Questo è un post abbastanza inutile, in quanto sono stata in Giordania, sì, ma con un viaggio organizzato. Eh, signora mia, bei tempi quelli in cui la Poison si organizzava i viaggi da sola.. adesso è vecchia e rincoglionita, e se ne va in giro con la gita delle pentole.
No, vabbè, non esageriamo. Le pentole non le ho comprate, e non sono ancora (del tutto) rincoglionita. Sul "vecchia" sto iniziando un percorso di accettazione, ma ci devo lavorare meglio.
In ogni caso questo è un post doppiamente inutile, in quanto in Giordania ci sono stata ad inizio giugno… sono passati due mesi e non ho la più pallida idea di come sia la vita in Giordania, né di quanto possa costare un pacchetto di sigarette, perché abbiamo vissuto in questa bolla ovattata che è la caratteristica (a mio parere peggiore) del viaggio organizzato, ma tant'è, ormai è fatta. Quello che mi ha invogliato è che il mio CRAL (Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori) la offriva ad un prezzo più che vantaggioso, e quindi, dopo aver coinvolto Sua Bionditudine, siamo partite da Malpensa, in un caldo mezzogiorno di inizio giugno, con appena mezz'ora di ritardo. Il viaggio è un tour abbastanza classico, che, va detto, fa un giro un po' della minchia, con una tappa sul Mar Rosso totalmente inutile, anche perché, diciamolo, se uno vuole andare in Mar Rosso non va certo in Giordania, che ha un affaccio sul mare di appena 20km. Però questo c'era e questo ho preso. Col famoso senno del poi avrei potuto scegliere meglio, ma torniamo sempre al punto di partenza. Quindi, di seguito troverete un (inutile l'ho già detto?) sunto.
Quale giorno migliore per arrivare in Giordania se non quello del matrimonio del principe ereditario? Risultato: aeroporto praticamente deserto, ci hanno requisito i passaporti per il visto, che, in occasione del giorno speciale, riporta il timbro del matrimonio reale (io vado pazza per queste cose) e poi abbiamo iniziato il viaggio della speranza verso l'hotel. Bandiere e foto della coppia reale ovunque e traffico impazzito. Roba che se per arrivare ad Amman dall'aeroporto ci si mette mezz'ora, noi ci abbiamo impiegato un'ora e mezza.
L'hotel è un enorme palazzone periferico che sicuramente appena aperto doveva essere un albergo di lusso, adesso sente un po' il peso degli anni (pure io, in fondo) ma resta assolutamente dignitoso (pure io, in fondo). E il primo giorno si è concluso con la cena nel ristorante dell'hotel, che, per una bizzarra scelta architettonica, era arredato in stile savana africana. Non ho foto a testimoniarlo, voi fidatevi.
Il giorno successivo l'abbiamo dedicato alla visita di Jerash (in arabo جرش), l'antica Gerasa, fondata dai Greci, ma diventata importante con l'avvento dei Romani, che la conquistarono nel 64 a.c. annettendola alla provincia di Siria (che corrispondeva, a spanne, agli attuali Siria e Libano). La città è la seconda attrazione turistica dello stato, dopo Petra. Quello che mi ha colpito è stato il foro, circondato da 56 colonne, che è uno dei più grandi che io abbia mai visto.
La cittadella di Amman |
Il monte Nebo è famoso (o meglio, dovrebbe essere famoso) in quanto pare sia qua che, secondo il capitolo conclusivo del Deuteronomio, Mosè ebbe la visione della Terra Promessa che Dio aveva destinato al suo popolo, poi, com'è, come non è, Mosè sul monte Nebo ci muore, lo seppelliscono in un luogo segreto e sopra ci costruiscono una chiesa. Che ha dei mosaici molto belli.
Sarà anche stato un viaggio organizzato (non benissimo) ma io ci sarei venuta volentieri anche se a Petra ci sono stata (nel lontano 2000). Detto ciò, è sempre bello leggere i tuoi resoconti di viaggio!
RispondiEliminaSarebbe stato bello ci fossi stata anche tu. Alla fine ci siamo anche divertite. E poi c'erano gatti ovunque!
EliminaVedo Petra e penso subito ad Indiana Jones ;)
RispondiElimina