Con il termine capitale umano si intende l'insieme di conoscenze, competenze, abilità, emozioni, acquisite durante la vita da un individuo e finalizzate al raggiungimento di obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi.
L'ultimo film di Paolo Virzì, che per l'occasione si allontana dalla commedia, è un ritratto amaro e spietato di un'Italia (o di una parte di essa) desolata e desolante, ambientato in Brianza (e ci sono state anche polemiche per questa collocazione geografica), ma potrebbe essere ovunque, sia in italia sia all'estero, dove tutti i personaggi hanno una morale discutibile, quando ce l'hanno.
La narrazione non lineare è suddivisa in capitoli che si incastrano in una matassa i cui nodi si scioglieranno solo nel finale, e di cui cercherò di dire il meno possibile. Il film parte da una scena iniziale in cui un cameriere, dopo aver finito di lavorare, torna a casa in bicicletta e viene investito da un auto che non si ferma a soccorrerlo e poi, in un arco temporale di sei mesi, ci viene mostrato attraverso il punto di vista dei vari protagonisti.
Si inizia con Dino Ossola (Fabrizio Bentivoglio), un fastidiosissimo, sgradevole, viscido e ributtante agente immobiliare ossessionato dalla ricchezza, un parvenu vorrei-ma-non-posso che, quando conosce Giovanni Bernaschi (Fabrizio Gifuni, ottimo), padre del fidanzato di sua figlia Serena, uno squalo della finanza, crede di poter finalmente "svoltare", e, convinto di poter guadagnare il 40% (ma quando mai?) investendo in un non meglio precisato fondo, arriva ad indebitarsi ipotecando anche il buco del culo per quel miraggio di ricchezza che gli garantirebbe sicurezza economica e prestigio.
E' poi la volta di Carla (Valeria Bruni Tedeschi, bravissima), triste e annoiata moglie di Bernaschi, impegnata a passare le sue giornate fra manicure, massaggi, acquisti di pezzi d'antiquariato, fino a quando un giorno, mentre l'autista la accompagna in giro, vede il teatro cittadino che sta per chiudere, e decide che vuole ristrutturarlo. Svampita e ingenua, sono sue le due battute migliori del film. Una divertente ("Che cos'è la polizia?") e l'altra agghiacciante: “Avete scommesso sulla rovina di questo paese. E avete vinto”.
Si arriva poi a Serena (Matilde Gioli, ottima esordiente), figlia di Dino, e a questo punto il mosaico si compone, e quello che ne esce è il ritratto feroce di un paese sull'orlo del baratro, dove non si salva (quasi) nessuno.
Perché se pietà l'è morta, anche la speranza non se la passa tanto bene.
Gran bel film, che a tratti fa male. Da vedere.
La narrazione non lineare è suddivisa in capitoli che si incastrano in una matassa i cui nodi si scioglieranno solo nel finale, e di cui cercherò di dire il meno possibile. Il film parte da una scena iniziale in cui un cameriere, dopo aver finito di lavorare, torna a casa in bicicletta e viene investito da un auto che non si ferma a soccorrerlo e poi, in un arco temporale di sei mesi, ci viene mostrato attraverso il punto di vista dei vari protagonisti.
Si inizia con Dino Ossola (Fabrizio Bentivoglio), un fastidiosissimo, sgradevole, viscido e ributtante agente immobiliare ossessionato dalla ricchezza, un parvenu vorrei-ma-non-posso che, quando conosce Giovanni Bernaschi (Fabrizio Gifuni, ottimo), padre del fidanzato di sua figlia Serena, uno squalo della finanza, crede di poter finalmente "svoltare", e, convinto di poter guadagnare il 40% (ma quando mai?) investendo in un non meglio precisato fondo, arriva ad indebitarsi ipotecando anche il buco del culo per quel miraggio di ricchezza che gli garantirebbe sicurezza economica e prestigio.
E' poi la volta di Carla (Valeria Bruni Tedeschi, bravissima), triste e annoiata moglie di Bernaschi, impegnata a passare le sue giornate fra manicure, massaggi, acquisti di pezzi d'antiquariato, fino a quando un giorno, mentre l'autista la accompagna in giro, vede il teatro cittadino che sta per chiudere, e decide che vuole ristrutturarlo. Svampita e ingenua, sono sue le due battute migliori del film. Una divertente ("Che cos'è la polizia?") e l'altra agghiacciante: “Avete scommesso sulla rovina di questo paese. E avete vinto”.
Si arriva poi a Serena (Matilde Gioli, ottima esordiente), figlia di Dino, e a questo punto il mosaico si compone, e quello che ne esce è il ritratto feroce di un paese sull'orlo del baratro, dove non si salva (quasi) nessuno.
Perché se pietà l'è morta, anche la speranza non se la passa tanto bene.
Gran bel film, che a tratti fa male. Da vedere.
