22 ott 2013

Song for Marion (Una canzone per Marion)

Approfittando di una settimana di uscite degne di un paese del quarto mondo (perché il terzo, a livello cinematografico - e forse non solo - siamo noi) la Tiz ed io abbiamo recuperato Song for Marion in lingua originale. Unica condizione per vedere questo film, che, infatti, quando arrivò in sala, non prendemmo nemmeno in considerazione.
Song for Marion, ve lo dico subito, è un film subdolo, che le lacrime te le tira fuori a forza anche se non vuoi, e a più riprese. E ve lo dice una che detesta piangere in generale, ma al cinema soprattutto.
La storia è semplice, ma le interpretazioni di Terence Stamp, che io adoro da sempre, e di Vanessa Redgrave sono il punto di forza del film. 
Che è, fondamentalmente, una grande storia d'amore. L'amore di Arthur e Marion, che dura da una vita. Lui burbero e incazzato con il mondo e con la vita, e lei, che, a dispetto della malattia terminale che le lascia due mesi di vita, continua ad essere positiva e di ottimo umore. Grazie anche alla frequentazione di un coro amatoriale del quartiere, diretto da Elisabeth (Gemma Arterton) che, ovviamente, ad Arthur non piace, e non capisce cosa ci trovi la moglie di tanto divertente a rendersi ridicola cantando in pubblico. Fino ad arrivare al punto in cui Marion smetterà di rivolgergli la parola finché lui non acconsentirà ad accompagnarla alle prove per le audizioni per poter partecipare ad un concorso canoro, obbligandolo a scusarsi con gli altri componenti del gruppo per averli trattati malissimo qualche giorno prima.
Arthur, che ha un carattere spinoso più di un cactus tranne che con la sua amata Marion alla fine cede, per la felicità della donna. E, fra prove che si susseguono e Marion che arranca, si arriverà al giorno delle audizioni preliminari, dove gli arzilli vecchietti strapperanno applausi esibendosi in un repertorio che va dalle Salt'n Pepa ai Motorhead, fino ad una struggente True Colors interpretata dalla Redgrave (nel senso che è proprio lei a cantare) e sembra quasi che Arthur si emozioni. Ma solo un attimo, e furtivamente. Metti mai che qualcuno se ne accorga. 
Ma Marion se ne va, com'era prevedibile, e il regista è bravissimo ad evitarci la scena del funerale, grazie al cielo. Arthur dovrà abituarsi ad affrontare le giornate in solitudine, e, nonostante avesse promesso alla donna che si sarebbe comportato bene con James, il loro unico figlio, con cui non ha mai saputo costruire un rapporto, non esiterà ad allontanarlo dicendo che è meglio per tutti e due se non si vedono. 
Sarà l'ostinazione di Elisabeth, che vede in Arthur un potenziale nascosto dalla corazza con cui cerca di rendersi destestabile agli occhi di chiunque, a far capire all'uomo che è ancora possibile cambiare, e che tutto l'amore per Marion non si esaurisce con la morte della donna. 
Un film che alterna momenti di tenerezza ad altri di sano cinismo inglese, e che, nel complesso, convince e riesce a farsi apprezzare. 

















Ain't nobody 
Loves me better 
Makes me happy 
Makes me feel this way 
Ain't nobody 
Loves me better than you

15 commenti:

  1. ora mi hai incuriosito...

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    1. Terence Stamp è un grande. Il film ogni tanto raggiunge picchi di dolcezza da carie ai denti, ma nel complesso a me è piaciuto.

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  2. io non mi vergogno per nulla a piangere al cinema, ma mi sa che 'sto film è troppo piagnoso pure per me... anche se quei due sono meravigliosi

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    1. Guarda che non è così piagnoso come sembra, ti fidi di me? ;)

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    2. Uff. Non puoi mentire, come fanno tutti? :)

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    3. Concordo con ogni virgola della rece, aggiungerei solo che Gemma Arterton è assolutamente meravigliosa! E il film è commovente, non piagnoso, e non è neanche depressivo, solo tanto tanto sentimentale, ogni tanto ci sta anche, basta fare i cinici ad ogni costo, mica è muccino! :-)) Io ho piagnucolato spesso e con gran dignità.

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    4. @Dantes: perché no? Posso credere a qualunque cosa.

      @Tiz: le virgole ringraziano! :)

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    5. io cinico? ma se sono un tenerone che piange a fontana!

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  3. Terence Stamp è un attore sottovalutatissimo che adoro anche io. Vedrò di recuperare questo film, magari in una serata che non parta già depressiva di suo.

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    1. El_Gae, assolutamente d'accordo, Stamp forse è davvero sottovalutato, ma è bravissimo. E il film merita la visione.

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  4. film che è riuscito a sciogliere anche il mio freddo cuore :)
    gli inglesi le ruffianate le sanno fare, ma per fortuna senza rinunciare a un po' di cattiveria...

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    1. Anche il tuo? Incredibile! ;)
      Comunque hai assolutamente ragione, gli inglesi in queste cose sono senz'altro i migliori!

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  5. Sottoscrivo tutto al 100%, lacrime comprese. Ciao BelDonnino ri-maleolato!!!

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