Se nasci cialtrona come la sottoscritta, quando senti parlare del GRA non puoi non iniziare a cantare Guzzanti in versione Venditti.
Se non nasci cialtrona magari finisci a fare la giurata al festival del cinema di Venezia, e quando vedi il documentario di Gianfranco Rosi decidi pure di premiarlo.
Siccome io spesso e volentieri parto prevenuta, all'epoca della vittoria del film a Venezia rimasi un po' perplessa, lo ammetto. Ammetto anche che la mia curiosità nei confronti del documentario era ad un livello molto vicino allo zero.
E fattele bastare, no? Fai una media ponderata e fidati, per una volta.
Macché.
Si sa, curiosity killed the cat. E prima o poi ucciderà anche la poison.
Cosa dire di Sacro GRA?
Abbiamo per caso una domanda di riserva?
No?
Che sfiga.
Intanto faccio la splendida e vi piazzo un po' di numeri, che fa tanto quella che si documenta in giro, e poi continua comunque a dire cazzate, ma con cognizione di causa:
Allora. Pare che per le riprese Rosi abbia girato per 2 anni in camper sul Grande Raccordo Anulare.
Forse il premio lo merita solo per questo, a pensarci bene.
Detto ciò, il film ci offre una visione su qualcuna della miriade di esistenze che gravitano attorno al raccordo, totalmente slegate fra di loro, dalle due ballerine che si cambiano nel retro di un bar per poi andare a sculettare sul bancone del bar stesso, mentre una delle due confida all'altra che lei "col rossetto rosso sembra una zoccola". Come se senza corresse il rischio di venir scambiata per una monaca cistercense della stretta osservanza..., al barelliere del 118 che quando non è di turno in ambulanza passa il tempo in video-chat, all'intellettuale che vive in un monolocale con la figlia e si interroga su tutto, anche sul profumo della melanzana (la cui prima fetta tagliata sparisce misteriosamente nel nulla, ma vabbè, son io che son cagacazzo), al botanico alle prese con l'attacco alle palme da parte del punteruolo rosso, molto preoccupato per il destino delle palme, che collega a quello dell'uomo, passando per un nobile decaduto (assieme al suo gusto per l'arredamento) che affitta la sua casa come location per film e/o fotoromanzi, dove incontriamo Gabriele, quello che "se mi avrebbero offerto una parte da protagonista" il culo l'avrebbe dato senza problemi. Basta che non gli avrebbero chiesto un pompino, quello mai (che io vorrei che qualcuno un bel giorno mi spiegasse perché in culo sì e in bocca no, ma non divaghiamo, ora), al pescatore di anguille, passando per un raduno di devoti della Madonna che pregano (durante un'eclissi, ho capito bene?) per finire con gli operai di un cimitero, addetti all'estumulazione delle salme che verranno poi trasferite in una fossa comune.
A parte una fotografia che ho trovato davvero bella e suggestiva il documentario mi ha detto davvero poco.
Diciamo che, semplicemente, ho preso atto.
Cosa dire di Sacro GRA?
Abbiamo per caso una domanda di riserva?
No?
Che sfiga.
Intanto faccio la splendida e vi piazzo un po' di numeri, che fa tanto quella che si documenta in giro, e poi continua comunque a dire cazzate, ma con cognizione di causa:
Sacro Gra in cifre: | |||
4 anni di sopralluoghi e ricerche | 300 ore di girato per il film | ||
300 chilometri a piedi | 50 ore di registrazioni audio | ||
1500 chilometri a bordo di un camper | 100 scatti fotografici professionali | ||
4 esploratori (un urbanista, un regista, un scrittore, un operatore video) | 1000 scatti fotografici amatoriali | ||
6 fotografi | 20 taccuini di appunti |
Forse il premio lo merita solo per questo, a pensarci bene.
Detto ciò, il film ci offre una visione su qualcuna della miriade di esistenze che gravitano attorno al raccordo, totalmente slegate fra di loro, dalle due ballerine che si cambiano nel retro di un bar per poi andare a sculettare sul bancone del bar stesso, mentre una delle due confida all'altra che lei "col rossetto rosso sembra una zoccola". Come se senza corresse il rischio di venir scambiata per una monaca cistercense della stretta osservanza..., al barelliere del 118 che quando non è di turno in ambulanza passa il tempo in video-chat, all'intellettuale che vive in un monolocale con la figlia e si interroga su tutto, anche sul profumo della melanzana (la cui prima fetta tagliata sparisce misteriosamente nel nulla, ma vabbè, son io che son cagacazzo), al botanico alle prese con l'attacco alle palme da parte del punteruolo rosso, molto preoccupato per il destino delle palme, che collega a quello dell'uomo, passando per un nobile decaduto (assieme al suo gusto per l'arredamento) che affitta la sua casa come location per film e/o fotoromanzi, dove incontriamo Gabriele, quello che "se mi avrebbero offerto una parte da protagonista" il culo l'avrebbe dato senza problemi. Basta che non gli avrebbero chiesto un pompino, quello mai (che io vorrei che qualcuno un bel giorno mi spiegasse perché in culo sì e in bocca no, ma non divaghiamo, ora), al pescatore di anguille, passando per un raduno di devoti della Madonna che pregano (durante un'eclissi, ho capito bene?) per finire con gli operai di un cimitero, addetti all'estumulazione delle salme che verranno poi trasferite in una fossa comune.
