Alle 8 di mattina, come previsto, sono sotto casa della bionda.
Non abbiamo orari da rispettare e nessuno che ci aspetti, quindi partire prima ci sembrava totalmente inutile.
Non abbiamo orari da rispettare e nessuno che ci aspetti, quindi partire prima ci sembrava totalmente inutile.
Con tutta calma ci fermiamo in pasticceria a fare colazione, che vuoi mica affrontare il viaggio a stomaco vuoto, no?
Abbiamo deciso di fare la strade statale, sempre per il fatto che non abbiamo alcuna fretta, ma anche perché il panorama è decisamente interessante e più vario.
Quindi, dopo aver percorso l'autostrada fino ad Ulzio, entriamo in Francia dal Monginevro.
Anzi, entriamo in una nuvola che staziona sul Monginevro, e l'idea del panorama va un po' a farsi benedire.
Sulla strada che porta a Briançon ci troviamo davanti due furgoni che mantengono una velocità di crociera di 40 km/h. E va bene che non abbiamo fretta, ma insomma...
Per fortuna dopo un po' i due furgoni si scavano dal cazzo e noi possiamo aumentare un po' la velocità. Nel frattempo si è messo a piovere, così ho potuto constatare che i sensori pioggia di cui è dotata la mia macchina nuova funzionano (son cose).
A Chorges ci fermiamo per un buon caffè. Piove e ci sono 8 gradi.
Ripartiamo e dopo una settantina di km arriviamo a Sisteron, dove abbiamo programmato una sosta.
Sisteron, dice Wikipedia, è situato sulle rive del fiume Durance e si trova a 133 km da Marsiglia, a 145 km da Grenoble ed a 180 km da Nizza.
Soprannominato la porta della Provenza, è posto sul confine del Delfinato. Possiede numerosi monumenti tra cui la Cittadella ed una cattedrale del XII secolo. La città è meta di numerosi turisti attirati dal suo patrimonio artistico, dalla possibilità di svolgere sport fluviali e dal clima mediterraneo, circa 300 giorni di sole all'anno.
Mi sembra superfluo specificare che la giornata di oggi rientra tra le altre 65.
Mi sembra superfluo specificare che la giornata di oggi rientra tra le altre 65.
Però non piove tantissimo, e decidiamo di fare un giro per la cittadina, che è molto graziosa.
Ci fermiamo a pranzo alla Brasserie L'Entre Potes, che propone il piatto del giorno a 10€. Oggi è il giorno della tajine d'agnello con terrina di melanzane accompagnate dal tabulè. Insomma, una cosina leggera per sfuggire all'inedia sempre in agguato... (ehm).
E, come da tradizione, essendo il primo maggio, al momento di pagare ci hanno regalato un mazzo di mughetti portafortuna.
Usciamo dal locale e la pioggia è aumentata. Saltiamo il giro alla Cattedrale in quanto molto chiusa e torniamo in macchina per proseguire il nostro viaggio, questa volta senza più soste intermedie, e, attraversando Forcalquier decidiamo che ci fermeremo al ritorno. Attraversiamo il Parco del Verdon e finalmente arriviamo ad Avignone.
A sud di Sisteron, lungo la strada, si può ammirare (anche se da lontano) sulla sinistra, la formazione rocciosa detta "les penitents". L'erosione di acqua e vento ha conferito alle rocce la forma di monaci incappucciati, e la leggenda narra che si tratta di frati pietrificati a seguito dei peccati commessi.
Il nostro B&B (Carrè Cardinal) si trova fuori dal paese, precisamente a Villeneuve-lès-Avignons e noi rimaniamo piacevolmente sorprese nel constatare che il paesino è delizioso.
Prendiamo possesso della nostra stanza, all'interno del cortile di una costruzione del XIV secolo, ristrutturata con cura, spaziosa, pulita e luminosa.
Sul tavolo ci hanno fatto trovare, oltre ad un paio di bottigliette d'acqua, un sacchettino con dei biscottini e due sacchettini di lavanda. Che a volte basta davvero poco per fare una bella impressione.
Posiamo le borse in camera e ci dirigiamo verso Avignone, lasciamo l'auto in un parcheggio coperto e ci muoviamo alla scoperta della città. Ero stata ad Avignone parecchi anni fa, ma proprio di passaggio. Il palazzo dei Papi è semplicemente maestoso. Peccato che ad un certo punto abbiano deciso di tornare da noi. Ci accontentiamo di guardarlo solo dall'esterno, in compenso scegliamo di visitare il famoso Ponte di Avignone (ingresso 5.00€) che è in ristrutturazione, e se ne può visitare solo una parte.
Camminiamo senza meta lungo strade e stradine, e, prima di scegliere il ristorante per la cena, ci concediamo quello che, ogni volta che io e la bionda ci troviamo in Francia, è diventato il nostro rituale: una Leffe alla spina comodamente sedute nel dehor di un bar.
Consultiamo Tripadvisor e, siccome il ristorante che avevamo scelto era pieno, il proprietario ci ha consigliato o la pizzeria di fronte (come dire, anche no) o Chez Ripert. Ovviamente ripieghiamo su quest'ultimo. Il locale è carino, il cibo è buono, il servizio pure e alla fine abbiamo mangiato bene senza spendere troppo.
E direi che per oggi posso fermarmi qui.
E, come da tradizione, essendo il primo maggio, al momento di pagare ci hanno regalato un mazzo di mughetti portafortuna.
Usciamo dal locale e la pioggia è aumentata. Saltiamo il giro alla Cattedrale in quanto molto chiusa e torniamo in macchina per proseguire il nostro viaggio, questa volta senza più soste intermedie, e, attraversando Forcalquier decidiamo che ci fermeremo al ritorno. Attraversiamo il Parco del Verdon e finalmente arriviamo ad Avignone.
