15 apr 2014

Mr. Morgan's last love

L'indifferenza uccide poco a poco, 
ma la dolcezza è assassina.




















Lo so, avevo già parlato di questo film, a dicembre, all'epoca della sua visione.
Ma, approfittando del fatto che non se l'era filato nessuno, io lo riciclo e ve lo ripropongo.
Perché riciclare è politicamente corretto e fa bene. E perché Mr.Morgan è arrivato nelle sale italiane.
Pensate un po', da Mr.Morgan's last love sono riusciti a farlo diventare Mister Morgan - Non è mai troppo tardi per ricominciare. 
Non è mai troppo tardi nemmeno per sperare che la smettiate di tradurre i titoli a cazzo, quindi?
O in questo caso ci dobbiamo rassegnare?
Comunque, in qualunque modo lo si voglia chiamare, secondo me una visione se la merita tutta. Per quanto mi riguarda, io avevo deciso di vederlo perché il protagonista è Michael Caine, che è sempre bravissimo, ma anche perché la vicenda è ambientata a Parigi. E io amo Parigi.
Punto.
Tratto dal romanzo "La Douceur Assassine" di Françoise Dorner, per quanto ne so inedito in Italia (ma potrei sbagliarmi) racconta la storia di un'amicizia profonda, quella che si instaura tra Matthew (Michael Caine) e Pauline (Clémence Poésy, molto brava).
Matthew è americano, anziano professore di filosofia in pensione che vive a Parigi, ma senza aver mai imparato a parlare francese. Tanto lo parlava sua moglie. Ma Matthew è rimasto vedovo, e con la morte della sua amata Joan (Jane Alexander)  lui ha perso l'entusiasmo e la voglia di vivere. 
L'incontro con Pauline, che avviene casualmente su un autobus, risveglierà nell'uomo un minimo interesse per la vita, e la ragazza, sempre sorridente e ottimista, gli farà riscoprire i piccoli piaceri della quotidianità, dalla passeggiata nel parco all'hot dog mangiato su una panchina. 
Nessun rapporto morboso, non c'è sesso, non c'è seduzione. Solo l'incontro di due solitudini differenti.
Ma la dolcezza di Pauline è in qualche modo devastante per Matthew, che, una sera, tornato a casa, prenderà una dose massiccia di sonniferi.
Ricoverato in ospedale verrà raggiunto dai due figli, con i quali ha un rapporto conflittuale, soprattutto con Miles, che, incontrando Pauline in ospedale, la accuserà di voler sedurre l'anziano padre. 
Una commedia malinconica ed agrodolce, che riesce a far riflettere e commuovere (fortunatamente senza diventare un melodrammone strappalacrime), nonostante sul finale si perda un po' la spontaneità che si vede all'inizio. 

15 commenti:

  1. la trama mi intriga :) grazie per la segnalazione

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    1. Prego!
      A me è piaciuto, e Michael Caine è davvero immenso.

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  2. e io pensavo che fosse la solita melensa scartavetrata di zebedei, almeno al trailer sembra così...ora una possibilità gliela dò sicuramente...

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    1. Non ho visto il trailer, sinceramente.
      Secondo me non lo è affatto, ma, se lo recuperi, poi mi saprai dire...

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  3. mah... perà Michael Caine, signora mia! lo adoro

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    1. perà perà perappappera... :)

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    2. ché poì à mè là perà mì fà schifò...

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    3. però il purè di perà?

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    4. leggendà vuolè chè lò vomitaì fin dà bambinò

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  4. Aveva già suscitato il mio interesse, ma dopo aver letto te credo lo recupererò.

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  5. I vecchietti li adoro sempre, è un po' in fondo alla lista delle visioni ma se i cinema non propongono altro me lo vado sicuramente a vedere!

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    1. Lisa, ricordavo la tua passione "gerontofila"... questo secondo me ti potrebbe piacere!

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  6. ...quasi quasi vado a vedere questo al posto di anderson stasera, che mi sa che non dura più di una settimana nelle sale bresciane...

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    1. effettivamente credo che questo da giovedì sparirà dalla circolazione... :)

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