8 gen 2015

Pride

As we go marching, marching, in the beauty of the day 
A million darkened kitchens, a thousand mill lofts gray 
Are touched with all the radiance that a sudden sun discloses
For the people hear us singing, bread and roses, bread and roses.
As we come marching, marching, we battle too, for men, 
For they are in the struggle and together we shall win. 
Our days shall not be sweated from birth until life closes, 
Hearts starve as well as bodies, give us bread, but give us roses.
As we come marching, marching, un-numbered women dead 
Go crying through our singing their ancient call for bread, 
Small art and love and beauty their trudging spirits knew 
Yes, it is bread we. fight for, but we fight for roses, too.
As we go marching, marching, we're standing proud and tall.
The rising of the women means the rising of us all.
No more the drudge and idler, ten that toil where one reposes,
But a sharing of life's glories, bread and roses, bread and roses

L'ultimo film visto nel 2014 è stata questa pellicola inglese diretta dal semisconosciuto Matthew Warchus, presentato all'ultimo festival di Cannes dove ha vinto la Queer Palm. 
Si basa su una storia vera, ed inizia nel 1984 al Pride di Londra. Mark Ashton, gay attivista e militante, si chiede come mai i poliziotti ultimamente li stiano lasciando relativamente tranquilli, e capisce: non hanno tempo per i gay in quanto hanno di meglio da fare: prendersela con i minatori in sciopero dopo che la Thatcher decise di chiudere la miniera di carbone di Cortonwood nello Yorkshire a cui avrebbe fatto seguito la chiusura di altre miniere con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro.
Decide quindi, con un gruppo di amici, di formare il LGSM (Lesbian and Gays Support the Miners) e di raccogliere fondi da destinare ai minatori e alle loro famiglie in difficoltà.
Ma i sindacati dei minatori non vogliono saperne di essere supportati da un gruppo di finocchi e non accettano il loro aiuto. Ma Mark e i suoi amici non si arrendono e decidono di contattare direttamente i minatori, scegliendo un piccolo paese del sud del Galles, Onllwyn, a cui offrire il loro supporto.
Per un malinteso telefonico, la piccola comunità accetta il loro aiuto, e un rappresentante della comunità si reca a Londra per ringraziarli.
Ma anche ad Onllwyn il supporto del LGSM non mette d'accordo tutti, in un misto di diffidenza, scetticismo ed ignoranza.
Quando il gruppo viene invitato a recarsi in Galles a conoscere i membri della comunità molti abitanti - ma non tutti - abbandonano i loro pregiudizi, gettando le basi verso una nuova forma di solidarietà.
Succedono un po' di cose che non starò qua a raccontarvi perché altrimenti vi racconto tutto il film, che a Torino sta riempiendo l'unica sala in cui è ancora in proiezione probabilmente grazie al passaparola,
Una commedia che fa riflettere con leggera delicatezza, intrecciando la storia dello sciopero con vicende personali, rapporti familiari, coming out, omofobia e AIDS.
Con una colonna sonora che è un vero e proprio tuffo nel passato, con pezzi di King, Dead or Alive, Bronski Beat, Billy Bragg ecc. e che, come direbbe quel mio amico, mi ha commosso al punto di farmi piangere come un vitello, a partire da quando le donne di Onllwyn attaccano a cappella Bread and Roses, maledette. 

23 commenti:

  1. quindi dici che nonostante io sia stronzo e non sia né una madaminchia né gay, potrebbe piacermi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non vedo il motivo per cui non potrebbe, sinceramente.
      Che poi sei molto più madaminchia di me, non ti credere.

      Elimina
    2. il fatto che io vada spesso al Romano non mi qualifica come tale...

      Elimina
    3. Questo è quello che pensi tu... :)

      Elimina
  2. a me è piaciuto moltissimo e mi ha commosso in più di una scena; per una della mia età poi la colonna sonora mi ha riportata dritta nella mia stanza trent'anni fa XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guchi, non me ne parlare... è stato lo stesso per me! :)

      Elimina
  3. Beh, nella colonna sonora ci sarebbero pure The Smiths... :-) Io alla fine, oltre ad essermi sfacciatamente commossa,volevo alzarmi e cantare a pugno chiuso la canzone di Billy Bragg, ma mi hanno trattenuta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. uh, vero, che si sentono anche loro all'inizio!

      Elimina
    2. Un giorno, Tiz, vedrai che qualcuno ti correrà dietro col pugno alzato :-D. Prendo nota, gli darò una possibilità quando uscirà in home video ;-)

      Elimina
    3. @Fascino: ma esci dal tuo guscio, alza il pugnetto e vai a cinema! :-)) (No, le pugnette sono un'altra cosa, ma so che lo sai per certo) :-D

      Elimina
    4. Brava, potrei andare al cinema a farmi pugnette, ti accontenterei su tutta la linea :-D. Casa mia E' il cinema ;-)

      Elimina
  4. E The imitation game? Già visto? Se non è così, te lo consiglio caldamente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma guarda chi c'è!! :)
      Visto, visto, ne parlerò domani!

      Elimina
  5. Già solo la colonna sonora...
    A Ravenna stessa cosa: da 20 giorni in programmazione in una piccola sala!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non pensavo che mi sarebbe piaciuto così tanto.
      Il passaparola è sempre cosa buona e giusta..

      Elimina
  6. Devo andare a vederlo, devo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mariella, devi assolutamente!
      Sono sicura che ti piacerà!

      Elimina
  7. Il momemento Bread and Roses è splendido, anche se registicamente è un colpo basso, che sfiora l'effettaccio (pur senza davvero sconfinarci). In certe parti troppo mélo, a mio avviso, ma a me ha convinto per l'impianto solidamente didattico, à la miglior Ken Loach.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il momento bread and roses è davvero un colpo basso, sono d'accordo. E il film ha convinto anche me, che non sapevo bene cosa aspettarmi...

      Elimina
  8. come si fa a non commuoversi? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, non chiederlo a me, che proprio non ce l'ho fatta a trattenere le lacrime!!! :)

      Elimina
  9. Visto solo ieri, in lingua. Che dire? Imbroglio e, anche se è uscito l'anno scorso (e quasi passando inosservato) nel listone del 2015 ci finirà lo stesso. Originale, divertentissimo e inaspettatamente toccante. Poi ci sono tanti vecchietti tenerelli (e io amo i film coi vecchietti), quindi mi ha impressionato in positivo. Fortissimo, tra l'altro, Dominic West che da "machoman", in The Affair, si mostra ironico e anche un ottimo ballerino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A Torino è rimasto in sala un sacco di tempo, che qua il passaparola per fortuna funziona ancora. Un grande piccolo film forse poco pubblicizzato, ma davvero una visione consigliabile, oltre che necessaria.
      Che mi ha commosso tantissimo.

      Elimina