Ozpetek è una certezza.
Tu entri in sala e già sai che troverai
gente diversamente eterosessuale seduta a tavola che
mangia.A questo giro siamo a Lecce, a casa della famiglia
Cantone, proprietaria di uno dei più importanti pastifici della
zona.In vista di una fusione societaria, l’autoritario
capofamiglia convoca per l’occasione il figlio minore Tommaso, da anni
trasferitosi a Roma per studiare, secondo loro, economia e
commercio.Tommaso però non ha studiato economia e commercio, si è
iscritto a lettere, sogna di diventare scrittore e vuole approfittare della
riunione di famiglia per confessare di essere gay. Peccato che nel corso del
pranzo, il fratello Antonio, che ha sempre lavorato nella fabbrica di famiglia,
lo anticipi sul tempo, dichiarando a sua volta la sua omosessualità, di fronte
ad una famiglia che lo ascolta incredula, prima divertita pensando si tratti di
uno scherzo, poi terrorizzata per il disonore che si abbatterà sulla famiglia
quando la cosa si verrà a sapere e il padre (quell’Ennio Fantastichini che
sempre per Ozpetek in “saturno contro” dichiarava, alla disorientata madre di
Lorenzo – Lunetta Savino – “Gay io? No, io sono frocio”) rimane talmente scioccato dalla rivelazione
da avere un infarto, il che costringe Tommaso a rivedere i suoi progetti, e a
prolungare il suo soggiorno in Puglia.Frequentando da anni quasi
esclusivamente amici gay, ho riso parecchio. Mi sono emozionata con Ilaria
Occhini, bella con tutte le sue rughe che non ne nascondono il fascino, mi sono
commossa di fronte a tutti quei dolci, e ho invidiato la collezione di scarpe
che sfoggia Nicole Grimaudo.
Non farti mai dire dagli altri
chi devi amare e chi devi odiare.Sbaglia per conto tuo, sempre.
chi devi amare e chi devi odiare.Sbaglia per conto tuo, sempre.
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