20 set 2013

Suicide Club (aka Suicide Circle) - (自殺サークル, Jisatsu saakuru)




















Allora.
Potrei fare come quelle che se la tirano come se non ci fosse un domani e dirvi che questo film di Sion Sono del 2002, è un capolavoro.
Ma.
Alla mia età i tessuti hanno perso l'elasticità dei 20 anni (e anche quella dei 30) ed è un attimo che a tirarmela me la strappo, che già son qua con un malleolo fratturato e il gesso e le stampelle e non mi sembra il caso di accanirmi.
La verità è che ho fatto un po' di fatica a seguire il filo (il)logico della vicenda. E alla fine ho come il vago sospetto di non averci capito una beata minchia.
Forse, semplicemente, non ero connessa con me stessa.
E quando le Dessert cantano "il mondo è un puzzle" ho pensato che anche questo film lo fosse.
E gli mancasse qualche tessera.
Però ho capito che le Dessert sono il male (a  differenza del brano di Tomoki Hasegawa, che è di una bellezza straziante).
E che, che lo si comprenda o si presuma di farlo, o ci si atteggi a fare gli splendidi - hai presente quelli che "adesso te lo spiego io quello che stai pensando"? - Sion Sono riesce sempre e comunque ad essere disturbante.
E visionario.
E geniale.
Questo film - che sarebbe riduttivo classificare come semplice horror - fa parte di un'ipotetica trilogia, e, caso abbastanza insolito, dato che in genere succede esattamente il contrario, ha ispirato il romanzo "Suicide Circle - The Complete Edition", scritto dallo stesso Sono.
Tutto avviene nell'arco di una settimana, con i giorni che vengono scanditi sullo schermo, a partire dal 26 maggio, in un crescendo di nichilismo e alienazione.
Inizia alla stazione di Shinjuku con l'inspiegabile suicidio di 54 liceali che ridono e scherzano come nulla fosse fino all'istante prima e, all'arrivo del treno, tenendosi tutte per mano, si lanciano sui binari.
Sangue ovunque come se piovesse, e una misteriosa borsa sportiva immacolata compare sul marciapiede. La polizia indaga, anche se la squadra formata dai detective Kuroda, Shibu e Murata non sa esattamente da dove iniziare. Nella borsa c'è un rotolo composto da tanti rettangoli di pelle umana delle stesse dimensioni cuciti assieme.
Una misteriosa telefonata da parte di una ragazza che si fa chiamare Bat svela a Kuroda e soci l'esistenza di un sito internet dove una schermata di pallini, rossi per le femmine, bianchi per i maschi, aggiorna - come il più elementare dei pallottolieri - il conto dei suicidi, prima che questi avvengano.
E infatti, come in preda ad un muto richiamo, il numero dei suicidi aumenta in maniera esponenziale, da una coppia di infermiere durante il turno notturno, con la prima che sparisce nel nulla e la seconda che si butta senza esitazione dalla finestra, al gruppo di studenti che si lancia dal tetto della scuola durante l'intervallo, al giovane Masa, che, buttatosi dal tetto anche lui, finisce per colpire la sua ragazza Mitsuko, che stava camminando nella via sottostante.
Fra un suicidio e l'altro Bat viene fatta rapire da Genesis, un piccolo emulo ossigenato del Dr.Frank-N-Furter, che, in preda ad un delirio di onnipotenza ("sono il Charles Manson dell'era informatica") si fa arrestare dalla polizia.
Ma.
L'ondata di suicidi non si arresta.
Sarà Mitsuko, recatasi nella stanza di Masa, a trovare (forse) la connessione.
Suicide Club (o Suicide Circle, come preferite) non è un film perfetto. Né si avvicina alla MIA personale idea di capolavoro, ma di sicuro è un'opera che non lascia indifferenti.



23 commenti:

  1. Ma se 54 liceali si buttano parallelamente sotto il treno... in teoria almeno l'ultima decina dovrebbe salvarsi... o il treno è arrivato di fianco?!? Oppure era a 250 allora? Me intriga 'sto quiz...

