e/o la tiepida cazzata della
sera.
Il film esce oggi nelle sale e io ho avuto la fortuna di
vederlo ieri sera in anteprima.
Fortuna nel senso che ho risparmiato i soldi del
biglietto, ecco.
Will, consulente finanziario, arriva in Spagna per una
vacanza. All’aeroporto gli comunicano che il suo bagaglio è rimasto a San
Francisco. Lui ha già i cazzi un po’ inchianati perchè è un periodo delicato sul
lavoro, la sua ditta sta per andare dal culo e lui deve passare una settimana
sulla barca dei genitori, in compagnia del padre (brusuillis) con cui ha un
rapporto vagamente conflittuale.
Dopo l’ennesimo scontro col burbero genitore, abbandona
la barca a nuoto e, quando vi fa ritorno, scopre che la sua famiglia è sparita.
Torna a nuoto in paese, va alla polizia, dove lo vogliono arrestare, ma arriva
il padre (sempre brusuillis) che lo salva e gli svela di non essere un
organizzatore di eventi, ma un agente di un compartimento speciale della CIA, ed
è quello il motivo per cui il resto della famiglia è stato rapito. Anche se non
si capisce molto bene da chi. Mentre dalla costa arrivano in un batter d’occhio
a Madrid – che uno si chiede che strada abbiano fatto per arrivarci così in
fretta – Will è leggermente perplesso.
Raggiungono la casa di una vecchia conoscenza di
brusuillis, la perfida Carrack, e, mentre lui aspetta che il padre cerchi di
risolvere il problema, un cecchino gli spara.
Che se vai a vedere un film con brusuillis, e brusuillis
muore ancor prima di metà film, tu ci rimani un po’ male, ecco.
Da quel momento Will inizia a fuggire, di corsa, in auto,
in moto, buttandosi dai tetti, con gente che gli spara, lo ferisce, lo corca di
mazzate, gli cauterizzano una ferita con un cucchiaio incandescente, che al
confronto Rambo che si ricuce fa quasi tenerezza. Insomma, cose che pure Mike
Tyson farebbe fatica a rialzarsi, figuriamoci un consulente finanziario di San
Francisco. Ma, dato che Will sta studiando da Superman, ce la fa come se niente
fosse.
E pure noi, riusciamo ad arrivare quasi indenni alla fine
del film.
Nel dubbio, evitatelo.
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