22 ago 2013

Fireflies in the garden e/o Un segreto tra di noi

Siccome mi trovo agli arresti domiciliari - quinto giorno - proprio mentre in sala iniziano ad arrivare titoli che potrebbero essere interessanti, e che io mi perderò, salvo trovare qualche volontario che mi prelevi a casa, mi porti al cinema e poi mi riporti a casa (e qua ti rendi conto che NON abitare in città non è esattamente il massimo della comodità) con tutto il tempo libero a disposizione, sullo schermo di casa Poison fino alla fine di settembre passerà roba di recupero, una specie di Obej Obej del cinema, in pratica. 
Iniziamo con questo film del 2008 con protagonisti, fra gli altri, Ryan Reynolds, espressivo come un Big Mac, e Willem Dafoe, che se ci fosse un Oscar per la categoria "miglior padre cagacazzo del secolo" con questo ruolo avrebbe vinto a mani basse. 
Il film inizia con un flashback, in auto, mentre Charles (Dafoe) maltratta il piccolo Michael perché non ricorda dove ha messo gli occhiali, mentre Lisa, la madre (Julia Roberts) cerca inutilmente di difenderlo. Charles ferma la macchina e, sotto una pioggia battente, fa scendere il figlio dall'auto, chiedendogli se conosce la strada di casa.
E arriviamo al presente. Michael è cresciuto, ha seguito le orme dell'odiato padre ed è diventato uno scrittore di successo, e sta tornando a casa per i festeggiamenti per la laurea di sua madre. Sua sorella Ryne sta andando a prenderlo all'aeroporto mentre Charles e Lisa sono in auto,  diretti a casa di Jane, sorella di Lisa.
Ma l'auto della coppia ha un  incidente, e Lisa muore sul colpo.
E il giorno di festa si trasforma in una tragica riunione di famiglia, dove, poco per volta, riemergono ricordi e vecchi rancori mai sopiti della gioventù di Michael, che ha pronto il suo nuovo libro ("fireflies in the garden", appunto) che racconta della sua infanzia,  dell'irrequieta zia Jane e della povera Lisa, mai veramente felice di fianco a un uomo autoritario e dispotico come Charles, e di quanto sia stato difficile crescere con un padre egocentrico e repressivo come Charles. 
Che dire? 
Meh. 
Che di questo film, nonostante il cast di tutto rispetto, non avevo mai sentito parlare. E, dopo averlo visto, capisco anche perché. 


6 commenti:

  1. ecco lo sapevo...a me è piaciuto :(

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    1. Beh, i brutti film sono diversi, questo rientra in una medietà sconfinata in cui entra tutto, si fa vedere e dimenticare abbastanza in fretta, anche se il personaggio di Dafoe è piuttosto indimenticabile, a ben pensarci... :-)

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    2. Sì, ma anche quelli belli sono fatti in un altro modo, ammetterai... :)

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  2. Lascio perdere :)
    Come va la gambina?

    Moz-

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    1. Tranquillamente evitabile, sì! :)
      La gamba va bene (almeno, spero!), grazie. Si annoia un po', ma si abituerà. Del resto non ha alternative! ;)

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