Perché a salire e a scendere in metropolitana di scale mobili a New York se ne incontrano davvero molto poche.
Ciao, sono tornata. Già da una settimana, fra l'altro.
Sti cazzi.
Non so voi, ma io al posto vostro lo direi.
Comunque, New York continua ad essere splendida, e ti fa consumare tanti di quei passi che quando arriva la sera non vuoi nient'altro che un letto. O, in alternativa, qualcuno che ti porti in braccio. Cosa che se si è, come nel mio caso, diversamente magre, diventa oltremodo improponibile.
Però ho constato con piacere che ai ne(G)ri continuo a piacere anche stagionata.
Il nostro hotel si trovava a Chelsea, nel "flower district". La colazione costava 18$, ma, vuoi perché era cara, vuoi perché il personale era simpatico come la sete nel deserto, tutte le mattine raggiungevamo lo scalcagnatissimo "The Greek corner" all'angolo tra la 7^ e la 28^ strada e facevamo colazione in questo locale, classico diner americano, con lunga fila di sgabelli al bancone e una decina scarsa di tavolini in formica da 2 o 4 posti ricavati in quella che è a tutti gli effetti una veranda coperta, con wi-fi e caffè a volontà.
Insomma, locale senza infamia e senza lode, non fosse che per ben due mattine consecutive, a far colazione con noi, ad un altro tavolo, c'era Javier Bardem.
Che, vi dirò, dal vivo è tanta roba.
Ovviamente la nostra sabaudità ci ha impedito di importunarlo chiedendogli autografi, selfie, donazioni in denaro e/o in natura.
Ci siamo limitate a contemplarlo con discrezione e a distanza.
A parte questo, essendo la terza volta che io e la bionda si tornava a New York l'unica cosa "nuova" che abbiamo visto è stato l'One World Trade Center, quello che inizialmente veniva chiamato Freedom Tower, in quanto è stato ultimato all'inizio di novembre 2014, e la nostra ultima visita risaliva all'ottobre dello stesso anno, mentre ha aperto al pubblico nel maggio del 2015.
Ad oggi, con i suoi 1776 piedi (pari a 541 metri e rotti) è il quarto grattacielo più alto del mondo e il più alto dell'emisfero occidentale. Non andate a controllare su Wikipedia se ho ragione, perché tanto ho copiato da lì.
Comunque il grattacielo sorge un po' arretrato rispetto a dove sorgevano le torri gemelle, l'ascensore che porta all'osservatorio posto al 102° piano è velocissimo, roba che attorno al 20° ti si tappano le orecchie, le pareti sono degli enormi schermi che in un minuto ti illustrano lo sviluppo della città, dai tempi di "una volta qui era tutta campagna" ad oggi. L'osservatorio è al coperto, a differenza dell'Empire State Building e del Top of the Rock, dove si esce all'aria aperta e al vento gelido, che a Manhattan - essendo pur sempre un'isola - soffia spessissimo.
Abbiamo avuto fortuna, nel trovare sia una bellissima giornata di sole limpida, sia zero coda all'ingresso, visto che non avevamo prenotato.
Questa è l'unica "attrazione" che abbiamo visitato, per il resto abbiamo camminato, camminato, camminato, camminato. E ancora camminato.
Abbiamo tentato (inutilmente) anche di entrare gratis al MoMA il venerdì pomeriggio, visto che l'altra volta io e la bionda non avevamo trovato un briciolo di coda. Questa volta la coda c'era, ed era lunga quasi un isolato. Ovviamente abbiamo lasciato perdere. E abbiamo continuato a camminare, camminare, camminare, camminare.
Siamo tornate a Brooklyn, che è sempre delizioso e tranquillo. E abbiamo ripercorso per l'ennesima volta il ponte a piedi, da Brooklyn a Manhattan. Roba che io e la bionda ci siamo dette "se torniamo un'altra volta il ponte a piedi anche basta".
Una sera in metropolitana nel nostro vagone c'erano Isabella Rossellini e la figlia Elettra, sciccosissime. E, come per Bardem, non le abbiamo importunate.
Abbiamo mangiato mediamente bene, spendendo il giusto, perchè New York non è propriamente economica.
Siamo tornate all'Oyster Bar della Grand Central, abbiamo pranzato in una delle più vecchie steakhouse cittadine, in un ristorante cinese e in uno francese...
Abbiamo di nuovo camminato lungo l'High Line Park, dove ho scoperto che le opere d'arte sono "temporanee", infatti pensavo di ritrovare il bellissimo murales di Kobra (questo qua, per intenderci):
e invece, porcapaletta, al suo posto c'era una tristissima parete grigia, come potete vedere anche dal post perplesso del blog New York Cliché
Ci sono rimasta male. Molto male.
In ogni caso non è che ci sia bisogno di spingersi fin sull'High Line per trovare della street art come si deve, perché nel Lower East Side, Soho e Little Italy si trovano comunque parecchie cose notevoli.
Non ci siamo fatti mancare nemmeno il giro a Central Park al tramonto, con tanto di giro a Strawberry Fields, tanto sapevamo che in caso di bisogno le forze dell'ordine, sempre sull'attenti, sarebbero venute a salvarci in un istante.
