Christian Bale, Woody Harrelson, Casey Affleck, Forest Whitaker, Willem Dafoe, Zoë Saldana e Sam Shepard.
Questo è il cast(one) del secondo film da regista di Scott Cooper, colui che nel 2009, al suo esordio dietro la macchina da presa con Crazy Heart, fece vincere a Jeff Bridges Golden Globe, SAG, Oscar e via andare.
Si sa che l'opera seconda è uno scoglio mica da ridere, se le premesse sono state così interessanti.
E Cooper confeziona un film di genere, dove tutto funziona, ma, purtroppo, anche dove tutto è già visto e rivisto, e sai quasi dall'inizio cosa aspettarti, dove, come, quando, e perché.
Un film livido, triste, disperato, cupo e dolente, ambientato in un angolo di Pennsylvania inospitale, che al confronto il Missouri di Un Gelido Inverno sembra quasi Las Vegas.
Qua vive Russel (un comunque sempre convincente Christian Bale in versione pre-cura ricostituente prima di American Hustle), uomo di indole buona, innamorato della fidanzata Lena, con un lavoro nella locale acciaieria, un padre malato terminale e un fratello minore, Rodney, reduce dall'Iraq con tutti i traumi che la casistica prevede per un reduce di guerra, che passa il tempo scommettendo alle corse dei cavalli, indebitandosi con John Petty e che, per pagare i suoi debiti, visto che di lavorare in acciaieria non ha nessuna intenzione, decide di dedicarsi ai combattimenti clandestini.
Una sera Russel provoca un incidente stradale, muore un bambino e lui finisce in carcere.
Quando uscirà il padre è morto, e Lena l'ha lasciato.
Rodney continua a non lavorare, e convince John a farlo combattere nel giro di DeGroat, (un Woody Harrelson in versione grandissimo figlio di puttana), ma qualcosa va storto, e il ragazzo sparisce.
E in quel momento Russel lafortunaèciecamalasfigacivedebenissimo, decide che, dove non può arrivare la polizia, arriverà lui, che non ha più nulla da perdere.
Come già detto, il film è abbastanza prevedibile, e un senso di dejavu ti accompagna durante la visione. Va detto che il cast lo rende comunque un prodotto più che dignitoso, anche se - ad esempio - Sam Shepard, nel ruolo dello zio dei due fratelli, uomo taciturno che coltiva orchidee, c'è, ma non aggiunge (nè toglie) niente alla storia.
Il film è stato presentato in anteprima all'ultimo festival di Roma, ma (e mi asterrò dal dire "stranamente") non ha ancora una data di uscita italiana.
Si sa che l'opera seconda è uno scoglio mica da ridere, se le premesse sono state così interessanti.
E Cooper confeziona un film di genere, dove tutto funziona, ma, purtroppo, anche dove tutto è già visto e rivisto, e sai quasi dall'inizio cosa aspettarti, dove, come, quando, e perché.
Un film livido, triste, disperato, cupo e dolente, ambientato in un angolo di Pennsylvania inospitale, che al confronto il Missouri di Un Gelido Inverno sembra quasi Las Vegas.
Qua vive Russel (un comunque sempre convincente Christian Bale in versione pre-cura ricostituente prima di American Hustle), uomo di indole buona, innamorato della fidanzata Lena, con un lavoro nella locale acciaieria, un padre malato terminale e un fratello minore, Rodney, reduce dall'Iraq con tutti i traumi che la casistica prevede per un reduce di guerra, che passa il tempo scommettendo alle corse dei cavalli, indebitandosi con John Petty e che, per pagare i suoi debiti, visto che di lavorare in acciaieria non ha nessuna intenzione, decide di dedicarsi ai combattimenti clandestini.
Una sera Russel provoca un incidente stradale, muore un bambino e lui finisce in carcere.
Quando uscirà il padre è morto, e Lena l'ha lasciato.
Rodney continua a non lavorare, e convince John a farlo combattere nel giro di DeGroat, (un Woody Harrelson in versione grandissimo figlio di puttana), ma qualcosa va storto, e il ragazzo sparisce.
E in quel momento Russel lafortunaèciecamalasfigacivedebenissimo, decide che, dove non può arrivare la polizia, arriverà lui, che non ha più nulla da perdere.
Come già detto, il film è abbastanza prevedibile, e un senso di dejavu ti accompagna durante la visione. Va detto che il cast lo rende comunque un prodotto più che dignitoso, anche se - ad esempio - Sam Shepard, nel ruolo dello zio dei due fratelli, uomo taciturno che coltiva orchidee, c'è, ma non aggiunge (nè toglie) niente alla storia.
Il film è stato presentato in anteprima all'ultimo festival di Roma, ma (e mi asterrò dal dire "stranamente") non ha ancora una data di uscita italiana.
grande cast per un film del tutto inutile e noiosissimo.
RispondiEliminavoglio indietro 2 ore della mia vita! :)
più che noioso tanto tanto scontato.
Eliminami aspettavo di più pure io...
a me non era piaciuto troppo nemmeno il suo esordio!
RispondiEliminaehm. io non l'avevo nemmeno visto! :)
EliminaCrazy heart a me era piaciuto, speravo che questo fosse meglio.
RispondiEliminaLo speravo pure io...
EliminaNeanche da guardare stirando? Perché io stirando guardavo un telefilm piuttosto scamuffo, Haven, e ora ho finito le puntate della serie... :-D
RispondiEliminaè talmente piatto che non gli serve nemmeno la stiratura, lascia stare! :)
EliminaAh ah, abbiamo fatto un inizio di rece identico...
RispondiEliminaSì sì, d'accordo, anche se lo vedo uno di quei film OGGETTIVAMENTE sopra la sufficienza.
Girato bene, interpretato da Dio, non piacione e senza falle narrative, anzi, molto verosimile