15 ott 2015

Film in volo

La scelta dei titoli sui voli di Qatar Airways è sterminata. Dalle prime visioni ai classici, oltre ad un sacco di titoli bollywoodiani e una caterva di film orientali, per non parlare dei film per bambini, le serie tv e non so che altro. Credo manchino solo i porno. 
Come spesso capita quando c'è troppa scelta, come nei ristoranti con i menu di settordici pagine, ero davvero indecisa e ho finito per guardare fondamentalmente roba non troppo impegnata, perchè si sa, il film "da aereo" vuole leggerezza.
E così fu che la poison si diede al recupero di alcune pellicole sfuggitele negli ultimi tempi, cominciando da

PITCH PERFECT (aka "Voices)
Commedia teen-musicale con protagonista Anna Kendrick nel ruolo di Beca, che arriva alla Bardem University con l'intenzione di abbandonarla il più in fretta possibile per trasferirsi a L.A. e diventare una DJ. Invece finisce per entrare nel coro a cappella delle Bardem's Bella, il cui obbiettivo è arrivare all'esibizione al Lincoln Center di New York dove ogni anno si disputa la gara tra cori dei vari college americani. 
Prevedibile e leggero, regala qualche risata - grazie soprattutto a Rebel Wilson - la solita razione di buoni sentimenti e parecchie esibizioni canore.

PITCH PERFECT 2

Mi piacerebbe davvero raccontarvi qualcosa di questo film, ma ammetto che dopo 10 minuti ho iniziato ad annoiarmi e ho lasciato perdere per dedicarmi ad una sana pennica aerea.

TRUE STORY
Ma tu pensa, un film con James Franco.
E che fai, non lo guardi? Saranno almeno due settimane che non ne vedo uno!
Anche perché non mi pare - ma potrei sbagliarmi - che in Italia sia uscito, né che sia prevista una sua uscita imminente. 
Il film, diretto da Rupert Goold, è interpretato, oltre che da James Franco, da Jonah Hill, Felicity Jones e altra gente semisconosciuta, mentre fra i produttori figura Brad Pitt, che con Hill aveva già lavorato nel 2011 in Moneyball. E' tratto - incredibilmente - da una storia vera, casomai dal titolo vi fosse sfuggito, e racconta di Michael Finkel, reporter del New York Times che un bel giorno viene licenziato e tenta inutilmente di trovare un nuovo lavoro, finché riceve una telefonata dove gli parlano di Chris Longo, uno dei maggiori ricercati dell'FBI in quegli anni (inizio 2000), che, al momento della sua cattura, avvenuta in Messico, ha detto di chiamarsi Michael Finkel. 
Il vero Finkel, curioso di scoprire perchè Longo - accusato di aver ucciso sua moglie e i suoi tre bambini - abbia assunto la sua identità, gli scrive, e Chris accetta di incontrarlo e di raccontargli tutto, a patto che il giornalista gli insegni a scrivere. Ha così inizio un sottile gioco psicologico tra i due uomini, fatto di verità e menzogne, fino al giorno del processo.
Storia indubbiamente interessante, ma gli manca quel certo non so che che ti fa arrivare alla fine non del tutto soddisfatta. In due parole, film dal potenziale inespresso.

THE HEAT (Corpi da reato) 

Lo ammetto. 
Ho riso come una deficiente.

deficiente
de·fi·cièn·te/
aggettivo e sostantivo maschile e femminile
  1. 1.
    aggettivo
    Notevolmente scarso sul piano della disponibilità o del rendimento; part., di scolaro insufficientemente dotato o preparato.
  2. 2.
    sostantivo maschile e femminile
    Persona totalmente o parzialmente minorata sul piano intellettuale; com., cretino, scemo, con una vena di compatimento ( è un povero d. ) o come epiteto offensivo ( sei un d.! ).

Classico buddy-movie in versione femminile con Sandra Bullock detective dell'FBI prima della classe, perfettina, precisina, pignola, spaccacoglioni, insopportabile e antipatica a tutti e Melissa McCharty agente della polizia di Boston sboccata, volgare e dai modi spicci, insomma, un po' come me ma vestita peggio. Quando la prima viene mandata a Boston a seguire un'indagine, si ritroverà suo malgrado a dover lavorare in coppia con l'agente di Boston, ma nessuna delle due è abituata (né capace) a lavorare in coppia, e inizialmente i rapporti tra le due non sono esattamente distesi. 
La trama è ovviamente superclassica e prevedibile, ma le due ore in aereo sono davvero volate.
Ah.
Ah.
Ah.
Sì, lo so, sono scema.

