Non mi voglio accanire.
Non mi voglio accanire.
Non mi voglio accanire...
Ma porco cazzo, come si fa a intitolare “Fratelli in erba” un film che, nella versione originale si intitola “Leaves of grass” (se ve lo state chiedendo, sì, Walt Withman c’entra, eccome) e che, dal trailer che mandano in onda viene spacciato come un film abbastanza idiota incentrato sulla storia di due fratelli gemelli completamente diversi?
Non lo so come si faccia, ma l’hanno fatto.
Bill Kinkaid, integerrimo professore di filosofia, ha abbandonato l’Oklahoma per allontanarsi dalla madre e dal fratello gemello Brady, che nel frattempo ha avviato una coltivazione intensiva di marijuana con relativo commercio, in compagnia del socio Bolger.
Purtroppo, per l’acquisto di tutta l’attrezzatura necessaria alla coltivazione idroponica, Brady si è indebitato con il potente trafficante di droga Pug Rothbaum, insospettabile quanto stimato membro della sinagoga di Tulsa.
Per cercare di sistemare le cose Brady fa tornare a casa suo fratello Bill, facendogli credere di essere stato ucciso. E, mentre la commedia lascia il posto al dramma, senza però abbandonare l’ironia, Bill scopre che alcune cose che pensava di essersi lasciato definitivamente alle spalle abbandonando la famiglia, faranno sempre parte della sua vita.
Filosofico.
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