Ho sempre creduto nel proverbio come dispensatore di vere e proprie perle di saggezza popolare. E il detto "chi più spende meno spende" non si sottrae alla regola. Aver trovato il DVD su una bancarella a 2€ avrebbe dovuto mettermi in guardia. Ma non bisogna dimenticare che, oltre ad essere una solenne cazzara, sono una donna, non sono una fanta. E il faccino di DMX sulla copertina è stato sufficiente a farmi procedere nell'incauto acquisto (oh, a me Ferite Mortali era addirittura quasi piaciuto, che ci posso fare?)
Nel cast, oltre al già citato DMX, troviamo David Arquette. Che, dopo aver recitato in film più o meno discutibili, invece di darsi all'ippica, si è dato a Courtney Cox prima e al wrestling poi.
Ve la faccio breve, che il film non merita davvero di più.
King David (eh. Appunto. Parliamone) è uno spacciatore. Che, dopo un periodo di "latitanza", dopo aver sottratto una partita di droga a Moon, il boss cittadino, torna nella "sua" città, pronto a redimersi, chiudere i conti col suo passato, iniziare una nuova vita e varie amenità del genere.
Peccato che i conti li chiuda in maniera un po' troppo definitiva, poichè lo ammazzano praticamente subito (e non sto spoilerando: nella prima scena del film si vede il protagonista disteso nella bara) all'esterno di un locale. Mentre tutti coloro che hanno assistito all'aggressione si danno alla fuga l'unico che gli presterà soccorso è Paul, un giornalista che lo accompagnerà in ospedale e scoprirà che l'uomo, in punto di morte, ha disposto che tutti i suoi averi fossero lasciati a lui, a patto che si occupasse del suo funerale.
Ovviamente non ci si sottrae alle ultime volontà di un morto, per quanto sconosciuto e gradevole come può esserlo sedersi su un formicaio durante un pic-nic, e Paul, impossessatosi dell'auto da pappone del nostro "eroe", con tanto di targa personalizzata, giusto per non dare troppo nell'occhio, scopre una serie di audiocassette in cui King David aveva registrato la sua autobiografia. E da lì parte tutta una serie di flashback dove il repertorio dell'ovvio ci viene snocciolato dall'inizio alla fine.
Lui che arriva a Los Angeles e si tromba tutte le meglio fighe in circolazione, facendole ben presto precipitare nel tunnel della droga, riducendole a delle larve con le occhiaie e in perenne crisi d'astinenza. Queste che prima o poi immancabilmente minacciano di denunciarlo alla polizia e a lui girano i coglioni, soprattutto quando si innamora non ricambiato della bonona di turno (Al "tu non sei come le altre" volevo mordere il gatto) che - tu pensa - gli riporta alla mente Edna. La prima, l'unica, la sola. Sì, come no? Che si scoprirà avergli dato un figlio. Che lui non ha mai visto. E che, indovinate un po'? E' proprio quello che lo ucciderà.
Aiutatemi a dire brutto, dai.
Ve la faccio breve, che il film non merita davvero di più.
King David (eh. Appunto. Parliamone) è uno spacciatore. Che, dopo un periodo di "latitanza", dopo aver sottratto una partita di droga a Moon, il boss cittadino, torna nella "sua" città, pronto a redimersi, chiudere i conti col suo passato, iniziare una nuova vita e varie amenità del genere.
Peccato che i conti li chiuda in maniera un po' troppo definitiva, poichè lo ammazzano praticamente subito (e non sto spoilerando: nella prima scena del film si vede il protagonista disteso nella bara) all'esterno di un locale. Mentre tutti coloro che hanno assistito all'aggressione si danno alla fuga l'unico che gli presterà soccorso è Paul, un giornalista che lo accompagnerà in ospedale e scoprirà che l'uomo, in punto di morte, ha disposto che tutti i suoi averi fossero lasciati a lui, a patto che si occupasse del suo funerale.
Ovviamente non ci si sottrae alle ultime volontà di un morto, per quanto sconosciuto e gradevole come può esserlo sedersi su un formicaio durante un pic-nic, e Paul, impossessatosi dell'auto da pappone del nostro "eroe", con tanto di targa personalizzata, giusto per non dare troppo nell'occhio, scopre una serie di audiocassette in cui King David aveva registrato la sua autobiografia. E da lì parte tutta una serie di flashback dove il repertorio dell'ovvio ci viene snocciolato dall'inizio alla fine.
