“La vita è come leccare miele da un cactus”
Quando, qualche mese fa, ho visto per la prima volta il trailer di “killer elite” ho capito immediatamente che quel film lo volevo vedere. Perchè sì sa, oltre ad essere una fine intellettuale, sono anche estremamente romantica e sognatrice. E nel trailer, fra esplosioni, inseguimenti, sparatorie e gente che si corca di mazzate, c’era tutto quello che una romantica sognatrice, appunto, può desiderare. Oltre a Jason Statham. Ok, non sarà un dio della recitazione, per carità. Ma lo sapete meglio di me che non sempre si può avere tutto, dalla vita.
Per farla breve, quando il film è arrivato in sala, con non poca delusione ho scoperto che, in città, veniva proiettato solo in un paio di multiplex, di quelli che io – come regola di vita - evito come le merde sul marciapiede. Ma nello scorso week end lo hanno inserito anche nella programmazione di una sala in centro città e così io e la bionda ieri sera (che giovedì c’è la partita) siamo andate a vederlo, pronte ad assistere ad una cazzata di proporzioni fotoniche.
E invece.
Cioè, non manca niente, eh? Inseguimenti, esplosioni, sparatorie, mazzate, ma, quasi incredibile, c’è anche una storia. Vera. Che si basa su fatti realmente accaduti, negli anni 80, in Oman, raccontati nel libro The Feather Man scritto nel 1991 da Ranulph Fiennes, che all’epoca fece scandalo e venne ovviamente smentito dal governo di sua maestà.
Killer professionisti, servizi segreti, SAS (Special Air Service, principale forza speciale del Regno Unito), torbidi intrighi internazionali, controspionaggio, emiri, omicidi, vendette.
Non sarà un capolavoro del genere, ma è sicuramente molto di più di quanto si possa immaginare vedendo il trailer.
Che, nella colonna sonora, può vantare anche questa.
Se vi pare poco.
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