A parte una fotografia che ho trovato davvero bella e suggestiva il documentario mi ha detto davvero poco.
Diciamo che, semplicemente, ho preso atto.
Abbiamo percepito la cosa in modo molto simile.
RispondiEliminaDunque ringrazio per la citazione e porto a casa. ;)
eh, mi sa di sì... ;)
Elimina(e prego!)
A me è piaciuto invece. Ed ero in sala a Venezia alla 'prima', dove ho applaudito a lungo. E' un film che ti fa riscoprire l'umanità delle periferie, dove (forse) si può trovare oggi la vera anima di una città, ed è fin troppo facile metterlo in contrapposizione con la 'decadenza' Sorrentiniana. Sono storie di persone unite da una strada, a cui finalmente viene dato spazio e voce.
RispondiEliminaCerto non è il miglior film di Rosi, ma l'ho comunque apprezzato. Ti consiglio, comunque, di vedere (dello stesso regista) 'Below Sea Level' (questo si capolavoro assoluto). Puoi trovarlo qui:
http://www.youtube.com/watch?v=QPjvDCpb-IQ
Ciao Kelvin!
Eliminaio non l'ho trovato propriamente "brutto", sia chiaro. Per intenderci, "brutto" è il film di Ozpetek...(vero?), però mi è sembrato un lavoro asettico nel suo insieme, semplicemente...
Grazie per il link di "Below Sea Level", ricordo che lo avevi già nominato, forse da Dantès... appena riesco lo guardo!
eh eh perchè tu sei abituata alla tangenziale di Torino...e comunque io GRA lo eviterò...mi basta quello vero passa da me che c'è posta per te... http://bradipofilms.blogspot.it/2014/03/my-boomstick-award-2014.html
RispondiEliminaguarda, io se posso evito anche la tangenziale di Torino, che al confronto del GRA o della tangenziale di Milano sembra un'arteria deserta... :)
Eliminae... passo immediatamente! grazie!
cialtrona per aver citato Guzzanti? allora sono cialtrone pur'io!
RispondiEliminasì, ma tu rimani snob anche quando sei cialtrone, non vale... :)
Eliminama daiiiiiii con 'sta storia, che poi la gggente ci credono ;)
Eliminaih ih ih ih
Eliminae laggente credono a un sacco di cose, in effetti. :)
non sicci crede a quanto sono boccaloni le persone!
EliminaVolevo dare il mio inutile contributo nozionistico informandovi che Gra non è un acronimo, bensì il cognome dell'ingegnere che lo progettò. Volevo anche informarvi che ieri sera ho finito Dexter e devo dire che ho apprezzato molto Yvonne Strahovski aka Hannah McKay...vi racconto come finisce?
Eliminapoison, giacché è il tuo blog, ti chiedo il permesso: posso picchiarlo?
EliminaPoison, difendimi, sono piccolo ed indifeso! :-O
Elimina@Dantès: solo se prometti che le macchie di sangue le togli poi tu, che è un casino mandarle via...
Elimina@Fascino: ma sei due metri d'uomo, come posso difenderti? :)
Si, ma sono due metri di altezza, non di larghezza delle spalle, @Dantès lo colpisci sotto la cintura ed è fatta! :-))
Eliminama dopo anni di Dexter, signora mia, so bene come fare per non macchiare!
EliminaPoison: ma io sono un gigante buono, tu sei molto più tosta!
EliminaTiz: sotto la cintura è sparito tutto, non sono vulnerabile :-)
Dantès: ma allora tu non hai finito Dexter??? A che stagione sei? :-D
@Fascino: sotto la cintura niente? Che peccato... :-(
Elimina@Fascino: non sono neanche a metà, quindi taci!
EliminaComunque, nel Sacro GRA adesso: Roma, maxi tamponamento sul raccordo: 7 feriti foto
Eliminae traffico bloccato per ore
L'incidente tra l'allacciamento A24 e lo svincolo di via della Bufalotta.
laddove «se sente già 'a puzza dell'Aniene»?
Eliminama esattamente come sono i feriti foto? :D
Elimina@Dantès, non l'ho messa per non impressionarti, che Dexter o non Dexter sei un cuore di panna. :-))
Elimina@Tiz: non l'hai messa perché non hai la più pallida idea di come si faccia, confessa! :)
EliminaTranquillo Danti, non ti dirò nulla :-D. A metà? Che voglia di spoilerare ahahahahahah
EliminaNon l'ho messa perché non l'ho manco vista, ho fatto un bieco copia e incolla del testo! :-))
EliminaE' la stessa sensazione che ho provato io guardando il docu sulla Carbosulcis. "Dal profondo"... ho preso atto. Che la miniera è uguale uguale a Mordor, che i minatori fanno un lavoro durissimo, e, allo stato attuale, anche pressoché inutile e che i sardi io li capisco poco anche quando parlano in italiano, perché sono gallurese (più o meno).