Lui che arriva a Los Angeles e si tromba tutte le meglio fighe in circolazione, facendole ben presto precipitare nel tunnel della droga, riducendole a delle larve con le occhiaie e in perenne crisi d'astinenza. Queste che prima o poi immancabilmente minacciano di denunciarlo alla polizia e a lui girano i coglioni, soprattutto quando si innamora non ricambiato della bonona di turno (Al "tu non sei come le altre" volevo mordere il gatto) che - tu pensa - gli riporta alla mente Edna. La prima, l'unica, la sola. Sì, come no? Che si scoprirà avergli dato un figlio. Che lui non ha mai visto. E che, indovinate un po'? E' proprio quello che lo ucciderà.
Aiutatemi a dire brutto, dai.
Tutto, pur di non guardare i risultati eh? ;o)
RispondiEliminaIo non mi capacito.
EliminaVabbè ti aiuto io...brutto assai! come quello che sta succedendo nell'urna elettorale...c'hanno ridato er puzzone!
RispondiEliminabradipo, intanto grazie (ma lo dici perchè l'hai visto anche tu o solo per solidarietà?) per il resto lasciamo stare. Io ieri seguivo le proiezioni esterrefatta. Perchè, exploit di grillo a parte, che era in qualche modo prevedibile, io mi rifiuto di credere che ci sia gente che ancora si lascia infinocchiare da quel venditore di merda. Che se vendesse aria fritta sarebbe al livello degli altri.
EliminaMa, come dicevo in un altro blog, proprio nel film che ho visto sabato, ad un certo punto il personaggio interpretato da servillo dice (più o meno, ma il senso è quello) "se gli italiani votano un ladro è perchè sono ladri anche loro. O vorrebbero esserlo".
Ma povero gatto ! non ti rischiare di morderlo :)
RispondiEliminaNon l'ho fatto. Che se lui decide di mordere me mi fa molto più male! :)
Eliminaio ne ho le prove sulle mie mani ! :)
EliminaL'ultima volta che settechilidigatto mi ha assalita era settembre.
EliminaHo ancora le cicatrici sul braccio.
Ma l'hai comprato davvero? E' un nuovo modo di farsi del male?
RispondiEliminaadoro farmi del male in mille modi diversi. a 3€ non l'avrei mai comprato, però! :)
EliminaSe vuoi puoi fare qualche regalo a me invece di comprare sta roba :D
Eliminaah ah! d'accordo! :)
EliminaArquette e' una garanzia, Scream a parte, di vaccata dai!:) Comunque non puo' esser peggio dei risultati elettorali...espatrio e' una parola che mi frulla in testa da un po'
RispondiEliminaIn effetti no, nemmeno un film così brutto riesce ad essere peggio dei risultati elettorali, hai perfettamente ragione...
EliminaIl film che ho visto io ieri è molto ma molto più brutto...e non so ancora come finirà ;-(((
RispondiEliminami sa che quel film lo abbiamo visto in molti.
EliminaUn horror dei peggio, da incubi, è agghiacciadeaaaa... Ho paura.
RispondiEliminanon parli del film, vero?
EliminaNo, come l'hai capito? :-)
RispondiEliminaperspicace sono. :)
Eliminab-r-u-t-t-o. è facile
RispondiEliminaEh, ti sembra!
EliminaGrazie! ;)
ahhahahahahah confesso che l'ho comprato pure io... ma solo perché mi aveva garbato Amici per la morte :P
RispondiEliminacomunque è bruttarello assai.
comunque mi sono disfatto del dvd, facendo molto felice un barbiere.
Ah ah ah ah!
EliminaMitico Frank!
Tu si che puoi aiutarmi a dire brutto con cognizione di causa!!!
Un barbiere? Lo usa per affilarci i rasoi? :)
il barbiere è un grande fan del cinema che conta (van damme, norris, seagal ecc.) e ha l'abitudine di vedere i film nel suo salone mentre lavora. così capita che quando vai a tagliarti i capelli ti fermi per tipo 2 ore, tra commenti di ogni genere, apprezzamenti sulle gesta di botte dei protagonisti e quant'altro. incredibile poi constatare che nessuno dei clienti si lamenta quando, durante le scene clou, ferma il taglio. capita poi che molti degli aficionados vadano al salone solo per vedere i film :D
Eliminaah ah ah ah! Fantestico! :)
EliminaE ci pensi, anziché prendere questa cosa, con quei 2€ avresti potuto votare Renzi :D
RispondiEliminaEh.
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