Cosa mi ha spinto alla visione di questo film?
Credo mi abbia incuriosita il titolo, perché per il resto - a parte che si tratta di un film danese del 2013, diretto da Mikkel Norgaard - non ne sapevo assolutamente nulla.
In originale è Kvinden I buret (la donna in gabbia) e no, un titolo italiano per il film al momento non esiste. Né credo esisterà, perché non mi pare che sia mai stato distribuito.
E' tratto dal romanzo omonimo di Jussi Adler-Olsen, in italia edito da Marsilio con il titolo "La donna in gabbia" (appunto). Se volete saperne di più fate un giro su 50/50 Thriller, dove troverete tutte le recensioni. Già, perché questo è solo il primo di 5 romanzi (credo l'ultimo non sia ancora stato tradotto, ma potrei sbagliarmi) a cui fanno seguito "Battuta di caccia" (Fasandræberne), "Il messaggio nella bottiglia" (Flaskepost fra P) e"Paziente 64" (Journal 64).
Dopo la solita immancabile divagazione, veniamo al film.
Che ha per protagonista l'ispettore Carl Morck (Nikolaj Lie Kaas), che si ripresenta al lavoro dopo mesi di "malattia", a seguito di una missione dall'esito tragico: un suo compagno è morto, l'altro è rimasto paralizzato e lui stesso ferito, palesemente più nello spirito che nel corpo. E, per non farsi mancare nulla, sua moglie l'ha lasciato.
Il suo capo gli comunica subito che non potrà riassegnarlo alla squadra omicidi, un po' perché, a causa del suo carattere "difficile", già prima dell'incidente nessuno voleva lavorare con lui, e un po' perché il prolungato uso (o abuso) di farmaci e alcolici non aiutano certo a farne il poliziotto più affidabile in circolazione.
Viene quindi assegnato al "Dipartimento Q", una sezione che si occupa dei cold case.
L'ufficio è nei sotterranei, e sembra un magazzino impolverato. Ad aiutarlo troverà Assad (Fares Fares), che nei due anni precedenti ha davvero lavorato in magazzino. Insomma, il Dipartimento Q sembra più che altro un refugium peccatorum, e mentre Carl si crogiola nella sofferenza Assad metterà ordine, spronando l'ispettore a reagire.
Il caso di Merete Lynggaard, giovane donna scomparsa cinque anni prima, durante una traversata a bordo di un traghetto in compagnia del fratello disturbato, archiviato sbrigativamente come suicidio, non convince Carl, per tutta una serie di piccoli particolari, che porteranno lui ed Assad ad indagare - spesso senza l'autorizzazione dei superiori - per cercare di far luce su quel vecchio caso di cui a nessuno sembra importare più nulla.
Il risultato è un film senza troppi fronzoli (del resto è una co-produzione danese-svedese-tedesca, mica hanno tempo da perdere da quelle parti) che funziona, a partire dalla strana coppia formata da Carl e Assad, di cui sentiremo ancora parlare. Probabilmente non in Italia.
Il secondo film tratto dai romanzi del Dipartimento Q, sempre diretto da Norgaard, si intitola The Absent One ed è stato campione di incassi in Danimarca nel 2014, mentre il regista del terzo capitolo, A Conspiracy Of Faith, attualmente in pre-produzione, sarà Nikolaj Arcel, che abbiamo avuto modo di apprezzare un paio di anni fa per il suo A royal affair.e che dei primi due film è stato lo sceneggiatore.
Per quanto mi riguarda, il Dipartimento Q mi ha convinta.
sai che la pubblicazione a fine mattina mi destabilizza?
RispondiEliminaNon lo sapevo.
EliminaAdesso sì.
E quindi? :)
niente, così. mi annoio, non riesco neanche a scrivere un post, rompo le palle qui e là. andate a vedere Ozon lunedì prossimo?
Eliminama non riesci a scrivere un post perchè io pubblico a fine mattina? :)
EliminaAl lunedì non riesco ad andare al cinema, c'ho judo. No, scherzo, c'ho yoga. (non scherzo).
Ma cosa? quando? Perché solo di lunedì?
Ce l'ho in casa che gira da un po' di tempo, ma adesso che l'hai recensito, gli darò volentieri una possibilità (non appena avrò terminato Boardwalk Empire, quindi da aprile in poi). Certo che, come citi in latino tu, nessuno...gratias tibi! :-D
EliminaCos'ho sbagliato stavolta? :)
EliminaNulla, che io sappia, era solo un complimento! Mi temi a tal punto? :-D :-D
Eliminamannò, c'è l'anteprima a cura del Tglff. poi esce normalmente
Elimina@Fascino: sai com'è, non avendo fatto studi classici (non avendo fatto studi di alcun genere, terrei a precisare) il rischio di scrivere minchiate è sempre in agguato. Ma so che ci sei tu a vegliare sui miei errori.... :)
Elimina@Dantès: uh, il tglff... (sempre più difficile). Vado a dare un'occhiata...
Eliminamiiiiiiiii come sei complicataaaaa
Eliminasiaaaaaaaamo coooooooosììììì, è difficile spiegare... ♪♫♪♫
Eliminaah, pensavo ♪♫♪♫ siamo fatti così, siamo proprio fatti così, viaggia insieme a noi attraverso il corpo umano ♪♫♪♫
EliminaNon sembra malaccio, anche se ai thriller europei che vanno di moda ultimamente non mi sono avvicinato più di tanto.
RispondiEliminaQua da noi vanno talmente di moda che nemmeno arrivano! :)
EliminaComunque a me non è sembrato affatto male, infatti conto di vedere presto anche The Absent One.
Mah, quasi quasi.
RispondiEliminaSe solo non avessi già altri 1000 film e serie tv da vedere... :)
un po' come tutti noi, in pratica... :)
EliminaPerò questo a mio giudizio (quindi sindacabile finché vuoi) non è niente male.
Grazie alle serie crime inglesi che il Bradipo sponsorizza in continuazione, sono entrata nel vortice del giallo e delle indagini. Io me lo segno, non so se i libri o i film, ma qualcosa passerà sicuramente dalle mie parti :)
RispondiEliminaIn effetti la curiosità di recuperare i romanzi è venuta anche a me... :)
EliminaSembra interessante mannaggia, poi quando ci sono di mezzo personaggi tormentati mi gaso tantissimo...
RispondiEliminaAllora penso proprio che Carl Morck abbia tutte le caratteristiche per piacerti! :)
EliminaInnanzitutto grazie mille per la citazione :) la serie di carl e assad è molto bella, il mio preferito è il messaggio nella bottiglia. Sapevo della realizzazione di un film su questi detective ma no che fosse già disponibile in rete, mi metto subito a caccia ;)
RispondiEliminaCitazione più che doverosa Nico, sei una continua fonte di ispirazione... Anche se non riesco a starti dietro!!!!
EliminaI primi due si trovano, buona caccia! :)
visti entrambi, e entrambi molto apprezzati. un saluto demian
RispondiEliminaAffronterò a breve "The Absent One", sono curiosa!
EliminaCiao caro!
ho appena recuperato The Absent one di cui parlo domattina....e ora grazie alla tua segnalazione mi recupero anche questo che mi sembra valido...
RispondiEliminaOh, ero sicura che Carl Morck avesse il suo perché, presto the absent One lo vedrò pure io! :)
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