Ben Affleck in questo film è immenso.
No, fermi, che avete capito? Intendo dire che è ENORME. Roba che più che "bisteccone" sembra l'intera macelleria, dopo che si è mangiato pure il macellaio.
Poi. vabbè, gli metti a fianco quello scricciolo di Anna Kendrik, una che riesce ad essere addirittura più bassa di me, e capisci che il buon Ben è davvero in forma (di parallelepipedo).
Detto ciò, questo The Accountant è un mix non perfettamente riuscito tra dramma familiare, action movie, thriller poliziesco e forse qualcos'altro che al momento mi sfugge, ed il risultato è... mah, bah, alla fine nemmeno così terrificante, ma sicuramente un progetto forse troppo ambizioso per un risultato un po' scamuffo.
Gavin O'Connor dirige un film che ogni tanto si ingarbuglia nei vari flashback sull'infanzia del protagonista e sui vari episodi del suo passato, che a volte più che spiegare il why e il because appesantiscono una trama già di suo inutilmente contorta.
Il nostro Ben interpreta Christian Wolff, un piccolo genio della matematica. Fate conto di trovarvi di fronte a John a beautiful mind Nash imprigionato dentro il corpo di Chuck Norris.
Wolff soffre di una forma di autismo ad alto funzionamento (non so dirvi se sia un'altra definizione della sindrome di Asperger o se si tratti di due patologie differenti, nel film - doppiato - l'Asperger non viene mai nominata) e ha sviluppato un talento matematico che l'ha spinto, negli anni, a diventare un contabile con un anonimo studio nei sobborghi di Chicago, e, al tempo stesso, la persona che gestisce gli affari di tutte le organizzazioni criminali del globo, dalla mafia ai cartelli della droga, senza trascurare terroristi arabi, oligarchi russi e chi più ne ha più ne metta.
Un bel giorno viene incaricato da un'importante compagnia del campo della robotica, per indagare su un presunto ammanco scoperto dalla giovane contabile della società (la Kendrik) e da quel momento il granitico e rigorosissimo Chris si troverà invischiato in un affare loschissimo, e, mentre la Divisione crimini del dipartimento del Tesoro è sulle sue tracce, dovrà mettere a prova tutte le sue capacità, non solo intellettive, per riuscire a capire chi (e cosa) c'è dietro la truffa della società da cui è stato ingaggiato.
Poi. vabbè, gli metti a fianco quello scricciolo di Anna Kendrik, una che riesce ad essere addirittura più bassa di me, e capisci che il buon Ben è davvero in forma (di parallelepipedo).
Detto ciò, questo The Accountant è un mix non perfettamente riuscito tra dramma familiare, action movie, thriller poliziesco e forse qualcos'altro che al momento mi sfugge, ed il risultato è... mah, bah, alla fine nemmeno così terrificante, ma sicuramente un progetto forse troppo ambizioso per un risultato un po' scamuffo.
Gavin O'Connor dirige un film che ogni tanto si ingarbuglia nei vari flashback sull'infanzia del protagonista e sui vari episodi del suo passato, che a volte più che spiegare il why e il because appesantiscono una trama già di suo inutilmente contorta.
Il nostro Ben interpreta Christian Wolff, un piccolo genio della matematica. Fate conto di trovarvi di fronte a John a beautiful mind Nash imprigionato dentro il corpo di Chuck Norris.
Wolff soffre di una forma di autismo ad alto funzionamento (non so dirvi se sia un'altra definizione della sindrome di Asperger o se si tratti di due patologie differenti, nel film - doppiato - l'Asperger non viene mai nominata) e ha sviluppato un talento matematico che l'ha spinto, negli anni, a diventare un contabile con un anonimo studio nei sobborghi di Chicago, e, al tempo stesso, la persona che gestisce gli affari di tutte le organizzazioni criminali del globo, dalla mafia ai cartelli della droga, senza trascurare terroristi arabi, oligarchi russi e chi più ne ha più ne metta.
