La sarta, che ieri a pranzo mi ha detto “passa oggi”, mi ha nuovamente rimbalzato.
Ieri pomeriggio, in cardinalizia compagnia telefonica, mi sono incamminata verso il negozietto, per trovarmi di fronte al cartello “torno subito”. Ecco, quando torni vedi di ripartire per andartene a fare in culo, magari.
Torno sui miei passi e salgo in macchina. Quando ripasso lì davanti la vedo (sta uscendo dal bar, che la cirrosi la strafulmini), lei mi vede e mi dice “Fatto niente!”. Ma non mi dire!
Non la degno di una risposta e mi avvio verso lo studio della dietologa, che mi aspetta per la visita di controllo.
Sono in anticipo, ne approfitto per divorare qualche pagina dell’ultimo Lansdale, che Hap e Leonard mi fanno impazzire. Che quei due mi creano assuefazione, lasciandomi in bilico tra la voglia di finire immediatamente il libro – cosa che succede regolarmente - o concedermi il lusso di leggerne poche pagine alla volta (praticamente impossibile) per gustarmi più a lungo le loro avventure.
Arriva il mio turno, mi chiede come va. Le rispondo “...bene?” e lei si mette a ridere, dicendo che non riesce a capacitarsi di come, coi risultati che ho ottenuto, io riesca sempre a mostrare un entusiasmo così scarso. Le dico che sono fatta così, mi chiede se mangio, poi mi fa salire sulla bilancia, mi misura, mi chiede se mi manca qualcosa relativamente al cibo, rispondo che va tutto bene, mi ispeziona i tatuaggi, mi dice che la settimana prossima andrà a farsi l’ottavo o forse il nono, non ricorda bene, mi prescrive gli esami del sangue, che è meglio fare un controllo, mi fissa l’appuntamento successivo al 14 settembre, pago e me ne vado. Visto che non sono molto distante decido di spingermi fino ad Eataly, che sto finendo l’olio. Per non farmi mancare nulla oltre a quello che mi serve (?) compro anche una tavoletta di cioccolato gianduia con le nocciole, poi torno a casa.
Alla radio sento che Lars Von Trier a Cannes ha perso un’ottima occasione per tacere, la difesa di Strauss-kahn tenta il tutto per tutto affermando che la cameriera era consenziente. Che ci vuole un bel coraggio, di fronte a uno con questa faccia. Un padre di Teramo si è “dimenticato” la bambina in auto invece di portarla all’asilo. Ti chiedi come sia possibile non vedere una bimba sul sedile nel momento in cui scendi dall’auto, ma, se è successo – e non è la prima volta – evidentemente si può.
Arrivi a casa, ti prepari un’insalata e ti addormenti sul divano.
Domani è un altro giorno. E io non so se infischiarmene o meno.
Nel dubbio io e la bionda abbiamo prenotato l'hotel per la nostra settimana di vacanza a giugno.
Dove hai detto che andate in vacanza?
RispondiEliminanon l'ho detto. ma a volte basta guardare le figure! :)
RispondiEliminaBellissima questa vacanza!!!
RispondiEliminaNon sapevo che anche tu fossi di dietologa, qui l'unica che non ci sta mettendo piede sono io!!!!
Eh eh eh eh eh
@mammamatta: sì, una settimana per staccare credo possa servirmi. anche se ultimamente ogni ritorno ha vanificato gli effetti positivi della vacanza.
RispondiEliminaE certo che sono di dietologa, che, nonostante tu dica che io sono "magra"... l'anno scorso la dietologa mi ha definito "obesa"... :)
No vabbè ma sparare alla sarta non ti sembra una buona idea?
RispondiEliminaBella vacanzina.... mare sole e relax! Taanta invidia la mia! Ahahaha!
@libby: mi trattiene il fatto che tenga in ostaggio 4 paia di miei pantaloni di pregevole fattura... uno dei quali mi piacerebbe molto potesse venire in vacanza con me, fra l'altro! ^_^
RispondiEliminabeh, tu le farai aspettare il saldo della fattura almeno due mesi, spero..:D!
RispondiEliminaoh, puoi dirlo!
RispondiElimina@semper: ci siamo lasciate un messaggio nel blog nello stesso istante! ;)
RispondiEliminache storia ;D
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