Choke me with the dead cat!
Premessa: sono convinta che la maggior parte delle persone troverà questo film splendido - sensibile - struggente - romantico - intimista - poetico e altre cose del genere. A queste persone la mia recensione non piacerà.
Probabilmente nemmeno alle altre.
Credo che me ne farò una ragione, come sempre.
Nel solito futuro prossimo ma non troppo, in una Los Angeles dai colori polverosi, gli uomini indosseranno degli inguardabili pantaloni a vita alta.
Nel solito futuro prossimo ma non troppo, in una Los Angeles dai colori polverosi, è evidente che le donne non sono interessate ad intraprendere relazioni reali con gente che se ne va in giro vestita in quel modo.
Nel solito futuro prossimo ma non troppo, in una Los Angeles dai colori polverosi, conosciamo Theodore Twombly, un uomo solo, triste e malinconico, che si è separato dalla moglie (l'unica che sembra aver mantenuto un solido contatto con la realtà) ma che sta prendendo tempo per firmare le carte per il divorzio.
La tecnologia è ormai parte integrante della quotidianità, e tutti sono perennemente connessi con dispositivi a comando vocale, per cui anche interagire con una tastiera o un touch screen è superato. E, mentre vagano per la città facendosi leggere e.mail, richiedendo canzoni (tristi), consultando previsioni meteo fissando il vuoto, passano il tempo soli in mezzo alla gente.
Nessun uomo è un'isola: infatti qua è peggio, ogni uomo è un atollo.
E, in questo crescendo di tristezza e alienazione, Theodore, che per lavoro scrive appassionate lettere d'amore conto terzi, passa le sue giornate crogiolandosi nella sua solitudine, ripensando a momenti della sua vita passata con Catherine, rifiutando spesso gli inviti ad uscire che gli vengono rivolti dagli amici (questi in carne ed ossa, se non altro) Amy e Charles preferendo giocare con un videowall o dedicandosi al sesso virtuale su chat vocali (allo "strozzami col gatto morto!" non sapevo se ridere o piangere, poi, nel dubbio, ho riso).
Quando scopre l'esistenza di un sistema operativo artificiale (what else?) e intelligente, chiamato OS1, che ti ascolta, interagisce con te e ti comprende, decide di provarlo.
La versione 2.0 dell'amico invisibile della nostra infanzia.
Dopo aver risposto ad un paio di domande introduttive ecco che arriva la voce di Samantha (It’s not just an Operating System. It’s a consciousness) con cui Theo inizia a parlare di qualsiasi cosa, inizialmente mantenendo un sano distacco, poi, giorno dopo giorno, entrando sempre più in intimità con Samantha (la splendida voce di Scarlett Johansson, che io già tremo all'idea di tutti quegli sweetheart trasformati in amo' nell'italica versione a cui darà voce Micaela Ramazzotti, Dio mi aiuti), fino al punto in cui Theo si innamorerà (ricambiato) di Samantha.
E qua la mia parte razionale prende il sopravvento e vorrebbe dire a Theo "cazzo, ripigliati, è un programma, non è reale!", ma, proprio perché sono (troppo?) razionale, so - a differenza di Theo - che non posso interagire con lo schermo della mia TV e continuo a guardare il film.
Mentre Theo, innamorato come uno zucchino, inizia a parlarne al collega Paul e agli amici, dicendo che adesso esce con "una", insomma, che ha una fidanzata. E quando Paul gli dice "oh, fantastico, allora il prossimo week end usciamo in quattro!" Theo spiega che Samantha è un sistema operativo.
E gli amici, invece di richiedere un TSO senza passare dal via tutti a dirgli "uh, ma è fantastico, ma quando ce la fai conoscere, ma quanto è simpatica Samantha..." e via così.
Il rapporto di Theo e Samantha evolve (perchè OS1 acquisisce esperienza e consapevolezza giorno dopo giorno) e, come in ogni rapporto (reale, virtuale, immaginario che sia) presto o tardi la (strana) coppia si ritroverà di fronte a degli ostacoli. Theo riuscirà a superarli?