Un bel giorno viene incaricato da un'importante compagnia del campo della robotica, per indagare su un presunto ammanco scoperto dalla giovane contabile della società (la Kendrik) e da quel momento il granitico e rigorosissimo Chris si troverà invischiato in un affare loschissimo, e, mentre la Divisione crimini del dipartimento del Tesoro è sulle sue tracce, dovrà mettere a prova tutte le sue capacità, non solo intellettive, per riuscire a capire chi (e cosa) c'è dietro la truffa della società da cui è stato ingaggiato.
Per girare questo film Ben Affleck ha imparato, oltre a judo e Jiu-jitsu, alcuni rudimenti del pentjak silat. Pare che abbia affermato "Questa tecnica di arti marziali non si è vista quasi mai sullo schermo, quindi risulta abbastanza nuova".
Alla luce di questa incauta affermazione, possiamo quindi tranquillamente stabilire che il povero Ben non abbia mai visto quel gioiellino indonesiano che risponde al nome di "The Raid", dove il pentjak silat la fa da padrone per almeno tre quarti di film.
Ha altresì affermato che quello di Christian Wolff "è sicuramente il personaggio più interessante che abbia mai interpretato" e qua possiamo anche credergli. Del resto per interpretare un uomo che non riesce ad esprimere emozioni, chi meglio di lui e della sua inespressività?
Ha altresì affermato che quello di Christian Wolff "è sicuramente il personaggio più interessante che abbia mai interpretato" e qua possiamo anche credergli. Del resto per interpretare un uomo che non riesce ad esprimere emozioni, chi meglio di lui e della sua inespressività?
Nel cast, oltre alla già citata Anna Kendrik troviamo anche J.K.Simmons, John Lithgow e Jon Bernthal.
Non mi ispira granchè.
RispondiEliminaMagari lo recupererò giusto come riempitivo.
Ci sono anche alcune scene divertenti, come riempitivo ci sta! :)
EliminaDa bisteccone Galeazzi a bisteccone Affleck! XD
RispondiEliminaMi sa che è la stagione dei trhiller all'acqua di rose da vedere al sabato sera quando non si ha voglia di uscire, meglio di niente!
sì, sul divano avvolti nella copertina di pile è perfetto!
EliminaAncora non riesco a capire se volevano fare un film sparatutto/pentjak silat e hanno usato "l'autismo" come pretesto per renderlo diverso e più profondo, o se volevano fare un film "sull'autismo" e per farlo diverso l'hanno trasformato in uno sparatutto/pentjak silat.
RispondiEliminaNon me ne voglia quel bisteccone di Ben, ma non è un film per me essendo piuttosto meh.
secondo me non sono riusciti a capirlo nemmeno loro, è un film dalla collocazione incerta! :)
EliminaMi attira e non,vediamo cosa dice il capo ;)
RispondiEliminaCerto che Ben,a parte rari guizzi(Argo),sullo schermo è sempre abbastanza noiosello XD
In effetti funziona molto meglio quando i film li dirige o li sceneggia... quello che è strano e che sia comunque un attore così famoso nonostante ogni suo ruolo non sia esattamente memorabile! :)
EliminaPer me è davvero un grande attore e di sicuro non me lo perderò ;)
RispondiEliminaGuarda, qua è grandissimo! ;)
EliminaProverò a vederlo.
RispondiEliminaSe l'enorme Ben Affleck non occupa l'intero schermo e mi consente di farlo, almeno... :)
Se non lo guardi sul tablet ce la puoi fare! :)
EliminaCiao BelDonnino, a me non è dispisciuto, il film!!! Il bisteccone è così grosso perché ormai interpreterà l'uomo pipistrello per i prossimi 10 film DC.
RispondiEliminaMa ciao!
EliminaMa alla fine nemmeno a me è dispiaciuto, sia chiaro! però è un po' un ibrido che strizza l'occhio a troppi generi!
Affleck quando si deciderà a fare il regista a tempo pieno?
RispondiElimina...scema che sei...
RispondiEliminapensa che quando ho letto che era "immenso", in questo film, mi è venuto in mente "Cavoli, quanto mai non sono andata al cinema a vederlo, vacca di quella gallina!", ed invece, come avevo sospettato, sarebbe il caso che Ben si limitasse a fare il regista, cosa nella quale è proprio bravino, anche nell'auto dirigersi, piuttosto che fare l'attore protagonista per altri, cosa nella quale è da quello sfigatissimo Batman, che penso essere inadatto!