9 ott 2014

Medianeras



Ennesimo film argentino (ed ennesima recensione della Tiz, aggiungo io) della stagione, decisamente inferiore agli altri visti fin qua, purtroppo!
Le medianeras sono i lati "inutili" dei palazzi, quelli sui quali non si affacciano balconi o finestre, e che pare abbondino a Buenos Aires, città senza un piano regolatore, dove palazzi d'epoca, o comunque gradevoli, convivono con bruttezze architettoniche, palazzi sgarrupati, oppure brutti e sgarrupati.
La panoramica iniziale è molto bella e ne fornisce esempi esemplari, ma comunque non è che le stesse cose non si vedano anche qui, naturalmente!
Qualcuno per esempio dovrebbe buttar giù il condominio celeste sporco davanti al mio ufficio, se volesse farmi contenta.
In questa città chiaramente incasinata vivono Tizio e Tizia nella loro scatola da scarpe (gli alloggi sono mediamente 40 metri quadri). 
Tizio è un mezzo nerd carino e non obeso che programma e crea siti internet, ha un cagnolino ereditato dalla fidanzata tornata negli USA, a suo dire fa vita riservata e casalinga, ma succede che debba affidare la cana alla dog sitter, ma siccome essa è timida, lui segua cana e dog sitter e se la porti a letto, più per noia che per altro. Poi ogni tanto va su una chat così esce con una conosciuta lì che sa 8 lingue, e se la porta a letto, ma tanto per fare.
Tizia è figa che basta per due ma è tanto sola, odia gli ascensori perché soffre di claustrofobia, ed esce pochino, abita all'ottavo piano! E' architetta ma per vivere fa le vetrine dei negozi di moda (carine!), accetta di uscire con uno carino che però la vuole portare in un ristorante al 20° piano (sic), lui non ce la fa (ora, ho capito che 20 piani a piedi sono tanti, ma non ci si deve arrendere!), patisce il vicino pianista (du' palle i musicisti vicini, io ho festeggiato al trasloco del sassofonista del palazzo di fronte!), è fastidiosetta.
Tutto questo viene un po' spiegato dalla voce fuori campo (che io serenamente e pacatamente odio), un po' è un film, diciamo, sull'incomunicabilità e sulla difficoltà di incontrarsi, anche se si è, almeno nella finzione "fatti l'uno per l'altra". Non una cosa esclusiva di Buenos Aires direi.
Belle immagini, andamento un po' a scatti, momenti di stanca, attimi di irritazione, lieto fine incorporato, ma senza eccessi, i due alla fine si incontreranno, dove finiranno rimane affar loro.


7 commenti:

  1. Non sembra male, ma è uno di quei film che io chiamo "da divano". Anche perché forse al cinema non c'è più.

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    1. non lo so, io ho visto soltanto il trailer e mi sembrava traboccasse troppo ammmmore, per i miei gusti... però a leggere quello che scrive la Tiz sembra meno stucchevole del previsto. Ma tanto, come dici tu, ormai è andato... :)

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  2. Spero non mi radierai dall'albo se ti dico che è uno dei film più noiosi che abbia visto negli ultimi 12 mesi. E vado al cinema tutte le settimane.

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    1. non ci penso minimamente! (e io del film ho visto soltanto il trailer, il lavoro sporco ultimamente lo sta facendo la mia amica Tiz...)

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  3. Ho senz'altro visto film più noiosi, recentemente la palma del più soporifero è senz'altro appannaggio di Under the skin

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  4. Ma........ è tutto a posto, stai bene????? non è da te un intervallo così lungo............ mi devo preoccupare?????

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    1. Giliola, intanto grazie, davvero, comunque tranquilla, sto benissimo, sono solo un po' infognata con il lavoro, cosa che non mi ha impedito di fuggire per 5 giorni a New York (sono tornata oggi) giusto per non perdere l'abitudine, ma a breve dovrei tornare "operativa"... :)

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