Lo scoprirete solo vivendo.
E andando a vedere il film.
Che cos'è l'amor
è un indirizzo sul comò di un posto d'oltremare
che è lontano solo prima d'arrivare
partita sei partita
e mi trovo ricacciato mio malgrado
nel girone antico qui dannato
tra gli inferi dei bar
ma che sse fa così, signora mia? si guardano i film di sgamuscio prima che escano?
RispondiEliminaTanto l'avrei visto comunque lunedì prossimo all'anteprima, amo'! :)
Elimina(anzi, secondo te alla tua morosa interessa vederlo? che avanzo un biglietto... )
lunedì la ms è a bari, ma io forse potrei esserci, se non mi schifi ;)
EliminaMa certo che no! :)
EliminaTi mando una mail coi dettagli!
tra i nominati all'Oscar credo che sarà l'unico che non riuscirò a vedere...
RispondiEliminaintendi prima della cerimonia?
EliminaMa come, l'hai già visto? E aspettare che l'avessi visto pure io no? :-(
RispondiEliminaVabbè, leggerò il post la prossima settimana.
Sì, così lunedì potrò godermi il doppiaggio della Ramazzotti... :)
EliminaVerguenza...non l'ho ancora visto...ma quest'anno agli Oscar ci arrivo impreparatissima. (E Comunque lo guarderò in originale...che la Ramazzotti proprio no grazie...)
RispondiEliminaIo quest'anno per la prima volta nella vita, credo, i film candidati li ho visti tutti.
EliminaE, dopo aver sentito la splendida voce di Scarlett nella versione originale, sono davvero curiosa di vedere cosa ne uscirà col doppiaggio...
Per me il più bello tra i candidati all'Oscar dopo il Wolf.
RispondiEliminaE proprio perchè si tratta dell'esatto opposto di quello che è stato il film di Scorsese.
Istinto contro sentimento. Pancia contro cervello. Predatori contro poeti.
Ne parlerò quando uscirà qui in sala.
Non sto dicendo che sia un brutto film, ma non mi ha coinvolto minimamente. E l'unico sentimento che è riuscito a trasmettermi è stata una sconfinata tristezza.
EliminaQuindi nel solito futuro prossimo, ma non troppo, in una Torino bagnata di pioggia, comodamente seduta alla tua scrivania, inguainata in un vestito haute couture completato da un tacco dodici (non di più per il malleolo spezzato), puoi redigere il tuo pronostico agli oscar. ;-)
RispondiEliminaSheltering
Sheltering cara, i miei pronostici sugli oscar arriveranno domani, mentre sul tacco dodici, ahimè, non sono ancora risalita! :)
EliminaNon mancherò
EliminaSei sexy anche con le ballerine ...
Buona giornata. Sheltering
Direi che è una variante della trama di 'Una teoria imperfetta sull'amore', che è un libro, non un film. E so che mi odierai quando avrò finito di dire quel che sto per dire, ma so anche che mi vuoi bene per cui alla lunga mi perdonerai: neurobiologicamente credi che ci sia una differenza significativa tra un sistema operativo che evolve sulla base delle conoscenze che acquisisce nell'interazione, e il sistema nervoso di un essere umano? Tecnicamente c'è, ma in questo avverbio si nascondono una montagna di insidie. All'atto pratico, la differenza invece non esiste. Quindi quando ti trattieni a stento dal dire "cazzo, ripigliati, è un programma, non è reale!", sappi che un pochino ti stai prendendo in giro. La vita reale e quella virtuale si assomigliano infinitamente di più di quanto tutti noi siamo disposti ad ammettere. Ahinoi.
RispondiEliminaNon conosco il libro che citi e, naturalmente, non ti odio.