Sai che c'é? Ma perché devo anche pagare il biglietto per vedere 'sti film de sgradevoli e gentaccia varia che già frequento al lavoro quotidianamente? Sono storie da telegiornale, di vita vissuta, di cose strarisapute e talmente attuali da risultare pure superate (al cinema). Ma perché? Casomai me lo scarico. Alla faccia dell'etica.
RispondiEliminaeh, fai così.
Eliminama lo vedesti sabato con Virzì in sala?
RispondiEliminano, lo vedemmo giovedì. nemmeno sapevo che sabato ci sarebbe stata una proiezione con virzì.
Eliminaoh, gemellini nel post, gemellini nella visione (seppure a distanza). che beeeeello!
Eliminama vero? però a me la VBT è piaciuta davvero tanto.
Eliminaio la patisco sempre un po', però effettivamente qui come già in Padroni di casa è parecchio brava. quello che mi lascia un po' così è che non si sperimenti in ruoli diversi
EliminaIo VBT la adoro, mi piacque moltissimissimo in Crustacés et coquillages, qui è una delle figure più importante del film. A volte è fastidiosa, ma solo se vuole esserlo, fastidiosa! Bel film. Visto il Golden globe a Sorrentino? Son contenta. :-D
Eliminapiù che "visto" sentito... e ti dirò che ho apprezzato anche gli altri premi tutti.
EliminaSoprattutto quelli a Jared Leto e Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club, sulla fiducia! :)
in effetti sembra fico
EliminaChi, Jared Leto? hai voglia! :)
Eliminail film, cretiiiiiina!
Eliminaaaaaaah, il film? ok.
Eliminama anche jared leto, ammetterai....
beh sì in effetti... ma a proposito di bravura e golden globe... ma quanto è diventata infinitamente gnocca Amy Adams?!?
Eliminaè da quando l'ho vista in American Hustle che non faccio altro che ripeterlo, vedi tu... :)
Eliminae siamo in due. forse anche di più mi sa
EliminaIo è da tempi non sospetti che la trovo bella e brava, qui in più è stratosfericamente phiga.
EliminaJared Leto è decisamente bravissimo, a volte pure un bel tipo, a volte no, e non so perché.
Ero scettica, scetticissima, patisco assai sia VBT che Valeria Golino..ma alla fine ne sto leggendo così bene che mi è salita la curiosità. Se trovo qualche anima pia che mi accompagna ci vado....
RispondiEliminaTi assicuro che ne vale la pena.
EliminaIl trailer mi è piaciuto molto. Le polemiche che hanno seguito l'uscita meno e mi hanno fatto passare la voglia. Ma tu ne dici così bene che quasi quasi smetto di fare la finta snob e me lo vado a vedere.
RispondiEliminasecondo me la polemica non ha davvero ragione di esistere, anche perchè, se vogliamo proprio stare a sindacare, sembra un atteggiamento molto più "milanese" che "brianzolo".
EliminaMa, se li facevi recitare con l'accento di Parma, Bolzano o Orvieto non sarebbe cambiato davvero nulla.
Oh, se avessero recitato in piemontese cambiava tutto, e io mi ribaltavo dal ridere da ferma, come una Duna in un parcheggio! :-D
EliminaIn stile Briatore imitato da Crozza?
EliminaAccarezzando il soooogno del targhet?
Sci, il sciogno, al top del top! :-))
EliminaIn effetti ne ho sentito parlare benissimo ma io ho seri problemi con il cinema italiano di questi anni.
RispondiEliminaFrank, mi credi se ti dico che potrebbe tranquillamente essere spacciato per un film straniero?
EliminaOttimo, cercherò di recuperarlo che riuscire ad andare a vederlo al cinema la vedo dura!
RispondiEliminaRecupera, recupera, secondo me merita!
EliminaCome l'anno scorso (La migliore offerta) il cinema italiano si presenta con un film sulla carta interessante (spero di vederlo presto), speriamo che il proseguo del nostro cinema abbia più film di questo tipo e non film come Sapore di te che non lo vedrei neanche sotto minaccia :D
RispondiEliminama veramente. che di film italiani degni di nota e di visione ce ne sono, peccato che vengano oscurati da pellicole come quella che citi di cui - mi perdonerai, spero - non intendo nemmeno scrivere il titolo! :)
Eliminaero già tentata...
RispondiEliminama me l'hai fatto piacere solo a leggerne la tua recensione!
uh, ma grazie! :)
EliminaConcordo su ogni riga che hai scritto, soprattutto l'ultima: "Un gran bel film, che a tratti fa male". Ecco, io l'ho visto Domenica e deve ancora passarmi il malessere.
RispondiEliminaCacchio.
Sono contenta che tu abbia apprezzato il film. E che ogni tanto anche il cinema italiano riesca a regalarci degli ottimi prodotti.
EliminaQuesto film l'ho vissuto esclusivamente su Twitter grazie alla polemica che l'ha portato in Top per giorni e giorni e giorni, ma sfortunatamente non ho potuto vederlo. E la cosa, dopo la tua recensione, mi dispiace ancora di più.
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