25 set 2013

Di nuovo in gioco (Trouble with the curve)

Un altro film sul baseball? Ebbasta, dai!
Di nuovo in gioco però non è (soltanto) un film sul baseball. E' un film che forse non aggiunge nulla di nuovo al genere, che dalla prima scena (no, vabbè, nella prima scena c'è Clint che sta pisciando faticosamente, che i problemi alla prostata, sì sa, prima o poi arrivano, facciamo dalla seconda) sai già perfettamente come andrà a finire e riesci a prevedere anche tutto quello che ci sta in mezzo, però è un film che fa bene e si fa voler bene (so che è inutile specificarlo ogni volta, ma sto parlando per me). Perché il Gus Lobel interpretato da Clint per alcune cose mi ha ricordato mio padre, che non ci vedeva quasi più (ma nonostante questo gli avevano rinnovato la patente), aveva difficoltà nei movimenti, ma non rinunciava a fare tutto quello che aveva sempre fatto, pretendendo di farlo come sempre, nonostante non fosse fisiologicamente più possibile. Vedere i propri genitori invecchiare - per quanto inevitabile sia - fa male, inutile stare a girarci tanto attorno. 
Gus Lobel è un vecchio scout del baseball, uno dei migliori nel suo mestiere, con il contratto in scadenza. Vuoi per la concorrenza di nuovi scout tutti statistiche e tecnologia, che non sono mai scesi in campo a guardare un giocatore negli occhi ma conoscono perfettamente ogni caratteristica tecnica elaborata da programmi infallibili e sofisticati, vuoi perché sta perdendo la vista, i vertici della squadra per cui lavora non sono certi di rinnovargli il contratto.
Quando Gus si reca in North Carolina ad osservare una nuova promessa Pete, suo capo ma soprattutto suo amico chiede alla figlia Mickey di andare con lui.
La ragazza - carattere tosto e indipendente come suo padre - è un affermato avvocato che sta per diventare socia dello studio legale per cui lavora, non ha mai perdonato al padre di averla abbandonata dagli zii alla morte della madre e poi di averla messa in collegio. I loro rapporti sono prevalentemente degli scontri verbali, e i due sembrerebbero accomunati solo dalla passione per il baseball. Mickey non riesce a perdonare l'abbandono a suo padre, lui si rifiuta di parlarne, in un muro contro muro dove, alla fine, naturalmente, si aprirà una breccia.
Il baseball fondamentalmente resta sullo sfondo, come sullo sfondo resta l'amore che nasce tra Mickey e John, una vecchia scoperta di Gus che ha abbandonato la carriera dopo un infortunio. 
Nel cast, oltre all'inossidabile Clint, ci sono la bravissima Amy Adams nel ruolo della figlia, John Goodman nel ruolo di Pete e il solito delizioso Justin Timberlake - qua un po' sottotono - nel ruolo di John.
















31 commenti:

  1. posso dirlo? ma che dupalle di film!!!!

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    1. E secondo te non puoi dirlo? Ci mancherebbe pure! :)
      Io, nonostante sia prevedibile e tutto il resto non l'ho affatto patito... :)

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    2. ecco, il bradipo mi ha anticipato...

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    3. Scusa, la giusta risposta era "ecco il solito snob!" :-)
      Riferito a Dàntes, che di Bradipo non mi permetterei mai!

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    4. Ah, non l'ho scritto? Perché era proprio quello che avevo pensato!
      Ah ah ah!

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  2. Io l'ho trovato assolutamente delizioso. Storia risaputa, ma quale storia non lo è? Nello specifico i dialoghi non sono mai banali, gli attori sono bravi (Amy Adams su tutti) e Clint fa il burbero come pochi altri, non c'è gara. L'incredibile è che, nonostante io abbia visto un numero sconvolgente di film sul baseball, io ignori sostanzialmente qual'è lo scopo del gioco. (Che esista solo per farci su dei film? ;-D )

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    1. Sostanzialmente d'accordo su tutto, anche se della mia ostinata ignoranza a capire le regole del baseball dopo millemila film visti ho volutamente taciuto! ;)

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    2. Il battitore deve correre ed occupare le basi. Se ritorna da dove ha iniziato (cioè la casa base) segna un punto. Per poter correre deve battere la palla il più lontano possibile, così da evitare di essere "preso". Se batte così lontano da uscire dal campo, si dice che ha battuto un "home run", cioè una corsa indisturbata fino alla casa base (home). Il lanciatore, a sua volta, non deve far colpire la palla al battitore e riuscire ad infilare la palla all'interno di un'area immaginaria (che decide l'arbitro se è centrata o no) e se ci riesce per tre volte (strike three!!! gridato dall'arbitro) elimina il battitore. Se invece sbaglia a lanciare per quattro volte e non centra quell'area, è eliminato lui.
      questo quello che so io (e che sapete pure voi care le mie furbine), però ho solo giocato a cricket.

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    3. L'area immaginaria mi ha un po' confuso le idee...

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    4. hai presente il tizio accucciato col guantone dietro al battitore? più o meno è lì.

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    5. come faremmo senza gugòl... come abbiamo fatto senza gugòl?
      strike area

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    6. Sulla prima parte della spiegazione ci siamo, è l'unica cosa che mi sia chiara del gioco, sulla seconda parte della spiegazione (ma non è colpa della spiegazione) mi perdo inesorabilmente. Gniafò. Quel neurone gioca a rimpiattino. :-))

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  3. non amo affatto Clint, ma hai ragione: veder invecchiare gli adulti di quando si era piccoli è traumatico...

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    1. Purtroppo sì, è vero. Vorresti che rimanessero per sempre gli "eroi" della tua infanzia. Ma non è possibile.

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    2. uff. che magone...

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    3. Dai, non immagonirti. O immagonArti?

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    4. ah non chiederlo a me. io mi fide sempre di voi, quando si tratta di vocabolarizzazioni, analisi logiche o grammaticali.

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    5. Non vi sbagliate, che maNgoni in gallurese sono gli scarafaggi... :-D (Che Mengoni sia un refuso?)

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    6. E per quanto mi riguarda fai malissimo! :)

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    7. questa me la segno, che forse potrebbe tornarmi utile

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  4. Sai che nonostante Clint, nonostante Justin, nonostante la Adams mi è sempre parso una gran palla di film???Magari aspetto sky per questo va...

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    1. Come avrai potuto leggere nei commenti per qualcuno lo è, io invece l'ho trovato, nella sua immensa prevedibilità, un film gradevole, che mi ha fatto stare bene. :)

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  5. Devo recuperarlo, grazie per avermelo ricordato.

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  6. Mi ha talmente annoiato preventivamente che non ho nemmeno letto il tuo commento...però ci tenevo a salutarti malleolina mia ;-D

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  7. La prima scena è commovente. Cioè, io ci sono stata male, davvero..perchè mi immaginavo lui, Clint, che fa la parte del vecchio. Non ho ancora visto il film, solo lo speciale, e già mi commuovo...

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    1. No, vabbè, Clint ha più di 80 anni, non è che serva tanta fantasia a immaginarselo mentre "fa" il vecchio... :)

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  8. si appunto, magari nemmeno fingeva di fare fatica a fare pipì!

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