26 feb 2016

The hateful eight

No, non sono fra quelli che hanno affrontato la trasferta verso l'Arcadia di Melzo per la visione della pellicola nello splendore dei 70mm, lo ammetto. In compenso me lo sono goduta in lingua originale, che è sempre meglio di niente.
E no, non sono nemmeno fra quelli che venerano Quentin Tarantino in maniera assoluta, totale e globale, perché, come dico da un pezzo, sono troppo vecchia per queste stronzate.
Il fatto che Reservoir Dogs potrebbe figurare in un fantomatico elenco dei miei film preferiti di sempre è del tutto casuale. 
Resta il fatto che quando esce un film del ragazzaccio di Knoxville la curiosità c'è, e la voglia di scoprire cosa ha combinato anche, ergo, si va in sala immediatamente (o quasi).
Considerata la durata del film (187' la versione integrale, 167' quella per i poracci) abbiamo deciso di vederlo ad uno spettacolo pomeridiano, come si addice alle vecchiette come me. 
Ho letto un po' ovunque che questo è un Tarantino "maturo". Lasciatemi dire echissenefrega. Se avessi voluto vedere l'opera di un regista maturo avrei recuperato O Velho do Restelo che Manoel de Oliveira ha girato nel 2014, alla tenera età di 106 anni. Io Tarantino lo voglio cazzaro, non maturo.


Detto ciò, resta il fatto che ho (comunque) apprezzato The Hateful Eight, che, in estrema sintesi ricorda 10 piccoli indiani che incontrano Le iene. Nella prima parte del film se ne dicono di ogni. Per poi (molto poi) passare ai fatti, tutti contro tutti che fai fatica a capire chi sono i buoni (ammesso che ce ne sia qualcuno) e chi sono i cattivi (tutti, in pratica), in un film che ci mostra il Tarantino più politicamente esplicito.
Adesso vi racconto anche qualcosa della storia, che potete tranquillamente evitare di leggere, tanto ormai la conoscono anche i morti, e che, come consuetudine, è suddivisa in capitoli.
Inizio con il presentarvi gli odiosi otto:
Kurt Russell as John Ruth aka "The Hangman"
Samuel L. Jackson as Major Marquis Warren aka "The Bounty Hunter"
Jennifer Jason Leigh as Daisy Domergue aka "The Prisoner"
Michael Madsen as Joe Gage (Grouch Douglass) aka "The Cow Puncher"
Tim Roth as Oswaldo Mobray (English Pete Hicox) aka "The Little Man"
Walton Goggins as Sheriff Chris Mannix a.k.a."The Sheriff"
Bruce Dern as General Sanford "Sandy" Smithers aka "The Confederate"
Demián Bichir as Bob (Marco the Mexican) aka "The Mexican"



Una diligenza attraversa le piste innevate del Wyoming (io adesso ve lo dico, al prossimo film con la neve mi alzo ed esco dalla sala, che tra the reventant, the end of the tour e questo, dei paesaggi innevati inizio ad averne abbastanza), a bordo ci sono John Ruth il boia che sta portando Daisy Domergue la prigioniera a Red Rock, . Lungo la strada. sotto una bufera di neve, incontrano il maggiore Marquis, vecchia conoscenza di Ruth, anch'egli diretto a Red Rock per riscuotere la taglia di tre criminali morti (a differenza di Ruth, che si è guadagnato il suo soprannome perché i suoi prigionieri - come appunto Daisy - li consegna sempre vivi).
Pensando che Marquis sia d'accordo con Daisy, inizialmente Ruth diffida, poi si lascia convincere, a patto che Marquis consegni le armi al cocchiere.
La tormenta non accenna a placarsi, e la diligenza, dopo aver percorso qualche miglio, incontra un altro uomo sotto la neve. Si tratta di Chris Mannix, figlio di un rinnegato del Sud, che afferma di essere il nuovo sceriffo di Red Rock, e anche lui troverà posto sulla diligenza.
A causa dell'imperversare della bufera di neve, lo strano gruppo dovrà far tappa all'Emporio di Minnie.
Quando arrivano non trovano né Minnie né il marito Sweet Dave ma un tizio messicano che afferma che Minnie è andata a trovare sua madre e gli ha lasciato l'emporio in gestione, più altri tre loschi figuri di cui non si sa nulla.
Ha inizio una vera e propria battaglia psicologico/verbale, in cui ognuno dei presenti nella stanza cerca di scoprire qualcosa in più dell'altro, con provocazioni continue di stampo storico-polistico-razziste e anche un po' ... lo dico? cheduemaroni, ecco, l'ho detto, poi, ad un certo punto, si aprono le danze, il sangue inizia a scorrere a fiumi, e non ce n'è davvero più per nessuno. 
Gli attori, dal primo all'ultimo, sono in stato di grazia, Samuel Jackson e Walton Goggins su tutti. 
E, fra pompini interraziali nella neve e simbolici angeli impiccati, si esce dalla sala (comunque) soddisfatti.

