Chi, come la sottoscritta, ha passato l'esistenza vantandosi di possedere una cultura da Settimana Enigmistica (come? nessuno sano di mente va in giro vantandosi di possedere una cultura del genere? Me ne fotto. Sara Tommasi si è laureata alla Bocconi. Fai un po' tu.) non potrà non ricordarsì del tenero Giacomo. Quell'omino triste che piazzavano in una vignetta a metà rivista e vi mandava (no, non lì) nell'ultima pagina. E quando arrivavi nell'ultima pagina ti eri dimenticato che cosa stesse facendo nella vignetta iniziale. E quando riguardavi, non capivi lo stesso. O meglio, il più delle volte non capivo io. Ma credo siano le inevitabili pecche di una cultura costruita in quel modo.
Poi, siccome non mi piace esagerare, ho smesso. E di farmi una cultura e di comprare la Settimana Enigmistica. E non so che fine abbia fatto il tenero Giacomo. Che, per quello che ne so, potrebbe essere morto. Ad essere sincera non volevo parlare del tenero Giacomo. Anche se non si direbbe. E' che mi è venuto in mente oggi, quando sono uscita in pausa e, passando davanti alla mia auto, ho visto un foglietto sul parabrezza. Siccome per quest'anno con le multe io riterrei di aver già dato, mi si stavano già inchianando i cazzi. Poi mi sono resa conto che era la solita pubblicità. Non so se ci avete fatto caso anche voi, ma le pubblicità sono cicliche. Hanno iniziato le finanziarie, quelle che prestavano soldi anche a tua nonna di 98 anni, o a tuo nipote che non aveva ancora iniziato ad andare a scuola. Con interessi tali che al confronto un cravattaro di un certo livello ti sembrava inoffensivo come il beato Cafasso. Poi c'è stato il boom dei kebabbari, che spuntavano come funghi in ogni angolo della città e lasciavano volantini con le promozioni più disparate. Quindi sono arrivate le massaggiatrici cinesi. Anche lì, con una cifra ridicola ti massaggiavano ovunque, ti facevano mani piedi barba capelli pelo e contropelo e ti mandavano via con un pesce rosso e il biscotto della fortuna. Poi - almeno qua a Torino - Guariniello ha iniziato a indagare sui centri massaggi, chiudendoli con la formula del 3 x 2. Nel senso che ogni due centri massaggi faceva chiudeva anche un kebabbaro. Così, per simpatia.
Poi vuoi per la crisi, vuoi per le vacanze, vuoi per lo spread, vuoi per quello che ti pare, il nulla.
Fino ad oggi.
Quando, sul parabrezza, ho trovato la pubblicità del SENSITIVO GIUSEPPE.
Sti cazzi, per dire.
Ma poi, sensitivo quanto?
Mo' te lo dico.
Il foglietto, stampato in fronte/retro, ti riassume il livello di sensitività in tre punti, ovvero (riporto paro paro come c'è scritto, giuro):
♦ Conoscitore di formule antiche egli è in grado di far tornare la persona amata in 15 giorni.
♣ Elimina qualsiasi tipo di negatività crea protezioni
♠ Prepara talismani personalizzati
Anch'io conosco la ricetta della parmigiana di mia mamma, ma non per questo mi spaccio per cuoca sopraffina. Detto ciò, parlare di sè stessi in terza persona non va bene. E segno di un problema mentale. Lo faceva il penultimo presidente del consiglio, il più grande statista degli ultimi 150 anni. Lo fa la proprietaria di questo blog, sporadicamente. Ma il problema è che, se la persona amata ti ha lasciato, ci sarà un motivo. E se tu pensi di farla tornare rivolgendoti al sensitivo Giuseppe e alle sue formule antiche, il fatto che ti abbia lasciato è davvero il minore dei mali. Perchè chi si rivolge a maghi, cartomanti, guaritori, impostori di ogni genere per ottenere qualcosa meriterebbe l'interdizione.
A vita.
Dal pianeta.
A vita.
Dal pianeta.
Detto ciò, dopo la mia pausa pranzo, che non si dica che non mi applico, sono tornata in ufficio con questi:
Drive: se l'avete già visto - ma spero di sì - non vi devo dire nulla. Se non l'avete ancora visto, vedevatevelo. Non è un ordine, è un consiglio. Come quello di recuperare anche i precedenti lavori di Nicolas Winding Refn.
Il cavaliere oscuro: questo era il MIO compito per il week end. E che non si dica che non sono diligente.
Ma, siccome a me piace anche farmi del male, ogni tanto, non ho saputo resistere. E assieme al cavaliere oscuro ho portato a casa anche questo:
Perchè quando uscì lo volevo vedere. Ma forse no. Oppure si. Ma anche nì. E alla fine non lo vidi. E quindi boh.