Il punto è che ho visto il trailer de "L'uomo di neve".
Che, come saprete, è tratto dall'omonimo romanzo di Jo Nesbø, con protagonista il detective Harry Hole.
Non avendo letto i romanzi di Nesbø con Hole protagonista, ovvero - nell'ordine - questi:
Il pipistrello, Einaudi, 2014 (Flaggermusmannen / The Bat, 1997)
Scarafaggi, Einaudi, 2015 (Kakerlakkene / The Cockroaches, 1998)
Il pettirosso, Piemme, 2006; Einaudi, 2015 (Rødstrupe / The Redbreast, 2000)
Nemesi, Piemme, 2007; Einaudi, 2015 (Sorgenfri / Nemesis, 2002)
La stella del diavolo, Piemme, 2008; Einaudi, 2015 (Marekors / The Devil's Star, 2003)
La ragazza senza volto, Piemme, 2009; Einaudi, 2015 (Frelseren / The Redeemer, 2005)
L'uomo di neve, Piemme, 2010; Einaudi, 2017 (Snømannen / The Snowman, 2007)
Il leopardo, Einaudi, 2011 (Panserhjerte / The Leopard, 2009)
Lo spettro, Einaudi, 2012 (Gjenferd / Phantom, 2011)
Polizia, Einaudi, 2013 (Politi / Police, 2013)
Sete, Einaudi, 2017 (Tørst / The Thirst, 2017)
alla visione del trailer i più (anzi, LE più) avranno esclamato: "ooooooooooooooooooh, che figo, un film con Fassbender!" (quelle più in confidenza al posto di Fassbender avranno detto Fassy)
Io, invece, che i libri li ho letti tutti, e di Harry Hole, poliziotto rude, alcolizzato e occasionalmente drogato, dai metodi poco ortodossi, alto 1.93, biondo e fisicamente forte, mi sono fatta un'idea precisa, e, quando ho visto il trailer ho pensato:
"Ma che cazzo c'entra Michael Fassbender con Harry Hole?"
Quindi, caro il mio Tomas Alfredson, sappi che io verrò a vedere il tuo film portandomi dietro, al posto dei pop corn, un barattolo di pregiudizi.