FAST & FURIOUS 7


Non ho potuto, saputo, voluto resistere.
La saga di F&F, giunta al settimo (e immagino ultimo, vista la prematura dipartita di Paul Walker, ma non ci giurerei) capitolo regala due ore abbondanti di godimento puro. Se siete dei tamarri vi piace il genere. 
E se vi piace credere un po' a qualunque cosa, tipo che le macchine volano e che le sospensioni sono indistruttibili, o altre cose sullo stile, tipo che non muore mai (quasi) nessuno.
I nostri eroi sono tornati ognuno alle proprie vite, quando arriva bello bello Giasone nostro nei panni del fratello della buonanima di Owen Shaw, e per iniziare a far capire chi è mi manda all'ospedale l'agente Hobbs. Ma che, si fa così?
Shaw vuole ovviamente vendicarsi di Toretto & family, e, dopo aver mandato Hobbs all'ospedale informa Dom - con un pacco bomba proveniente da Tokyo  che gli distrugge casa - che Ham è morto. E si mette in moto la baracca, con Dom che riunisce la squadra per dare la caccia a Deckard Shaw, non prima di aver fatto un salto a Tokyo a recuperare il corpo di Ham, e, con l'aiuto di Mr.Nobody Kurt Russel (call me Nobody?) che li aiuterà a catturare Shaw se la famiglia recupererà l'occhio di Dio, i nostri partono. Destinazione Caucaso, poi un giro veloce ad Abu Dhabi (che se si fermavano una settimana in più la radevano al suolo) e ritorno a L.A. per lo scontrone definitivo con Hobbs che decide che è giunta l'ora di togliersi il gesso e tornare a lavorare per poi arrivare al gran finale con la famiglia riunita che guarda Brian e Mia (di nuovo incinta) giocare sulla spiaggia col figlioletto.
E, dopo esserti divertita per due ore, arriva puntuale anche la lacrimuccia.









INSIDE OUT
Vi ho mai detto che sono una brutta persona?
Lo ripeto, perché, dopo aver letto "capolavoro" un po' ovunque, mi sono messa a guardare anche l'ultimo film della Pixar. e, fra Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, al ventesimo minuto di me si è impossessata Noia.
Come?
Non è una delle protagoniste?
Lo dite voi.

17 commenti:

  1. Posso dire qualcosa solo su Inside out, che ho trovato abbastanza sciapo, ma del resto non ho 8/10 anni, quindi per come la vedo io è giusto, un cartoon (o come si chiamano adesso) che piaccia a me ha fallito il suo scopo di intrattenimento per fanciulli!

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    1. e sai che io ogni tanto mi faccio prendere dalle pippe mentali, e quando leggo "oddiochefilmmagnificononvedevounarobacosibelladaitempidellasilo" mi chiedo cosa ci abbiano visto tutti, o, più semplicemente, cosa non ci ho visto io... poi tempo 38 secondi e mi passa, me ne faccio una ragione e via... :)

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    2. Eh, io anche per menoi di 38 secondi, generalmente penso che gli altri sbaglino a vederci cose che non ci sono, ma il mio ego è smisurato! :-D

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    3. sai che io sono un pelo più modesta... :)

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  2. mamma mia, ma quanto è durato il volo???

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    1. eh, fra il viaggio di andata e quello di ritorno le sue belle 24 ore... :)

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  3. Anche tu Pitch Perfect? Ahahahaha, anche io! Poi anche The Duff, Jurrasic World e altra roba che ora non ricordo perché poi ero in coma!

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    1. Quello l'ho guardato in previsione di vedere anche il 2, che poi invece ho stoppato...
      Avevo anche a disposizione "via dalla pazza folla", ma non avevo voglia di vederlo e mi sono data alle cagate... :)
      (l'anno scorso fra le serie tv c'era anche True Detective, e mi ero illusa di trovare la seconda stagione quest'anno... invece niente, uffa!)

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  4. come non ti è piaciuto Inside Out....come...comeeeeeee!!!

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    1. ah ah ah ah ah!
      non lo so come mai, ma è successo... :)

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  5. dunque, sì, è vero, sei una brutta persona. soprattutto se piangi con Fast & Furious e non con Inside out. ma che davero c'è in giro un film con James Franco che non ho visto negli ultimi 12 mesi?

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    1. vero vero, c'è...

      allora, io NON HO PIANTO. Mi è scesa la lacrimuccia assassina nel finale, quando hanno fatto il megatributone al povero Paul Walker.

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  6. Guarda, quello che mi intriga di più è "The Heat". Pitch Perfect l'ho visto un po' di tempo fa e non m'era dispiaciuto, chiaramente il seguito non lo prendo nemmeno in considerazione. A supporto del tuo discorso, ieri sera sono andato a vedere "The Martian" al cinema, dopo aver letto recensione entusiastiche, e l'ho trovato piuttosto banale. Bacioni

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    1. The Martian non è un film entusiasmente ma a me è piaciuto, caruccio, ottimistico. Sconta avere un finale telefonato, ma è gradevole. L'entusiasmo lo lascerei da parte, però! Ma ora che hai conosciuto Danty sei un uomo diverso, nevvero tesssoro? :-)

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    2. tipo che lui non rimane per sempre su Marte? no, non ci posso credere!

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  7. Un po' brutta persona lo sei, io con Inside Out continuo a gridare al capolavoro e a commuovermi al solo pensiero... Nostalgia canaglia, del film come di quei sentimenti contrastanti di preadolescenza.

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    1. Sì, sono davvero una bruttissima persona, è vero ! :)
      (e credo di aver anche dimenticato completamente i sentimenti contrastanti preadolescenziali. Aggiungerei per fortuna, anche . . . )

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