Sion Sono è un folle visionario. Nel senso più geniale del termine.
Ma credo di averlo già detto in altre occasioni.
E la frase riportata nell'immagine riassume perfettamente questo Strange Circus, che si apre sulle note di Bach e ci porta al circo (sequenza splendida), dove Black Shadow introduce il primo numero dello spettacolo: "C'è qualcuno nel pubblico a cui piacerebbe essere ghigliottinato?".
Ed è qua che appare la piccola Mitsouko, il cui personaggio ci viene introdotto così: "Ero stata condannata a morte sin dalla nascita. O forse... era mia madre a dover essere giustiziata e noi ci siamo scambiate di posto. Per quanto indietro possa tornare con la memoria sono sempre stata circondata da ghigliottine".
Ma chi è Mitsouko?
E' la bambina che, dopo aver visto i genitori fare l'amore viene costretta dal padre, Gozo, che è anche il preside della scuola che frequenta, ad assistere agli amplessi fra i genitori nascosta in una custodia di violoncello, quella stessa custodia dove l'uomo farà entrare la moglie Sayuri, costringendola a guardarlo mentre stupra la figlia? O è la diabolica creatura che si sostituirà a sua madre quando lei, incidentalmente, morirà in seguito ad una caduta dalle scale?
O semplicemente Mitsouko e Sayuri sono il frutto della fantasia (malata, e vabbè) di Taeko, misteriosa scrittrice costretta su una sedia a rotelle anche se è perfettamente in grado di camminare?
O il romanzo che sta scrivendo è forse autobiografico e Mitsouko e Sayuri non sono personaggi immaginari?
E' chi è veramente Yuji, essere a detta di tutti asessuato che la casa editrice assegna a Taeko, incaricandolo di scoprire la verità sul passato della donna?
Ma soprattutto, chi è davvero Taeko?
E che fine ha fatto lo spregevole Gozo?
Ma soprattutto, chi è davvero Taeko?
E che fine ha fatto lo spregevole Gozo?
Quando pensi di aver capito Sion Sono è lì che ti aspetta, pronto a mischiare nuovamente le carte in tavola, confondendoti le idee per l'ennesima volta.
Fino all'incredibile finale, dove il delirio era iniziato, e dove il cerchio (forse) si chiude.
"Io ero lei, e lei era me".
ohmmioddio!
RispondiEliminache è successo? :)
RispondiEliminaAdoro il nuovo sottotitolo del blog :p
RispondiEliminaah ah ah!
EliminaGrazie splendore!
Se va tutto bene venerdì lo cambio! :)
Film dal fortissimo impatto visivo e visionario. A me non convinse proprio del tutto, però, come ci fosse qualcosa di forzato nel meccanismo.
RispondiEliminaA me questo ha convinto già di più rispetto a "suicide club" ad esempio. L'ho trovato più risolto e con un filo conduttore più logico, se di logica si può parlare quando si tratta di Sion Sono.
EliminaTi stai buttando sui deliri giapponesi? XD
RispondiEliminaBello, visto l'amore per la terra dove probabilmente sono nata in un'altra vita, recupererollo, questo e anche quello che hai recensito qualche giorno fa!
Sion Sono mi incuriosisce parecchio, ero rimasta affascinata dalla visione di "love exposure" e sto tentando di recuperare tutto il resto! :)
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