11 set 2014

Vamos a la playa


Ma come, hai iniziato il tuo nuovo lavoro da 10 giorni e già te ne vai in ferie? 
Ovvio.
Che certe cose bisogna metterle in chiaro da subito, in modo che il nuovo capo sappia con chi ha a che fare. E la mia settimana di relax a settembre è, come previsto da ogni CCNL degno di questo nome, un diritto irrinunciabile.
Quindi, sua bionditudine ed io andiamo a rilassarci per una manciata di giorni a Formentera. 
E poi torneremo, pronte ad affrontare il traffico settembrino generato dalla riapertura delle scuole. 
Non. Ci. Voglio. Pensare.
Spero di imparare degli insulti in spagnolo da sfoggiare al mio ritorno nei confronti dei genitori SUVnormali che si ostinano ad accompagnare i loro bambini (anche se i bimbi in questione hanno la patente da un paio d'anni e vanno all'università) a scuola, parcheggiando ovunque e dovunque, con tecnica mista doppiafila/prossimitàincrocio, ma rigorosamente in modo da rompere il cazzo al mondo. 
A questo proposito mi sembra assolutamente doveroso riproporvi un vecchio pezzo di Gino & Michele, uscito tantissimi anni fa su Cuore, che di sicuro la Tiz ricorda, che è ancora - ahime - drammaticamente attuale.
Abbiamo volutamente lasciato che le acque si calmassero. Volevamo riflettere con serenità. Così è stato, dunque non c’è traccia di emotività o di superficialità nella nostra presa di posizione. Il punto è questo: siamo favorevoli alla pena di morte. Non generalizzata, intendiamoci. Però la signora bionda e altera con la pelliccia di leopardo e il barboncino bianco seduta sulla jeep Cherokee Limited T.D. 4×4 verde targata MI 7M0644 che tutti i giorni tra le 12.30 e le 13 parcheggia in seconda fila in viale Majno a Milano davanti all’Istituto Orsoline San Carlo, costringendo chiunque passi di lì ad almeno cinque minuti di coda supplementare e gratuita (sei giorni la settimana per dieci mesi all’anno, da settembre a giugno), ebbene lei deve morire. Non abbiamo niente contro questa signora, non sappiamo neppure come si chiami (noi del giro, che abbiamo la fortuna di passare ogni giorno tra le 12.30 e le 13 in viale Majno, la chiamiamo simpaticamente “il Puttanone”, ma dubitiamo sia il suo vero nome), dunque non si tratta di un fatto personale. Tuttavia deve morire. Deve morire e basta.
Riflettendoci meglio e per non essere fraintesi, non vogliamo dire che noi auguriamo la morte alla bionda e altera signora. Noi, più semplicemente, vorremmo procurargliela, passandole sopra con la sua invereconda Cherokee Limited T.D. 4×4, per poi infilare pure la marcia indietro, perché nello specchietto ci sembrava che il barboncino bianco desse ancora segni di vita. Questo nonostante il nostro amore per gli animali che è enorme.
Ma a quei livelli anche le bestie non possono essere completamente innocenti.
Che poi, se al suono della campanella dalle Orsoline uscissero dodici bambini biondi e festanti e prendessero posto sulla Cherokee, baciando la madre e prendendo a calci in culo il barboncino (se non lo avete visto mica potete capire), allora pazienza, si potrebbe chiudere un occhio: una jeep per tredici persone e un cane è quasi un risparmio in termini di spazio. Il fatto è, ma lo immaginate già, che sulla Cherokee 4×4 sale una pischella bionda di 18-20 chili che, ci si consenta il termine, occupa sì e no il posto di una scorreggetta. Oltre tutto, non per fare i seguaci del Lombroso, ma, a giudicare dall’espressione, la piccola ebete per finire il liceo di anni ce ne mette sette, non cinque come tutti i cristiani, con tutto quel che segue in termini di code.
Per la verità questa minuscola figlia del Puttanone (ma, l’abbiamo detto, non siamo sicuri sia il suo vero nome) ci sta procurando delle lacerazioni. Al nostro interno il dibattito è serrato: «Bisogna giustiziare anche lei o no?». Il Fronte del “sì” non accetta mediazioni: «Basta chiudere gli occhi per vedersela fra vent’anni parcheggiata in viale Majno in seconda fila con un lussuoso, enorme Camion T.D. che aspetta un bambino biondo, il piccolissimo figlio della figlia di un grandissimo Puttanone (chiamiamola così e non se ne parli più). Meglio dunque non correre rischi». Il Fronte del “no” invece cerca di prendere tempo: «Non si elimina una creatura per un sospetto». E poi, per dirla tutta, forse qualche attenuante ce l’ha anche la signora bionda e altera. Magari abita in campagna e la jeep per lei è una necessità. Un beatissimo cazzo: il Puttanone abita in via Maggiolini 1, esattamente 480 metri appena dall’Istituto Orsoline San Carlo di viale Majno. L’abbiamo seguita e di madonne non ce ne sono.
Per questo devono morire tutti: madre, figlia, nipoti, cane, marito e amante (una che si chiama così volete che non ce l’abbia?).
Adesso scusate ma dobbiamo andare. È giovedì, sono le 12.47, siamo in viale Majno e stiamo per districarci. Un ultimo sforzo, la freccia a sinistra, un’occhiata se quello dietro ci fa inserire, una frenatina perché l’idraulico sulla R4 rossa che ci sta davanti si sporge verso la signora bionda e altera per urlarle: «Spostati Troione!» (l’idraulico è la prima volta che passa di qui, non la conosce ancora per nome) e poi via a consegnare il pezzo a favore della pena di morte. Pezzo che probabilmente domani, rileggendolo, ci vergogneremo di avere scritto, quindi i garantisti possono pure fare a meno di inviarci una copia di Dei delitti e delle pene. E poi, diciamocelo francamente, ai tempi del Beccaria mica c’erano le Cherokee Limited T.D. 4×4.
Io nel frattempo ho trovato una nuova droga che allieta le mie solitarie serate casalinghe sul divano: le Nuvole Perugina. 
Al caramello. 
Che, col cetriolo, si sa, ci sta benissimo.