RispondiEliminaGuzzanti mi manca, ma non doveva fare una striscia preserale in tv? Che fine ha fatto? :-)))
eh, pur non avendo visto il doc sardo immagino comunque di sì...
Eliminagnafò...i documentari o sono davvero interessanti, ho visto Sugar Man per esempio e mi è piaciuto assai, oppure gnafò...questo passo volentieri, sulla fiducia!
RispondiEliminaeh, Searching for Sugar Man è tutta un'altra storia, in effetti...
EliminaQuesto, come ho detto, non l'ho trovato brutto. Ma non è riuscito a conquistarmi.
All'uscita 24 ce stannoooo e capannelleeee!!! Ce sta l'ex fantino che adesso fa er porchettaro, dentro ar panino ce so' i pezzi de briglie... c'hai messo un cavallo?? Sarà un somaroooo!!!
RispondiElimina(questo per dire che non ho visto il film, credo che MAI lo vedrò, però Guzzanti versione Venditti mi fa ridere fin dai tempi del Pippo Chennedy. Ah, che bei tempi!!!)
Ma che bei tempi davero davero! :)
EliminaLo vedrò nei prossimi giorni, ma sta su quel filo d'intellettualismo che boh, non mi ha mai fatto nessuna voglia
RispondiEliminaVerrò poi a leggere le tue impressioni...
EliminaLo vedrò. Perchè noi emigranti s'aggrappamo a tutto, pure all'odiatissimo GRA che più corsie ce metti, più code genera.
RispondiEliminaAh e il punteruolo rosso è una vera disgrazia. A me ha ucciso la palma preferita, meravigliosamente cresciuta negli anni ed ora ridotta ad un mozzicone di tronco.
Se becco un punteruolo rosso, lo scuoio vivo e mi farò uno scendiletto col suo carapace. ecco.
Scusa Vipero, quant'è grosso un punteruolo rosso per farti uno scendiletto? No, perché ho pauraaaaaaaaaa. :-))
Elimina(mai visti, ma da come hanno ridotto la mia povera palma direi almeno come coccodrilli)
Elimina'no scendiletto per i puffi: lungo fra i 19 ed i 45 mm, la larghezza del corpo varia fra gli 11,5 e i 15,5 mm.
Eliminal'effetto dello scendiletto dovrebbe servire da deterrente.
Eliminauna volta scuoiata la pelle deve essiccare, ben tesa, al sole.
vuoi che a tutti gli altri punteruoli, alla vista di tale pratica orribile, non prenda una strizza tale da girare ben alla larga dalle mie palme?
Buongiorno Poison,
RispondiEliminaleggendoti mi stavo ponendo queste domande: solo io ho pagato il biglietto per vederlo?(mi dovrebbero premiare per il continuo aiuto economico al (deprimente) cinema italiano)... e solo io l'ho trovato una ripetizione di migliaia di altri documentari/film/dossier/inchieste (prodotti negli ultimi anni) su Roma e dintorni? Le solite prostitute, il solito nobile decaduto (anzi due), il solito studioso squinternato, il solito pezzo sulla sanità, la solita gioventù bruciata, forse una nota diversa nel personaggio (marginale) della terremotata trasferita (finalmente) nelle case popolare, e meno male, sennò ce la riproponevano nel container.
Insomma quattro anni di studio, di riprese, per notificarci che niente è cambiato. Glielo dicevo io in una lettera, al solo costo del francobollo.
Buon inizio settimana. Sheltering. :-)
Sheltering, ciao!
EliminaIo anche avessi voluto vederlo in sala (ma non so se avrei voluto) all'epoca ero ancora immobilizzata a casa con il mio bel gesso & stampelle, quindi ho la giustificazione ufficiale :)
Per il resto che dire? Come avrai potuto notare l'entusiasmo è stato poco anche dalle mie parti, e non ho ben capito cosa mi volesse rappresentare...
Esattamente, si prende atto, il film potrebbe continuare a ruotare per altre ore lungo il GRA senza mai fermarsi, con nuovi protagonisti e via... Insomma, il Leone anche no.
RispondiElimina"Senza mai fermarsi sul GRA" sarebbe fantascienza ma di quella hard che ancora non è stata pensata.
EliminaEffetti talmente speciali che nemmeno gli ultimi ritrovati in materia di computergrafica potrebbero simulare.
@Lisa: esatto. Anche perché mi sembra che di film (più) meritevoli in concorso ce ne fossero parecchi, correggimi se sbaglio! :)
EliminaNon hai bisogno di correzioni! Si vede che si è preferito un po' di patriottismo quest'anno..
EliminaComunque anche io sono un cialtrone, un grandissimo cialtrone.
RispondiEliminaE ne andiamo fieri, giusto?
Eliminaah, l'inconcludenza!
RispondiElimina(non tu poison non tu)
Oh, ma pure io in quanto a inconcludenza mi difendo, non ti credere.... :)
Eliminama non la proietti su grande schermo, tu, la tua....
Elimina;-)
Visto. concordo e sottoscrivo tutto il tuo post!!!
RispondiEliminaPiù o meno come sempre, direi... :)
Elimina