a questo punto sono curiosa di recuperare altro...
EliminaQuesto effettivamente è abbastanza "serio", ma a me è piaciuto davvero molto... :)
Stranamente non l'ho ancora visto. Anzi, mi fa strano che tu abbia visto un film del genere prima di me :P
RispondiEliminaeh eh eh! Sono imprevedibile, vero? :P
EliminaMi vengono i brividi...
RispondiEliminaStavo per vederlo stanotte su cineblog, te lo giuro, stanotte.
E per puro caso, ho messo horror sulla categoria, cliccato una pagina a caso e avevo scelto questo.
Solo dopo ho deciso di vedermi un torneo di golf negli Stati Uniti. purtroppo la passione per lo sport è pari a quella del cinema.
Non posso leggerti, merita?
ah ah ah ah! ma dai!
Eliminasecondo me sì, poi mi dirai tu, quando lo vedrai! :)
Pare davvero interessante.
RispondiEliminaPoi se lo approvi tu, e non Cannibal, lo sarà di sicuro. ;)
Segno.
mi pare di aver capito che Cannibal non l'abbia ancora visto, però... :)
Eliminaio - in ogni caso - approvo.
tu - poi - mi dirai. :)