12 feb 2013

Død snø (Dead Snow)

Domenica pomeriggio, mentre il sole era così sfacciato e tutti i tg parlavano della perturbazione che avrebbe portato neve a partire dalle prime luci dell'alba, mi sono portata avanti col lavoro, e mi sono vista un film innevato, ma così innevato, che mancava solo che mi mettessi a fischiettare Snow.
Così posso rendere il DVD alla Tiz, che me l'ha tanto amorevolmente prestato.
Io ne ho viste di cazzate, nella mia vita, sia chiaro. Ma i nazisti in versione zombie ancora mi mancavano, giuro. Che se l'unico nazista buono è il nazista morto, qua non vale neppure quello.
Siamo in Norvegia. Anzi, sono. Loro, i protagonisti di questo... vabbè, dai, di questo film.
Un gruppo di amici, equamente distribuiti fra maschi, femmine e babbi di minchia, studenti in medicina (particolare che non toglie e non aggiunge nulla alla trama - ammesso e non concesso che una trama ci sia - non fosse che uno di loro ha paura del sangue. E studia medicina, esatto. Come se io, che detesto i canditi, mi iscrivessi a un master per la canditura della frutta, nè piu, nè meno) parte per uno spensierato week end in un desolato capanno fra i monti innevati. Che, se bisogna trovare qualcosa di positivo in questo film, direi che il paesaggio (innevato, l'ho già detto per caso?)  è davvero notevole.
Ad un certo punto alla porta del capanno si presenta un uomo, non si capisce bene perchè, cioè, sì, per iniziare a far cagare un po' in mano i nostri simpatici ragazzi, che - dopo aver scroccato un caffè sul cui gusto si permetterà pure di trovar da ridire - si prodiga a spiegare loro che in quel luogo, anni prima, i nazisti avevano ucciso, dopo atroci torture, buona parte della popolazione residente, fino alla ribellione dei sopravvissuti, che avevano indotto alla fuga i cattivi, scomparsi misteriosamente fra quelle montagne (si, sempre quelle innevate).
Ma, ovviamente, i nazi-zombie non sono scomparsi proprio per nulla, e i nostri eroi lo scopriranno ben presto, in un delirio che inizia con una sveltina nel bagno (con uno dei protagonisti che io non toccherei nemmeno se tutti i vibratori di questo mondo scomparissero improvvisamente dalla faccia della terra, ma si sa, io ho gusti difficili) per proseguire in un'apoteosi dello splatter talmente trucido e parossistico che ad un certo punto ti viene da dire "eddai, basta!", non fosse altro che l'immacolato paesaggio innevato alla fine non è più così immacolato, fra corpi sventrati, occhi cavati a secco, motoseghe e motoslitte, gole mozzate, mutilazioni, viscere al vento, sangue come se piovesse nevicasse e chi più ne ha più ne metta.
Eppure io le sturmtruppen mica me le ricordavo così cattive.
 

38 commenti:

  1. Grande Bonvi, mi manca un casino.

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  2. A me ha fatto abbastanza ridere ;-)))...invece, se non l'hai visto, ti proporrei la visione di "Quella casa nel bosco"...ma quella eh!...merita, a mio parere...e cerca di evitare i consigli della Tiz...

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    1. Di quella casa nel bosco ne ho sempre letto solo bene. Temo che dovrò decidermi, prima o poi!

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    2. ma tipo vieni c'è una casa nel bosco il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu?

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    3. Vieni, è la strada del cuore dove nasce l'amore che non muore mai più?
      No.

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    4. Lo so che è un film sceeeemo! Ma la scena finale? Vogliamo parlare OCCHIO SPOILER dell'unico sopravvissuto che non vuole mettere in moto l'auto senza essersi allacciato le cinture (e ha un braccio solo??) e che per essere così ligio alle regole (ah, i norvegesi!!) soccombe? Non fa una tenerezza immensa? ;-)

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    5. del resto sopravvivere sarebbe stato peggio, con tutti i suoi amicici sterminati, poverino. :)

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    6. Io ho sofferto soprattutto lo sperpero di figa ;-))

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    7. Uh, acciuciumbia, com'è vero, meglio morire... :-)

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    8. Ehi, com'è che io e Fascino scriviamo il commento nello stesso minuto e mettono prima il suo? Il solito maschilismo strisciante? :-)
      O contano i secondi?

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    9. E poi, la scena in cui la tipa entra nel cesso dove c'era il ciccio, ma dico...ti eccita così tanto uno che sta cagando??? ;-)))

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    10. No, vabbè, quella del cesso forse è la vera unica scena horror di tutto il film. Cioè, lui è inguardabile, intoccabile, e, nello specifico, financo irrespirabile.

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    11. Vai a capire le donne, vabbè che vi piacciono gli stronzi, ma io resterei nel campo ostile ma sicuro delle metafore...;-)))
      @Tiz: il vero gentiluomo precede sempre la sua dama, anche nei commenti..;-))

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    12. @Fascino: Ah, ecco! :-)
      Sulla scena del sesso con cessi dirò solo una cosa: l'ha pensata un uomo.

