Un film di denuncia, girato coi toni lievi della commedia, ma con il pregio di far riflettere.
I tre protagonisti (Irma, medico precario, Max, giornalista precario e Samuele, ricercatore universitario - indovina un po' - precario) si rincontrano ad una cena di ex compagni di scuola dopo che ognuno di loro si e' visto soffiare il posto dalla nuova fidanzata australiana del primario, dalla figlia dello scrittore che ha pubblicato un best seller intitolato "il potere del merito", e dal genero idiota del rettore. Estranei a quel mondo di figli di, dopo aver abbandonato la cena salutando a medio alzato decidono di prendersi una rivincita a colpi di stalking.
Per non destare sospetti, si scambieranno le vittime e fra finti avvertimenti mafiosi, telefonate anonime, cani rapiti e auto incendiate, riusciranno nel loro intento, ma verranno scoperti da 2 solerti poliziotti che sono disposti a chiudere un occhio se i tre decideranno di fermarsi. Max, che nel frattempo ha ottenuto il posto grazie alla "segnalazione" del famoso scrittore ma non ha avuto il coraggio di confessarlo agli amici, e' quasi propenso ad abbandonare il piano, ma - di fronte alla delusione dipinta. sui volti di Irma e Samuele - decide di andare fino in fondo...
Agrodolce, ma non consolatorio.
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