Giusto il tempo di finire la partita.
Comunque il grattacielo sorge un po' arretrato rispetto a dove sorgevano le torri gemelle, l'ascensore che porta all'osservatorio posto al 102° piano è velocissimo, roba che attorno al 20° ti si tappano le orecchie, le pareti sono degli enormi schermi che in un minuto ti illustrano lo sviluppo della città, dai tempi di "una volta qui era tutta campagna" ad oggi. L'osservatorio è al coperto, a differenza dell'Empire State Building e del Top of the Rock, dove si esce all'aria aperta e al vento gelido, che a Manhattan - essendo pur sempre un'isola - soffia spessissimo.
Abbiamo avuto fortuna, nel trovare sia una bellissima giornata di sole limpida, sia zero coda all'ingresso, visto che non avevamo prenotato.
Questa è l'unica "attrazione" che abbiamo visitato, per il resto abbiamo camminato, camminato, camminato, camminato. E ancora camminato.
Abbiamo tentato (inutilmente) anche di entrare gratis al MoMA il venerdì pomeriggio, visto che l'altra volta io e la bionda non avevamo trovato un briciolo di coda. Questa volta la coda c'era, ed era lunga quasi un isolato. Ovviamente abbiamo lasciato perdere. E abbiamo continuato a camminare, camminare, camminare, camminare.
Siamo tornate a Brooklyn, che è sempre delizioso e tranquillo. E abbiamo ripercorso per l'ennesima volta il ponte a piedi, da Brooklyn a Manhattan. Roba che io e la bionda ci siamo dette "se torniamo un'altra volta il ponte a piedi anche basta".
Una sera in metropolitana nel nostro vagone c'erano Isabella Rossellini e la figlia Elettra, sciccosissime. E, come per Bardem, non le abbiamo importunate.
Abbiamo mangiato mediamente bene, spendendo il giusto, perchè New York non è propriamente economica.
Siamo tornate all'Oyster Bar della Grand Central, abbiamo pranzato in una delle più vecchie steakhouse cittadine, in un ristorante cinese e in uno francese...
Abbiamo di nuovo camminato lungo l'High Line Park, dove ho scoperto che le opere d'arte sono "temporanee", infatti pensavo di ritrovare il bellissimo murales di Kobra (questo qua, per intenderci):
e invece, porcapaletta, al suo posto c'era una tristissima parete grigia, come potete vedere anche dal post perplesso del blog New York Cliché
Ci sono rimasta male. Molto male.
In ogni caso non è che ci sia bisogno di spingersi fin sull'High Line per trovare della street art come si deve, perché nel Lower East Side, Soho e Little Italy si trovano comunque parecchie cose notevoli.
Non ci siamo fatti mancare nemmeno il giro a Central Park al tramonto, con tanto di giro a Strawberry Fields, tanto sapevamo che in caso di bisogno le forze dell'ordine, sempre sull'attenti, sarebbero venute a salvarci in un istante.
Giusto il tempo di finire la partita.
La Rossellini non l'avrei importunata nemmeno io ma almeno una delle due mattine Bardem sì. Con tanto di limonata, ché in AmmereGa va sempre bene!
RispondiEliminaScherzi a parte bentornata... e beata te che viaggi sempre!!! *___*
Grazie cara.
EliminaDici che Bardem andava importunato? E' che io davvero non ci riesco, è più forte di me... se avesse iniziato qualcun altro io mi sarei aggregata, ma di base sono timida, io!
Come, han cancellato quel
RispondiEliminameraviglioso murales di kobre? a giugno l'ho fotografato ed é ormai il salvaschermo del mio pc da qualche mese vedi tu..(e sto cazzi dirai..) ben tornata e ...Bardem???acciderbola...tanta roba!!
lascia stare, ci sono rimasta di merdissima! che poi l'avessero sostituito con un'altra cosa ci poteva anche stare, ma per lasciare una parete grigia....
EliminaChe meraviglia.
RispondiEliminaLa Rossellini sticazzi, ma Bardem lo avrei importunato pure io.
Chissà in borghese, senza i capelli orridi di Non è un paese per vecchi e Il procuratore, se sò capace di riconoscerlo...
Sì riconosce, si riconosce. ...
EliminaE Penelope dove stava?
EliminaCantava Tu si na cosa grande da Carpisa, lì accanto?
va a sapere...
EliminaUhhhhh..... io a NY ci sono stata solo una volta, un mese prima dell'attentato, e pure io di quella città ricordo soprattutto l'acido lattico che mi si era formato a forza di camminare, camminare, camminare e ancora camminare..............vabbè, poi NY è unica
RispondiEliminadel resto se si va da qualche parte non è che si possono passare le giornate in hotel, no?
EliminaDirei che è ora di andare a NY, ci penso da un po'!
RispondiEliminaNon mi dici niente di nuovo sul camminare camminare camminare, quando sono in viaggio a volte sembra che se non macino milioni di chilometri a piedi non sono contenta.
