8 giu 2013

in mancanza di macchie, usa le nuvole

E' stata una settimana impegnativa. 
E lo so che dopo due settimane di ferie non avrei alcun diritto di lamentarmi perché sono fresca e riposata come un bocciUolo di rosa, sono tornata ed è arrivato il caldo, abbiamo festeggiato il compleanno della Tiz,  ho conosciuto una splendida donna (e ho addirittura preso in braccio un bambino, notizia questa che potrebbe sconvolgere ben più di una persona), sono uscita a cena con l'uomo dei miei incubi, sono andata al cinema con la bionda e abbiamo riso come due cretine, il giardiniere ha ristabilito l'ordine nel mio giardino e posso sedermi in veranda tranquilla prima di andare a dormire - quando mi ricordo di andare a dormire - senza temere che dalla foresta che si era creata in quello che in origine era un prato, escano belve feroci pronte ad assalirmi. 
Ma.
In mia assenza in ufficio si è mesa in moto l'infernale macchina organizzativa per l'ennesima inaugurazione di cui, solitamente, non frega una beata minchia a nessuno. 
E a cui si deve invitare l'universo mondo di politici, assessori, faccendieri, portaborse, impresari, nani e ballerine. Ieri quando ho sentito nominare Capezzone mi si sono rizzati i peli che non ho. Due coglioni che levati. Alla fine (nel senso che generalmente siamo pronti una settimana prima dell'evento, mai prima) partono millemila inviti. Risposte, quando va di lusso, nel 50% dei casi. Adesioni, la metà. Il giorno dell'evento, per improrogabili impegni, i partecipanti effettivi si sono ridotti ad un quarto del numero iniziale. Più della metà sono addetti ai lavori, nani e ballerine e amici degli amici degli amici. 
La cosa positiva è che, non essendo presente, a questo giro non sono stata coinvolta nell'operazione.
La cosa tragica è che, invece, essendo presente (per modo di dire) è stata coinvolta lei.
La leggendaria BCSdTR.
Signori miei.
Un'insulto alla gente che lavora, ma soprattutto a coloro i quali un lavoro non riescono a trovarlo manco pagando.
Il problema, con certe persone, è che l'unica cosa che sanno fare bene è CREDERE di saper lavorare. Ovviamente benissimo, anzi, pure meglio. Le poche volte che si trovano con un compito da eseguire, lo fanno, generalmente male, ma pensano che meglio di così nemmeno Dio, Allah, Einstein  e il Grande Cocomero in un brain trust di cervelli che nemmeno al CERN di Ginevra. Essendo inoltre totalmente avulsi all'umiltà, pretendono anche di spiegarti come si lavora secondo loro. Roba che la teoria del caos sembra nulla, al confronto.
Vederla lavorare è peggio che sentirla ridere mentre legge i commenti su feisbuc, tuitter o instaminchia, o attraversa i corridoi dell'ufficio, telefono in mano e auricolare attivato, sbraitando in modo che tutti possano sapere - volenti o nolenti - i cazzi suoi. La regina incontrastata della pablicrelescion. Non ci eravamo ancora riprese dal dramma personale "sequestro del mezzo" e siamo piombate nel bel mezzo della catastrofica vicenda professionale della perdita dei dati.
Da più di una settimana sta lavorando ad un database di indirizzi che viene condiviso con collega G e Ingegnere Responsabile del Servizio.
Collega G si è permessa di correggere delle minchiate apportare delle modifiche al lavoro di BCSdTR. Non l'avesse mai fatto. E' partito un pippone sul fatto che lei sa come si gestisce una tabella e che adesso aveva perso una giornata di lavoro. Così ha chiamato il CED per farsi rimandare il file precedente, recuperando i dati di backup. Ed è andata avanti per almeno un'ora dicendo che l'utilità di lavorare in rete era quella, altrimenti tanto valeva lavorare in C se poi non era possibile recuperare i dati e bla bla bla e bla bla bla. Concludendo con un "del resto se si chiama SERVER un motivo ci sarà".
Io ringrazio solo di essere estranea all'operazione, perchè dubito che potrei uscirne viva.
Già così faccio tanta fatica.
E all'inaugurazione manca ancora un mese. 

11 commenti:

  1. Ne ho anch'io una così in ufficio, ma credo sia peggio della tua...anche se anch'ella è bionda e con le tette rifatte...e l'arroganza signora mia, l'arroganza e la spudoratezza...con tutto quello che c'è fuori...a volte son convinto che l'unica soluzione sia il signor Kalash Nikov ;-)))

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    1. Organizziamo un party, io invito Mr. Uzi.

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  2. fai conoscere capezzone alla tua "collega".... chissà, potrebbe nascere qualcosa di serio!

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    1. Bisogna andare per ordine: prima bisognerebbe spiegarle chi è capezzone.

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  3. Questi sono quei rarissimi momenti in cui ringrazio di essere disoccupata. (No vabbè, n'è vero) XD

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    1. Tu non hai idea, e sembro esagerata, ma io a fine giornata sono stremata!

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  4. Per un attimo ho pensato "ma l'ho scritto io per caso??". Sono nella stessa situazione, con la differenza che da me l'idiota è pure uomo e carissimo amico del mio capo. Che quando oso fargli notare che sta facendo una minchiata si agita e mi urla di portare rispetto... (Se lo incontro per strada giuro che lo investo)
    Hai tutta la mia solidarietà.

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  5. Donna? Ci si può definire donna con un'età mentale di 15 anni? ;)
    E poi UN bimbo?
    IL bimbo.
    No va beh sono di parte ma non è colpa mia se é perfetto e meraviglioso ed espressivo e dolcissimo e...

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    1. Oh, si che si può! Donna, e pure splendida, confermo.
      E lo so che quel bimbo è IL bimbo, ma non volevo sembrare morbosa... :)

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    2. Il Bimbo è bello e basta (ed io non sono di parte -o forse si?-) :D
      E questa tizia andrebbe eliminata dalla faccia della terra. Cosazza inutile. Braccia sprecate all'agricoltura...

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