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    1. Ma sai che leggendo la sinossi pure io mi sono chiesta "ma muoiono tutte tutte tutte?"
      Nel film te la sistemano ad un certo punto dicendo che il treno non riusciva più a frenare per il grasso che si era venuto a creare sui binari...
      A me sembra una cazzata, ma in fondo non son mica un ferroviere, che ne so? :)

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    2. Se ci fermassimo a verificare la coerenza di molte scene, non salveremmo un film, credo. A volte tirano certi pugni che dovrebbero mandarti in coma irreversibile e invece esce un filo di sangue...a proposito, porca tro.a, stamane ho fatto gli esami del sangue e mi son macchiato pantaloni e maglietta, sembrava che avessi preso in braccio una col ciclo :-((((

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    3. lo so, è un mio limite, che ci posso fare?

      no, ma scusa, chi te li ha fatti gli esami? la figlia di Leatherface? :)

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    4. Questo treno è un po' come il mistero delle pallottole dei cattivi: loro in millemila a sparare fantastiliardi di colpi non centrano mai l'eroe, lui con la sua pistoletta a carica infinita bim bum bam e li ammazza tutti.

      @Fascino: so per certo che usano degli aghi adesso. Non li fanno più dandoti una gomitata sul naso. Hai provato a cambiare centro?

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    5. @Fascino: ma volevi suicidarti e ti sei buttato contro l'ago? :-P
      @Poison: io da ere geologiche mi incazzo come una biscia quando vedo questa mancanza di aderenza (mi basterebbe minima) alla realtà. Mi viene anche da pestare i piedini per terra, dai nervi! :-)

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    6. eh, lo so, ma sai com'è, signora mia... Sion Sono non è per tutti, va capito.... ah ah ah ah ah ah ah!
      (domani pomeriggio ti presto le stampelle, così puoi picchiarmi meglio!)
      ;)

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    7. Guarda che veniamo sul tardi e poi ti usciamo, te l'ha detto BB?

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    8. mi ha detto che "mi uscite", ma non ha specificato l'ora di arrivo...

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    9. Per le sei o poco prima, prepara gli aperitivi!

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    10. ah ah ah ah! dovreste contribuire voi portando almeno un sacchetto di patatine, io di mio posso metterci la birra! :)

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    11. Ah, verrei anch'io...se non avessi perso tutto quel sangue...e non ci separassero 400km ;-)))...solo oggi ho capito perché faccio gli esami del sangue ogni 10 anni...sì, mi sa che cambierò centro :-(

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    12. ma adesso ci stai scrivendo da un centro trasfusioni? :)

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    13. Sto scrivendo col sangue...quasi quasi mi propongo come sceneggiatore di Sion Sono ;-)

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    14. Ma non vi lamentavate di sfondoni nella sceneggiatura? E se lo sceneggiatore di Sion Sono scrivesse con culo? :-))))) (Signur, sono sicura passerà di qua un integralista fan di Sion e mi corcherà de mazzate)

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  2. lo vidi qualche anni fa e mi piacque; quanto al cercare un senso, ho smesso di farlo quando si tratta di film giapponesi X°D

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    1. eh, io questa cosa la patisco sempre un po'... :)

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    2. per favore, ricordami di non lasciare commenti la mattina presto, che sbaglio le vocali e faccio la figura della cretina ^__^

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    3. ah ah ah ah!
      non ti preoccupare, che non l'ho pensato nemmeno per un attimo! :)

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  3. Ne avevo scritto pure io qualche mese fa. Imperfetto, sì, ma comunque per palati fini e stomaci forti.
    Curiosità... hai notato che il gruppo di bambine-idol cambia sempre nome? Che voglia sottolineare come gli indizi sono tutti sotto gli occhi ma sono tutti obnubilati da una qualche forza?

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    1. Si, l'ho notato. Pare che abbia a che fare con il "problema" della traduzione dei termini stranieri in giapponese e dei vari significati che la parola, a seconda della pronuncia, potrebbe assumere.
      (l'ho letto da qualche parte, che la mia conoscenza del giapponese si limita ai saluti base, grazie prego e quanto costa. Anzi, no, so pure come si dice "distorsione"! ah ah ah)

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    2. Può darsi, anche se per me è voluta, come cosa.
      Poi se pensi al significato che assume il suicidio in una cultura come quella nipponica, questo film è ancora più inquietante

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    3. Ok, son passati 3 anni dall' ultimo commento, ma visto che il post l' ho letto ora forse è ancora valida la risposta :D Infes(t)to anche questo blog con le mie cavolate: credo che la traduzione non c' entri, è più qualcosa di simile a quello che ha detto Jean Jacques, cioè un invito di Sono a non prendere le cose come ti vengono sbattute in faccia e a "leggere tra le righe" e fare attenzione ai particolari (penso anche al messaggio in codice). Tra l' altro se rivedrete la sequenza iniziale (senza andare a rirecuperare tutto il film, si trova facilmente su youtube quell' estratto), anche il numero del treno cambia continuamente numero a ogni inquadratura.

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