15 dic 2012

La parte degli angeli


La mia personale trilogia del whisky. Nel giro di un mese.
Dopo Whisky Galore! e Lawless, a chiudere il cerchio la botte è finalmente arrivato Ken Loach. Finalmente, perchè lo aspettavo al TFF, ma il vecchio guerriero si tenne.
Mi sento praticamente obbligata - una di queste sere - ad attaccarmi alla bottiglia di Laphroaig che fa bella mostra di sè nel mobile bar. Credo me l'abbia regalata il mio capo, prima di scoprire che io preferisco il Rum.
Dicesi parte degli angeli quel 2% di scotch che evapora ogni anno dalla botte.
Lo dico subito? Lo dico subito.
Al momento del "torbato e grumoso" io ho patito parecchio. Ma tanto proprio.
Ma veniamo al dunque.
Il film inizia nelle aule del tribunale di Glasgow, dove un gruppo di personaggi che non esiteresti a definire perdenti cronici, viene condannato, a seconda del reato commesso, ad un monte ore da impiegare in lavori socialmente utili. Fra loro Robbie (Paul Grannigan, davvero notevole) condannato per un pestaggio. Robbie ha una compagna, Leonie, che sta per renderlo padre. Quando la ragazza ha le doglie e viene portata in ospedale, Harry, il sorvegliante, accompagna Robbie, che al suo arrivo, viene pestato a sangue dal padre e dagli zii della ragazza, che gli impediscono di vederla.
Harry si prende a cuore quel ragazzo ospitandolo a casa sua e, quando il giovane riceve la telefonata che gli annuncia la nascita del figlio, per festeggiare apre una bottiglia di whisky invecchiato 32 annı.
La prima reazione di Robbie all'assaggio non è delle più entusiastiche ma ben presto inizierà ad apprezzare il liquore e, invitato da Harry a partecipare ad una degustazione ad Edimburgo, a cui si aggregano Albert, Mo e Rhino, si scoprirà un naso e un palato fino.
La notizia della messa all'asta di una pregiata botte di whisky dal valore inestimabile è troppo golosa per lasciare i nostri "eroi" indifferenti. Infatti, dopo aver indossato il kilt partiranno alla volta delle highlands, cercando, anche se in maniera non proprio ortodossa, di dare finalmente una svolta alle loro vite.
Perché non è mica sempre vero che l'alcool nuoce gravemente alla salute.
Soprattutto quando - come in questo caso - è spirito che si fa speranza, e riscatto, e futuro.
  

6 commenti:

  1. Ti ho scovata grazie a Ford...vedo che Loach ha fatto pieno centro anche qui. Ancora più curiosa e impaziente di vederlo. Ti seguo con piacere d'ora in poi, complimenti x il blog!!! Passa a trovarmi se hai voglia...;-)

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    1. Ciao Valentina, ben arrivata da queste parti! Al confronto di Ford sono una dilettante, però! :)
      Passerò senz'altro a leggerti!

      Loach ha di nuovo fatto centro, con questo film, cerca di non perderlo!

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  2. lo vedrò a breve, ma dopo il parere positivo tuo e di ford ho paura ahaha :)

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    1. Ah ah ah ah!
      A questo punto sono proprio curiosa, cerca di vederlo in fretta! :)

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  3. come ho raccontato di là da Ford ho avuto un'esperienza di degustazione di Lagavulin assolutamente devastante! però io e il whisky procediamo su coordinate opposte...

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    1. Addirittura devastante? :)
      Ammetto che il whisky non sarebbe la mia prima scelta, ma ogni tanto non disdegno.
      Appena mi viene in mente qualcosa che non riesco a bere te lo dico, eh? E pensare che ero un'adorabile donnino astemio, fino a un po' di anni fa! ;)

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