6 dic 2011

le lacrime amare di petra von kant ci fanno una pippa.

Archiviata la pratica TFF sono tornata alla vita di sempre.
Ci aggiungerei anche un purtroppo, ma non voglio correre il rischio di sembrare eccessivamente melodrammatica, che non mi si addice.
Sono stata ricatapultata qui giusto in tempo per vedere le lacrime della Fornero. Che non sono nulla in confronto a quelle che verseremo noi fra poco. E mi limito alle lacrime solo perchè, lo sapete, sono un’inguaribile ottimista, malgrado tutto.
Però mi sono resa conto di essere un po’ stanca. Ieri sera sono andata a letto presto. E alle 21.30 probabilmente dormivo già. Anzi, togliamo pure il probabilmente, visto che una mail delle 21.33 l’ho letta attorno a mezzanotte, quando mi sono svegliata dopo un sogno curioso. Ricordo che c’era la Espe, e stavamo facendo qualcosa di strano. Ma non ricordo cosa. Ho spento la televisione, ho risposto alla mail e ho ripreso a dormire, cercando di non disturbare troppo settechilidigatto.
Sarà che la Espe l’ho vista domenica. Lo spritz più cattivo che la storia ricordi è riuscito comunque a diventare la cosa migliore della giornata. E anche qua, senza nulla togliere alla piacevolissima compagnia della signora di cui sopra, che – fra le altre cose - stamattina mi ha praticamente risolto un quarto del prossimo ponte, ci sarebbe da discutere sul modo in cui tendo a riempire le mie giornate.
Ne parlavo anche ieri con la Sister, del fatto che mi è sufficiente non stare dentro casa per star meglio. Che dovrebbe essere il posto dove uno vorrebbe rifugiarsi per lasciare fuori tutto il resto, solitamente. Ecco, per me è esattamente il contrario.
Sono insofferente. Più del solito, intendo. Potrei dare la colpa all’appropinquarsi delle feste. Di sicuro non posso incolpare lo stress da regalo, perchè ho smesso di farne. Anche se probabilmente qualche pacchettino per qualcuno alla fine ci sarà. Perchè fare regali dopotutto mi piace. Credo che mi piaccia quasi più farne che riceverne. Guardare chi scarta il pacchetto, e vedere aprirsi un sorriso che parte dagli occhi mi fa capire che il pensiero è stato apprezzato. Perche uno sguardo non mente. E rimane impresso.
Più dei gesti.
Più delle parole.

8 commenti:

  1. No scusa... mi è sembrato di capire che volevi farti riempire qualcosa...! ;)

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  2. oh sì, hai capito bene. stavo parlando di farmi riempire... le giornate. ;)

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  3. Ah, ecco... allora avevo capito male! ;)

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  4. se insisti puoi anche riempirmi il serbatoio della Clio, eh? ;)

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  5. se le riempio ancora un po', le mie giornate, scoppiano :DD

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  6. No no... che di questi tempi non ho liquidità in abbondanza (e non pensare male...)

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  7. @semper: anche le mie per fortuna sono abbastanza piene, poi arriva il week end e inizierei a sbattere la testa contro il muro!

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  8. @cagnaccio: io pensare male? ma come ti viene in mente? ;)

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