Fantastico.
Vai a vedere un film di Robert Rodriguez e – siccome anche il cinema, come il calcio, non è sport per signorine, in sala tu e sua bionditudine sarete le uniche femmine presenti. Significherà qualcosa?
Comunque quando arrivano i titoli iniziali, dopo cinque minuti dall’inizio del film, tu hai già perso il conto dei morti ammazzati. E, mentre stai ancora cercando di capire dove quel facsimile di Eva Mendes lievemente meno figa e completamente nuda potesse nascondere il cellulare, anche se una vaga idea te la sei fatta, scopri che l’agente federale Cortez (Machete) viene tradito dal suo capo, che si è alleato con il boss del narcotraffico Torrez (uno Steven Seagal autocitazionista, talmente ingrassato che sembran due).
Dopo tre anni ritroviamo l’ormai ex agente al confine col Texas, dove, tra una venditrice di tacos che non è solo una venditrice di tacos, un’agente della “migra” e i reclultatori di clandestini per lavori occasionali, il nostro eroe viene assoldato da un uomo che, in cambio di 150mila dollari, lo incarica di uccidere il senatore McLaughlin (al cui confronto Borghezio sembra un moderato). Peccato che l’esecuzione sia tutta una montatura, e quando Machete se ne accorge, inizierà a pianificare la vendetta.
Non manca nulla: esplosioni, sparatorie, sesso, battute, un prete col fucile a pompa e i monitor della videosorveglianza posizionati a forma di crocefisso, Lindsay Lohan nella parte della fattona (oh, le riesce benissimo!), e, oltre a Robert DeNiro, c’è pure Don miamivice Johnson.
Esci dalla sala pensando che Robert Rodriguez sia un tamarro, ma, in fondo, ti sei divertita. Quasi come quando vedesti "Dal tramonto all'alba"...
E pensi che, se ti capitasse di dover rinascere, vorresti avere il fisico di Michelle Rodriguez. E, perchè no? la bocca di Jessica Alba.
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