EliminaE' possibile che tu abbia ragione. Anzi, sicuramente tu hai ragione. Ma, per quanto mi riguarda, reale e virtuale sono due realtà - distinte - che possono convivere. Il fatto che io passi ore a scrivere su un blog sta a dimostrarlo. Ma continuo ad interagire con esseri umani. Spero. E, sempre per quanto mi riguarda, continuo ad aver bisogno del contatto umano e della profondità di uno sguardo, e di qualcuno che mi mandi anche a fare in culo, quando serve, guardandomi negli occhi! :)
Non dimenticare il pezzo in cui volevamo usare la coda del tuo gatto per ravvivare la serata.
RispondiEliminaPartendo dai pantaloni e da una Los Angeles che spero non sarà mai così, architettonicamente parlando, sono con te. Se, inizialmente, la emo che c'è in me ha apprezzato parecchio questo modo di narrare l'infelicità e la solitudine, questa finestra sulla crescente incapacità delle persone di relazionarsi, dall'altra la sana e razionale e bella personcina che sono avrebbe defenestrato quel disadattato. Dov'è la rupe tarpea quando serve?
Non potrei mai dimenticarlo! :)
EliminaE temo che la rupe tarpea abbiano dimenticato di programmarla, a questo giro. Anche se, verso il finale, per un attimo ho creduto che il grattacielo potesse prestarsi allo scopo. Tu no?
Ci basta un punto molto alto a questo punto, non ci formalizziamo. Che diano un senso alla loro vita!
EliminaPoison sei trooooppo razionale ecco. ^_^
RispondiEliminaValentina, lo so!
EliminaAnche Lisa mi ha cazziato per lo stesso motivo! ;)
Mi ricorda la coscienza virtuale de "Il gioco di Ender" (il libro, il film non l'ho visto).
RispondiEliminaLo scenario, così come descritto nella recensione, non mi pare una possibilità remota. Già oggi siamo tutti fissi sullo smartphone.
Però avere una che ti segue ovunque e sussurra nell'orecchio (e sa tutto di tutti di tutto)... ecco, questo non so se mi piacerebbe.
a me sicuramente NON piacerebbe.
Eliminadevo vederlo, per amore di Rooney <3 (adolescenze mode on)
RispondiEliminaPurtroppo Rooney Mara si vede davvero poco, però...
EliminaSei senza cuore ;(
RispondiEliminaIo sono annegato tra le lacrime. La miglior interpretazione di Scarlett. E Phoenix è toccante, malinconico, un attore che non ha ancora sbagliato un copione.
A parte tutto mi trovo d'accordo con Ford. Però per me "Her" è il film più bello tra quelli candidati all'Oscar. E non lo vincerà, ovvio.
Se fossi senza cuore sarei un sistema operativo... diciamo che la mia (scarsa? ruvida?) sensibilità è colpita da situazioni differenti...
EliminaDetto ciò la voce della Johansson è indubbiamente splendida, qua sono assolutamente d'accordo.
visto in lingua originale.
RispondiEliminaLa voce di Scarlett avrebbe fatto innamorare pure me.
Ho notato anch'io i pantaloni ascellari...
E non poteva finire diversamente da com'è finito....
sai che io sono abbastanza fissata sui film da vedere in lingua originale, e mai come in questo caso è assolutamente obbligatorio farlo. Non avrebbero nemmeno dovuto doppiarlo, a parer mio.
EliminaE il finale sì, era effettivamente l'unico possibile.
Non so si era notato dal nuovo look del blog, ma io l'ho adorato alla follia.
RispondiEliminaCe ne facciamo una ragione entrambe, ok? :)
E ci mancherebbe altro, Lisa, scherzi? :)
EliminaAre you ready for the Academy Awards' Night??? Non c'entra niente con il post ma te lo volevo dire.
RispondiEliminaIo sarei anche pronta, in teoria. Serve soltanto che lo streaming sia con me... :)
EliminaAlla fine mi è piaciuto, ma non mi ha convinto del tutto. Ma i miei dubbi sono dettati più dall'ambientazione e dai risvolti finali, più che altro.