17 commenti:

  1. me lo ricordo anch'io quel pezzo di Gino e Michele. e si vede che ci abbiamo un'età... quando parti?

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    1. ma che sse fa ccossì, signora mia?

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    2. Oh, io 'sto pezzo lo so a memoria, tante volte l'ho letto, e lo trovo sempre attualissimo e divertentissimo! :-D Fate buon viaggio, gli auguri a Dantès li faccio io. :-)

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    3. E pure io! :)
      Gli auguri? Ma se non ricordo male dovrei avere ancora un paio di giorni di tempo per dimenticarmene. O no? :)

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  2. sono contro la pena di morte, ma si può sempre fare un'eccezione ;)
    (ah, come sono contenta che i miei figli vadano a scuola da soli in bicicletta fin da quando hanno iniziato le scuole medie...)

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    1. La penso come te. E bravi i tuoi figli! :)

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  3. uh pure io lo stra ricordo...evviva l'alzheimer!!!

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  4. Ah bei tempi in cui il politicamente corretto era di la da venire!

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  5. Buona vacanza settembrina allora :)

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  6. Ma sempre in giro stai???(la mia è invidia sappilo...) Il pezzo non me lo ricordo, ero troppo ggiovane non leggevo "Cuore"...ma è geniale...
    p.s. Cosa sono le Nuvole Perugina?

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    1. Ma no, mica sempre!! :)
      Le nuvole sono delle coppette di mousse buonissime! Almeno, quelle al caramello che ho assaggiato io, ma ci sono anche altri gusti, a cui non ero interessata...

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  7. Le Nuvole sono una droga. Mia mamma ci ha passato l'inverno!

    Buona vacanza e... bella la tua cena di ieri!

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    1. Grazie! E sì, la cena era bella e buona buona!

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