Nonostante tutto, è iniziata un’altra settimana.
Che poi per me da un po’ di tempo a questa parte l’arrivo del lunedì mattina sia atteso come una liberazione è un altro discorso. Perchè un week end di pioggia da trascorrere in casa, sabatoseracompreso, con la poison-mamma-sempre-più-depressa e settechilidigatto non è esattamente una passeggiata a piedi nudi nel parco. O, nel caso lo fosse, voi avete sbagliato parco, e siete finiti in un pascolo. Dove le merde da evitare non sono quelle del chihuahua della sciura Irene, ma quelle di una mandria di Pustertaler in trasferta nella vostra regione.
E il percorso ad ostacoli voi lo eseguite con il gatto nero d’ordinanza attaccato ai maroni, sulle spalle del quale (gatto) si è appollaiato un gufo magellanicus.
Poi, giusto per farvi capire che può sempre andar peggio (MOLTO peggio), guardate un po’ di notizie che arrivano dal Giappone. E vi ritrovate ad osservare attoniti e al contempo ammirati la compostezza e dignità di un popolo ridotto alle pezze da un sisma di proporzioni inimmaginabili anche per loro, abituati a convivere con i terremoti fin dall’infanzia, che già all’asilo ti spiegano cosa fare ma soprattutto cosa non fare, con esercitazioni, simulazioni, manuali. Ma di fronte allo tsunami (che, non a caso, è parola giapponese) non c’è manuale che tenga.
E poi, inevitabilmente, pensate che anche mentre c’eravate voi, in Giappone, ci fu un terremoto. Niente di paragonabile a quello che è successo venerdì. Egoisticamente aggiungerei per fortuna.
E allora, anche se è soltanto lunedì, vi ritrovate ad aspettare il prossimo, noiosissimo, interminabile week end casalingo.
Perchè potrebbe sempre andar peggio. Ad esempio, quello che avete appena trascorso, potrebbe esser stato l’ultimo.
Che post pieno di allegria! Scherzo ovviamente. Ci si rende conto della fortuna che si ha, quando si vedono certe cose. Non riesco ad immaginare come ci si possa riprendere da una cosa simile.... perchè va bene il terremoto (non va bene, ma diciamo che ci sta) ma una bella onda a far pulizia... insomma oltre il danno la beffa e mi auguro che si riprendano in fretta, povera gente.
RispondiEliminainfatti. diamo sempre tutto per scontato, quando di scontato non c'è nulla. credo che il popolo giapponese anche questa volta riuscirà a risollevarsi, anche se temo ci vorranno anni.
RispondiEliminapoveracci i giapponesi. Tra il terremoto e lo tsunami ti confesso che mi terrorizza molto di più lo tsunami.....
RispondiEliminacom'è che diceva Ghandi? vivi come se dovessi morire domani, impara come se dovessi vivere per sempre. mi sembra molto samurai come filosofia e quindi in tema.
RispondiEliminaBrava D. gran post.
@MM: assolutamene vero. Credo non ci sia nulla di peggio della forza distruttiva dell'acqua. Che se un "semplice" terremoto ti dà la speranza di trovare dei superstiti anche a distanza di giorni questo l'acqua non lo fa. :(
RispondiElimina@Red: grazie.
RispondiEliminaConcordo. Anche il mio week-end è stato palloso andante, vista la pioggia e le poche energie di SF per far chissà che.... Ma noi possiamo sempre confidare nel prossimo. Una vera brutta giornata è solo quella che non ha tempo e modo di evolvere in qualche modo. E' quella senza un domani.
RispondiEliminaPoison, mi hai rovinato la giornata... Perchè sono una scema. Uffa. (Nel week-end ho avuto il coraggio di lamentarmi....).