RispondiEliminaOh, finalmente posso dire che non mi è piaciuto manco pe' nulla. E non è colpa della Ramazzotti, che, secondo me, se la cava ancora decentemente (naturalmente non ho sentito la versione in v.o., che recupererò per tigna cinefila e nessun altro motivo).
RispondiEliminaLa trama non è nuova, l'assunto è che è meglio umani e imperfetti che disumani e imperfetti uguale (ah, però, accipicchia), la critica all'essere troppo connessi è troppo facile e troppo vera, il protagonista è fastidioso, i dialoghi un po' sciapi, dei pantaloni non voglio parlare, Rooney Mara manco l'ho riconosciuta. Che delusione.
Effettivamente la Ramazzotti se la cava in maniera abbastanza dignitosa, temevo davvero il peggio. Quasi è più fastidiosa la voce che hanno dato a lui.
EliminaComunque, anche ad una seconda visione, il film continua a dirmi davvero poco e mi sfugge tutto questo entusiasmo nei suoi confronti. Sta a vedere che siamo davvero due vecchie zitelle ciniche e senza cuore. E sul vecchie e zitelle non ho nemmeno grossi dubbi.
Non vuoi parlare dei pantaloni. Preferisci forse parlare delle giacche? :)
E massimo rispetto per Rooney Mara, che quando Theo le dice che sta uscendo con un sistema operativo è l'unica che ha una reazione logica ad un'affermazione del genere.
Ok, vecchia zitella cinica ok, ma senza cuore no, semplicemente siamo nate in un'epoca in cui il contatto umano, gradevole o meno, era assolutamente essenziale, e troviamo i rapporti esclusivamente virtuali noiosi e monchi, mentre magari per le nuove generazioni è diverso, magari hanno più soddisfazioni da questi ultimi, e chi siamo noi per impedir loro di trovarli, nientemeno, romantici? Contenti loro! :-D
RispondiEliminaLe camicie da nonno in pensione con la spilla da balia? Inventano sistemi operativi senzienti e taschini meno profondi no????? Ma vaff....
ah, ma nessuno, ovviamente.
Eliminalungi da me il voler salire in cattedra a spiegare agli altri come va il mondo, scherzi? :)
E adesso scusami, che devo andare a comprare uno stock di spille da balia da taschino, che mi sono accorta di esser rimasta senza!
Ehm... scusa se te lo dico senza preavviso, ma io non ti ho mai vista con qualcosa con un taschino, ad altezza tette poi, ti ritroveresti ad ingoiare lo smartphone al primo inciampo!
Elimina:-D
Dici che è quello il motivo per cui sono senza spille da balia? :)
EliminaSi, e anche perché non sei mai stata punk ma "solo" dark, questo fa la differenza tra possederle o meno. Tutto ti devo spiegare! :-D
Eliminaminchia, c'hai ragione, c'hai! :)
EliminaDopo essere morta di noia alla visione di questo film (arrivo giusto con un anno di ritardo ) ho pensato "cosa aveva scritto la Poison di sto film?"
RispondiEliminaEcco, tu almeno hai pensato bene di guardarlo in lingua originale.
Ciccola, sono contenta!
EliminaNon che il film ti abbia stremato di noia, ma che anche tu non sia rimasta folgorata come tantissima gente. Che in casi del genere non riesco mai a capire cosa mi è sfuggito... Quindi scoprire che non sono sola mi fa sentire meglio!!!
ero alla disperata ricerca di qualcuno che l'avesse malsopportato quanto me.... ora mi sento sollevata ;)
RispondiEliminaP.s.: io l'ho avuto un amico immaginario però, lo chiamavo giovanni!
Sam, non sai che piacere mi fa leggere il tuo commento!
EliminaChe io all'epoca, con tutti ad esaltare la struggente bellezza di questo film e a parlarne come un capolavoro, iniziavo a sentirmi inadeguata! :)
capisco perfettamente! ;)
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