Bologna Bologna?
Sì.
Dicono che siete così simpatici!
...’nsomma...
Bologna, anni 90.
Lo stesso giorno in cui sposa la madre dei suoi due figli, Luciano saluta i bambini e, mentre l’inseparabile “professore”, personaggio amorale, anafettivo, asettico, e, last but not least, a stronzo, fa firmare all’ingenua donna documenti con i quali cederà al marito tutti i suoi beni immobili, se ne va. La scena si sposta a Roma, ai giorni nostri, e ritroviamo Luciano a capo di una holding immobiliare costruita su frodi abusi e ricatti, e nonostante questo sull'orlo del tracollo. Per arginare il disastro finanziario Luciano, consigliato da un entourage senza scrupoli capeggiato dal solito professore, sta per sposarsi con una ricca signora romana politicamente ben introdotta, e, per l’occasione, convocherà a Roma Baldo, il figlio più piccolo, se possibile ancora più ingenuo della madre e, come lei, nonostante tutto, affezionato a quel padre che non ha più rivisto dal giorno del matrimonio e che li ha lasciati in miseria.
Bravi tutti gli interpreti, compreso il lifting di Sydney Rome.
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