A sud di Sisteron, lungo la strada, si può ammirare (anche se da lontano) sulla sinistra, la formazione rocciosa detta "les penitents". L'erosione di acqua e vento ha conferito alle rocce la forma di monaci incappucciati, e la leggenda narra che si tratta di frati pietrificati a seguito dei peccati commessi.
Il nostro B&B (Carrè Cardinal) si trova fuori dal paese, precisamente a Villeneuve-lès-Avignons e noi rimaniamo piacevolmente sorprese nel constatare che il paesino è delizioso.
Prendiamo possesso della nostra stanza, all'interno del cortile di una costruzione del XIV secolo, ristrutturata con cura, spaziosa, pulita e luminosa.
Sul tavolo ci hanno fatto trovare, oltre ad un paio di bottigliette d'acqua, un sacchettino con dei biscottini e due sacchettini di lavanda. Che a volte basta davvero poco per fare una bella impressione.
Posiamo le borse in camera e ci dirigiamo verso Avignone, lasciamo l'auto in un parcheggio coperto e ci muoviamo alla scoperta della città. Ero stata ad Avignone parecchi anni fa, ma proprio di passaggio. Il palazzo dei Papi è semplicemente maestoso. Peccato che ad un certo punto abbiano deciso di tornare da noi. Ci accontentiamo di guardarlo solo dall'esterno, in compenso scegliamo di visitare il famoso Ponte di Avignone (ingresso 5.00€) che è in ristrutturazione, e se ne può visitare solo una parte.
Camminiamo senza meta lungo strade e stradine, e, prima di scegliere il ristorante per la cena, ci concediamo quello che, ogni volta che io e la bionda ci troviamo in Francia, è diventato il nostro rituale: una Leffe alla spina comodamente sedute nel dehor di un bar.
Consultiamo Tripadvisor e, siccome il ristorante che avevamo scelto era pieno, il proprietario ci ha consigliato o la pizzeria di fronte (come dire, anche no) o Chez Ripert. Ovviamente ripieghiamo su quest'ultimo. Il locale è carino, il cibo è buono, il servizio pure e alla fine abbiamo mangiato bene senza spendere troppo.
E direi che per oggi posso fermarmi qui.
Bella 'sta cosa dei monaci!
RispondiEliminaPer ora rido molto e ti eleggo miglior guida 2015!
Perfetto. E io ti ringrazio molto con un sorrisone enorme! :)
EliminaAppoggio Mareva!!
RispondiEliminaE rilancio che anche come tour operator sei il top!
Ma grazie cara, troppo buona!
EliminaIo non ti faccio tutti questi complimenti, ma ti voglio bene :-)....anche se potreste portarmi con voi una volta, vi costerei poco :-D
RispondiEliminaperché oltre al piacere di viaggiare in nostra compagnia mi stai dicendo che dovremmo pure mantenerti?
Eliminama sciocca io a non averti chiamato! :)
(ti voglio bene anch'io, eh?)
Nooo, macché mantenermi, diciamo agevolare il mio risparmio...io sono poverello :-(...me misero me tapino :-(...ti sei commossa??? :-D
Eliminanemmeno puoi immaginarti quanto.
Eliminascusa, vado un attimo a rifarmi il trucco perché mi è colato l'eyeliner... :)
Che bel viaggetto e che bei posti, potevo mettere un cuore ad ogni cosa che pubblicavi su Instagram... Nel frattempo, mi segno questo tour, prima o poi il sud della Francia on the road passerà per le mie tasche!
RispondiEliminaIo adoro la Francia, ogni volta che mi capita di andarci (e da Torino è anche abbastanza comodo) rimango entusiasta!
EliminaE la Provenza è davvero incantevole. Devo riuscire ad andarci durante il periodo della fioritura della lavanda, prima o poi!
beeelllo...
RispondiElimina:)
Eliminaah ah, d'accordo! :)
RispondiEliminain effetti organizzare viaggi è una cosa che mi piace tantissimo!!!!
che nostalgia, anch'io sono stata in quella zona molti anni fa! mi sono persa i monaci pietrificati, però.
RispondiEliminai monaci sono davvero un bel colpo d'occhio! ;)
EliminaI monaci non li conoscevo, che meraviglia!!!
RispondiEliminaIntanto segno tutto, non si sa mai :P
Brava, che anche per te sono luoghi abbastanza comodi da raggiungere, in fondo! :)
EliminaBellissimo, questo è il modo giusto di raccontare un viaggio! Mi hai fatto venire una voglia pazzesca di salire in macchina e percorrere la stessa strada. La prima foto (dopo le cartine) è spettacolare, che posto.
RispondiEliminaNon vedo l'ora di leggere il resto.
Ma grazie!!! Detto da te è davvero un gran gran gran complimento! :)
EliminaSegno tutto, che magari quando avrò voglia di viaggiare non si sa mai ;)
RispondiEliminaspero che la voglia ti venga presto!!! :)
EliminaAnche io adoro la Francia..e una parte di Provenza l'ho vista a luglio di qualche anno fa proprio durante la fioritura della lavanda;-)
RispondiEliminaAttendo il resto del racconto...
La Francia a me piace davvero tanto, forse la Provenza - per vicinanza - è la zona che ho frequentato di più (a parte nella stagione della fioritura della lavanda, mannaggia!) ma ogni volta ci torno con piacere!
EliminaBei paesaggi davvero ^^
RispondiEliminaSì, veramente incantevoli...
EliminaHo fatto lo stesso viaggio anni fa, una bella sensazione ripercorrerlo con te! :-)
RispondiEliminaMi fa molto piacere, grazie !:)
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