Comunque, a Bardem, nemmeno una foto di nascosto? Nel lontano 2003, quando ancora non lo conosceva nessuno ma io già sbavavo per lui, è venuto nel cinema dove lavoro per l'anteprima di "I lunedì al sole". È stata una strage di cuori, ci siamo fatte fare autografo e un paio di foto insieme ma non esistendo ancora lo smartphone non ho idea di chi abbia il prezioso rullino!
la foto l'ha fatta il cognato della bionda fingendo di fotografare lei. considerato che quell'uomo ha foto mie da 15!anni a questa parte che io non ho mai visto, non so se vedrò mai quella di bardem!
EliminaLa nostra sabaudità! Sono morta! Con i tuoi resoconti mi stai facendo sempre più provare curiosità per NYC. Non so perché ma rispetto alla west coast non ha mai esercitato un gran fascino su di me però sai... capitasse mai di vedere il bel moro lassù!
RispondiEliminaCiao amica. Non vedo l'ora di andare nella casa nuova per averti un po' per me <3
è che NYC non ha nulla in comune con nessun altro posto in America, è un mondo a parte. (noi sabaudi siamo riservati, ma in quanto a banalità non ci batte nessuno!)
Eliminatesoro bello, vorrei che fosse già giugno! ❤
Beata te! Io invece devo scappare da Londra, forse andrò a Manchester o a fare in culo, che è la meta più probabile!
RispondiEliminaoh! come mai?
EliminaHousing crisis darling. Francamente mi sono rotta le balle di condividere una casa con dei mezzi merdoni e sputtanarmi tutto lo stipendio nell'affitto. Manchester sembra più alla portata delle mie miser(abili) tasche!
Elimina...avere un certo appelle è sempre cosa di grossa soddisfazione, anche quando si è attempate... che poi ti vorrei vedere se sei poi così stagionata!
RispondiEliminaciò posto, negli Stati Uniti la colazione, non è praticamente mai compresa nel prezzo... e questa è una gran brutta cosa, visto quali delizie offrono i buffet degli hotel
oh, sono stagionata sì, credimi! :)
EliminaTi dirò, ho trovato posti - anche abbastanza scalcagnati - in cui la colazione era compresa, però e vero, in genere è sempre extra. Cosa che a New York è davvero l'ultimo dei problemi, con la moltitudine di locali che c'è... mentre in qualche landa desolata negli States doverla fare in hotel diventa una scelta obbligata! :)
nostalgia canaglia! ah, bentornata ;)
RispondiEliminama quella che ti prende proprio quando non vuoi?
Eliminagrazie, eh!
Bentornata!! Spero che Bardem non avesse una di quelle pettinature che l'hanno contraddistinto negli ultimi film :-D. E' sempre bello leggerti :-*
Eliminasì, ma mai avuto il cuore di paglia. neanche di panna se è per questo, ché del cornetto mi è sempre piaciuto solo il culo. oh quanto tornerei volentieri a NY!
Elimina@fascino: per fortuna era pettinato come un essere umano! e una mattina indossava una maglietta degli ac/dc!
Elimina@dantes: mmh, interessante.
ma soprattutto, cos'è che ti impedisce di tornarci?
niente, anfatti ci sto pensando
Eliminap.s.: sapevo che la storia del cornetto ti avrebbe appassionato :D
minchia, non immagini quanto!
Eliminad'altronde, se vengo qui a fare divulgazione curturale ci sarà un perché
Eliminaperchè?
Eliminaperché arricchisco la tua conoscenza con aneddoti illuminanti?
EliminaDanty, invece di scrivere qui, vai a togliere le ragnatele dal tuo blog, ché non se ne può più di leggere "trentatré"!! :-D
RispondiEliminama se passo a spolverare una volta a settimana!
EliminaDire che ti invidio è ripetitivo? Foto splendide, e continuo a salvare queste piccole guide per quando finalmente metterò piede a NY. Si spera presto.
RispondiEliminap.s.: grazie al confronto foto, ho capito chi è Daisy ;)
Spero che quando verrà il momento possano tornarti utili! :)
EliminaSignora, sappi che quando vuoi farti un viaggetto vicino, sai dove trovarmi!
RispondiEliminalo tengo a mente cara, prima o poi arriverò!
EliminaMamma mia Javier Bardem gomito a gomito fra bacon e scrambled eggs!
RispondiEliminaMa solo io vado a New York e non incontro mai un cazzo di nessuno? XD XD XD
E giro pure con gli occhioni sgranati,tipo"siamo a New York qua vivono un miliardo di persone famose incontrerò gente ad ogni angolo " XD XD XD
Battute a parte,New York è sempre bellissima,anche solo per passeggiarci senza meta.Noi ci siamo stati 3 volte e già parliamo della prossima <3
Anche per me era la terza volta, ma di sicuro non sarà l'ultima! :)
EliminaMi hai fatto venire voglia di andare a New York!😍 Anzi io viaggerei ovunque se potessi, ahah!😊
RispondiEliminaPure io se potessi sarei sempre in viaggio! :)
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