Che, in linea di massima, è abbastanza vero.
Però ci sono delle cose che non ho più, o che non ho mai avuto, e mi viene da chiedermi – maledetta curiosità - come sarebbe (stata) la mia vita se...
...avessi fatto il liceo artistico e poi architettura, come mi sarebbe piaciuto. Magari sarei un’affermata interior-designer che vive a New York, o, più probabilmente starei disegnando madonne su qualche marciapiede. O, più facilmente, le starei tirando, verosimilmente sempre da un marciapiede.
...mio padre fosse ancora vivo. Sicuramente sarei più serena, perchè anche mia madre starebbe meglio, o per lo meno si sforzerebbe un po’ di più a cercare di star meglio, perchè avrebbe qualcuno che la motiva a tempo pieno, e non soltanto me, che ci sono un po’ al mattino e un po’ alla sera.
Per non parlare delle litigate furiose con mio padre, perchè noi due si andava d’accordo su tutto, ma quando ci si scontrava per via delle nostre idee politiche come dire, abbastanza divergenti, erano cazzi. Mi mancano anche quelle.
...non fosse arrivata quella telefonata nel cuore della notte e tuo fratello che mi dice che te ne sei andato per sempre. Che da quel giorno ho imparato che è sempre meglio non fare programmi a lungo o anche solo medio termine, e vivo alla giornata. Che anche se domani è solo domani, basta un attimo a cambiarti la vita. Che quando passo davanti alla “nostra” casa mi viene un groppo in gola. Anche se in quella casa non siamo mai riusciti ad andarci a vivere. Chissà, magari ci saremmo lasciati dopo pochi anni, o forse saremmo ancora assieme, probabilmente saresti uno splendido cinquantenne. O forse no, e anche questa è una cosa che non saprò mai. E mi manca. Posso monitorare Riccardo Scamarcio e vedere come invecchia lui, in alternativa. Perchè la somiglianza è a dir poco imbarazzante. Ma non è la stessa cosa.
Una cosa però è certa: non mi manca tua madre.
Sono senza parole. Però tenevo a dirti che sono passata di qui e che ti ho letta.
RispondiElimina:)
RispondiEliminaun abbraccio...
RispondiElimina:) sono passati tanti anni ormai, il dolore l'ho accantonato in un angolo... ma ogni tanto, in questo periodo, riaffiorano i ricordi...
RispondiEliminaOh... sottoscrivo mammamatta... sono passata di qui... un abbraccio!
RispondiElimina:)
RispondiEliminati piace DS? te la dedico (un bcaio)
RispondiEliminaUn giorno lontano sorriderò persino ma adesso non ci sei più
domani per caso confonderò il tuo viso, ma adesso non ci sei più
non basta che giuri che scorderò chi eri, adesso, adesso ci sei tu
nei miei occhi adesso ci sei tu, nelle orecchie adesso ci sei tu
ci sei tu
ci sei solo tu
ci sei solo tu
sapere che è giusto che è tutto stanco e guasto non basta a non volerti più
vederti partire non ti farà sparire, adesso, adesso ci sei tu
nei miei occhi adesso ci sei tu , sulla bocca adesso ci sei tu
ci sei solo tu
ci sei solo tu
grazie madame! :)
RispondiEliminaSe mio nonna aveva le ruote, vendevo cocomeri in Danimarca.
RispondiEliminaNo vabbè al massimo pomodori, povera nonna
Ti commento poco,
RispondiEliminaperchè il silenzio non si commenta,
si ascolta e basta.
Ma a volte i silenzi urlano, e fanno rumore,
e allora l'unico modo per sopire il rumore è soffocarlo di abbracci.
C'è anche il mio...
...
RispondiEliminaPoison... stella... mi spiace così tanto...
RispondiEliminaNon sapevo, non credevo...
Cmq la vita è adesso, e ci tocca prendere quello che c'è quando c'è.
Il resto vive nel nostro cuore, sottoforma di ricordi, e nella nostra mente sottoforma di immaginazione...
Anche il mio abbraccio, in realtà, non ti strige, è solo virtuale, ma sappi chè c'è... Ed io adesso sto davvero sentendo che ti sto stringendo...
@PRxT: cara che sei...
RispondiEliminaho fatto un giro nel Marais, come mi avevi detto, e ti ho pensato, così ti sei fatta una passeggiata pure tu a paris con noi..
RispondiElimina@On: ooooh... ;) e mi è piaciuto, vero? Io quando cammino per il Marais... non te lo so spiegare, ma non vorrei più venir via da lì.
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