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    13. Guarda, non lo so, per usare un eufemismo, io quando cago può venire anche Mila Kunis...la faccio aspettare in un angolo finché ho finito...ecco! ;-)))

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    14. Sono a dir poco felice di aver letto questo commento proprio prima di andare a mangiare. La scena di te assiso sulla tazza mi accompagnera per tuttà la pausa pranzo. Grazie, davvero.

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    15. Ammazza che chiavica che sei...comunque, la scena di te che vai a pranzo accompagnata da me seduto sulla tazza sarebbe da pubblicità progresso...neanche Toscani (o, se fossi colto, Buñuel) ;-)))

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    16. fammi capire, tu - sempre per usare un eufemismo - caghi, e la chiavica sono io? no, beh, bello.
      Grazie.

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    17. Sinceramente, mi sfugge origine e senso della polemica e non essendo uno che ama rinfocolare gli animi, per quanto mi riguarda, la faccenda si chiude qui in questo preciso momento.
      Prego.

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    18. Polemica? Con te? Ma quando mai? :)

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    19. Non vedendo faccine sorridenti, sapendo che sei permalosa e spesso con la rogna addosso, che sei un tipino con sbalzi ormonali degni di una borsa asiatica durante la crisi del 1997, che sei sanguigna e spacca-(aggiungi parola al plurale di 5 lettere che inizia per c e finisce per azzi), e per altri mille motivi validi e documentabili...beh, a me il dubbio è venuto ;-)))...e tu, vieni? Quante volte vieni? (pssst pssst, qui si sta alludendo ad un famoso aforisma di un famoso statista) ;-)))

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    20. E' vero, ho omesso la faccina sorridente. Ma ti assicuro che nelle mie intenzioni c'era. :)
      Io il famoso aforisma di quel grandissimo pezzo di merda (sempre per usare un eufemismo) l'ho sentito raccontare l'altra notte durante la rassegna stampa di rainews e non ho avuto la fortuna di vedere il filmato (perchè sono certa che esista, un filmato). Ed è riuscito a farmi anche più schifo del solito. Bisogna dargliene atto: riesce a superarsi ogni volta.

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    21. Sai dove te le puoi ficcare le tue intenzioni? Sai che sotto questo cuore dolce e umile si nasconde una tigre feroce? No? Sappilo ;-))...ti dirò, un video esiste ed è stato girato a Mirano, un comune che confina con il mio, qui nel Veneto (che tu, grande conoscitrice della Riviera del Brenta e dei comuni limitrofi, non dovresti aver problemi a localizzare)...la cosa che mi ha dato più fastidio sono state le risa del pubblico di fronte a battute da terza media di un personaggio viscido e corrotto...se c'è una cosa che io odio con tutte le mie forze è l'insinuazione bassa e volgare, è la violenza di infilare, attraverso la parola, una mano in mezzo alle cosce con violenza...è un'immagine che io aborro con disprezzo...a me fa male, spesso, questo Paese...non riesco ad accettarlo...

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    22. Sì, è vero, "la violenza di infilare...con violenza" non si può vedere sotto molti aspetti ;-)))...però denota il mio turbamento, che mi fa perdere un po' la trebisonda...

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    23. Grande conoscitrice è una parola grossa.
      Però da bambina ci ho vissuto in veneto, lo sai?
      La gente che ride è la stessa che lo vota, suppongo.

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    24. Sì, sapevo che avevi vissuto in Veneto da piccola...e questo di per sé spiegherebbe molte cose ;-)))...certo, la gente che ride è quella che lo vota e dai numeri sembrerebbe esserci un sacco di gente che ride in Italia...a me tocca piangere, non che mi dispiaccia in certe occasioni e per determinati motivi, ma per questo no, proprio no...datemi un paese decente...vi prego ;-)))

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    25. un paese decente? eh. non sarebbe male.
      ma temo che bisognerà aspettare anni perchè qua si torni ad una parvenza di normalità. sempre che nel frattempo non si sprofondi del tutto.

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    26. già. forse il guaio è questo: aspettiamo che qualcuno ci dia...

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    27. che io poi vorrei capire come e perchè, da un film horror norvegese siamo finiti a parlare della situazione politico-economica del paese.
      (che sia l'orrore il trait d'union?)

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    28. Si parlava di morti viventi, no? Magari qui sono solo fascistelli ;-))

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    29. ah, ecco! mi sfugge sempre qualcosa! :)

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    30. A me ciò che horrorizza di "quello" sono gli occhi.
      Terminator aveva occhi più espressivi...

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    31. SOLTANTO gli occhi? a me terrorizza punto. ma più ancora mi terrorizzano quelli che gli credono.

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  3. la scena del sesso in latrina per me è scult assoluto...e comunque i nazizombies fanno la loro porca figura...io mi sono divertito nella seconda parte...la prima è uguale a quella di triliardi di altri horror...

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    1. Ti confesso che quando è spuntato il primo soldatino con l'elmetto ho davvero esclamato "minchia, le sturmtruppen!" :)
      E la scena di sesso è davvero orrorifica, lascia fare.
      E fu così che Poison scoprì che il vero motivo per cui non guardava gli horror non era la paura, ma l'inutilità intrinseca! :)

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  4. Chiunque faccia un film in cui compaiono nazisti e zombi, vince!

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