E se per caso vi state chiedendo perché il boia e la prigioniera si stanno divertendo così tanto, non è per la lettera di Lincoln, ma perchè hanno appena letto questa cosa su facebook:



12 commenti:

  1. Uff, speravo che almeno tu ti fossi annoiata quanto me! La prima ora, cazzarola, non finiva più. E la terza, quando finiva, era uguale, appunto, a Dieci Piccoli Indiani. Il poco che Quentin ci ha messo, sangue e frattaglie, questa volta non mi ha detto granché. :)

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  2. ah ah ah ah! ma guarda che io un po' mi sono annoiata, l'ho pure scritto! :)

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    1. Ma un po'. Io un po' grande quanto 'sto diavolo di Wyoming. :)

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  3. il primo tempo è, come si dice dalle mie parti "tamugno forte" ma il film é Tarantino al 100 per cento..filmone si, e i Subsonica debbon smettere di fumare roba scadente...

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    1. non conoscevo "tamugno" ma rende bene l'idea.
      E comunque il film mi è piaciuto, sia chiaro. Poi non siamo d'accordo su "caning" tatum, ma direi che fa lo stesso! :)

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  4. Temevo la noia,ma quei dialoghi serrati e alla Tarantino mi hanno divertito e tenuta desta fino alle esplosioni di sangue. Ho patito molto di più la parte finale, per dire, in ogni caso, un gran bell'intrattenimento, e Agatha Christie docet.

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    1. io nella prima parte ad un certo punto mi sono un po' annoiata, lo ammetto, poi però, da buona cialtrona, mi sono ripresa.

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  5. ah ah ah!
    a me i subsonica piacciono, ma a tutto c'è un limite.

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  6. Pure a me i Subsonica piacciono, però qui l'hanno fatta davvero fuori dal vaso...
    Resta che a me come film ha davvero estasiato, molto più del tanto osannato Django - che per carità, bello, ma mi ha detto fino a una certa.

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  7. i subsonica dovrebbero farsi meno o meglio...
    ciò posto, colonna sonora epica come il film in se; non il più bello di Quentin, è un po' troppo lento rispetto ad altri, ma ha dei guizzi allucinanti, la coppia di ammanettati in particolar modo

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  8. Ma secondo me i Subsonica sono caduti giù dal pero e come dei pivelli giovincelli minchioncelli e avranno pensato 'miiii, Morricone si è ispirato a noi!'. La prima parte è vero, è lunga lunga, ma poi Quentin ci ringrazia di cotanta attesa con un immenso lago di sangue. Grazie Quentin grazie!

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  9. Anche io Tarantino (che venero, o forse dovrei dire veneravo) lo voglio cazzaro e non maturo ed è per questo che The Hateful Eight è il suo film che mi ha soddisfatto di meno.
    Ma forse è solo che le mie aspettative erano troppo alte...

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